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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 12.1902

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Sergi, G.: La necropoli barbarica di Castel Trosino: presso Ascoli Piceno
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https://doi.org/10.11588/diglit.9305#0097

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LA NECROPOLI BARBARICA DI CASTEL TROSINO

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Lo scudo era munito internamente di una sbarra
diametrale di ferro in un solo pezzo con presa cen-
trale, cioè in corrispondenza del cavo dell'umbone.
Tale presa era a bordi accartocciati fra i quali era
inserito un breve cilindro di legno. La sbarra diame-
trale era unita al campo dello scudo mediante quattro
chiodature di cui le due più interne cadevano sotto

Fig. 27. — Tomba 142 1 : io

la falda dell'ambone, e le altre due presso l'orlo dello
scudo. Queste ultime presentavano all'esterno capocchie
a forma di bottoni piatti come quelli dell'ambone, ed
insieme con altre sei munite di capocchie identiche
e disposte pel collegamento del legno col cuoio, for-
mavano un giro di otto bottoni equidistanti.

Secondo i casi, forse in relazione del grado gerar-
chico raggiunto dal guerriero, i bottoni dello scudo
erano, o di ferro, o di bronzo liscio, o di bronzo do-
rato con fine impressioni a punzone.

Gli scudi con bottoni dorati avevano inoltre sul
vertice dell'ambone un ornamento di bronzo dorato con
bottone centrale e margine smussato, e con tre branche
ugualmente ricurve a sinistra con estremità a testa di
grifo, e decorate con impressioni geometriche (cfr.
tav. IX, 2, e fig. 58 e 69).

Monumenti antichi — Vol. XII.

Alcune volte la spranga dell' impugnatura dello
scudo terminava alle estremità con branche semicirco-
lari, che corrispondevano forse ad incavi sulla pe-
riferia quali si riscontrano in certi scudi etiopici.

Tombe delle donne.

Tra gli oggetti rinvenuti nelle più ricche tombe
di donna ricordiamo : gli aghi crinali d'oro con ca-
pocchia emisferica a giorno, terminata superiormente
con dischetto ornato da filigrana e da una perla cen-
trale: gli orecchini d'oro, il tipo più comune dei
quali era a forma di boccola con grazioso pendente
emisferico a giorno, decorato nella parte piana da fili-
grana e da una perla : i fermagli d' oro a forma di
borchia circolare con lavori a sbalzo e a filigrana, al-
cune volte alternati con castoni contenenti pietre co-
lorate, e anche corniole o granate incise : gli anelli
d'oro presentanti spesso un castone ornato da doppia
losanga ('), ovvero da pietre incise : le collane formate
da cilindretti e sferette di pasta vitrea variegata, ar-
ricchite talora da pendaglini di lamina d'oro, da mo-
nete d'oro bizantine e anche da ametiste : le crocette
equilatere di lamina d' oro con fori sul contorno per
essere cucite sui vestimenti, in tutto simili a quello
rinvenute nei sepolcri di guerrieri : le fibule d'argento
di forma allungata terminate ad una estremità con
una testa di bue e all' altra con una espansione semi-
ornata da testine ovvero da capocchie disposte a
raggio sul contorno esterno: le armille di argento.

Oltre agli ornamenti personali, si trovaron sovente,
nelle tombe di donna, recipienti di terracotta, piatti,

(') Già si suppose clic il castone a doppia losanga fosse
un emblema del vincolo matrimoniale, al modo stesso clic in
altri tempi furono usati due cuori, due mani ecc. Però quel
che prima era ipotesi, divenne certezza in seguito alla sco-
perta fatta in Ripatransone nell'aprile del 1895 di un anello
con due rombi rilevati, sui quali erano rispettivamente incisi
i nomi dei coniugi:

v

A

Fig. 28. i:i

Confrontisi la fig. 28. Tale anello di proprietà del sig. Mar-
chese Alessandro lindi fu rinvenuto in una tomba di donna, da
cui si cstrassero pure due orecchini d'oro. Questi passarono in
proprietà del sig. Attilio avv. Galanti di Tìipatransone.

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