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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 13.1903

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Pellegrini, Giuseppe: Tombe greche arcaiche: e tomba greco-sannitica a tholos della necropoli di Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.9310#0116

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215

TOMBE GRECHE ARCAICHE ECC.

216

cogli altri. Oltracciò vi sono alcuni blocchi che hanno
la faccia esterna coperta di intonaco. Cito tra questi,
come perfettamente conservati all' atto della scoperta,
un masso ad oriente del quarto filare a cominciare
dal basso; un altro ad occidente del sesto filare; un
terzo ad oriente del dodicesimo filare. Merita speciale
attenzione il primo dei blocchi testé citati perchè esso
si trova dentro il cavo cilindrico fatto nel terreno ver-
gine per fondar la tomba, a pochi centimetri dalla
parete del cavo stesso, così che la stuccatura non può
concepirsi se non come esistente sul masso di tufo
all'atto della sua collocazione a posto.

Una scala di vari gradini, tagliati nel terreno ver-
gine (superiormente non è stato possibile seguirla,
a causa dei lavori di scavo antichi e moderni fatti a
più riprese nello strato di terreno alluvionale), condu-
ceva alla tomba, seguendo la direzione da sud a nord.

Come si vede dai nostri disegni (figg. 1-2), il ter-
reno circostante alla tomba era occupato sino al ver-
gine da altri depositi funebri, fra cui le tre tombe
arcaiche che menzioneremo particolarmente più sotto
(nn. 104, 111). Al termine della gradinata,

immediatamente sopra il terreno vergine, chiamato
dagli indigeni tasso, stava la tomba greco-sannitica
a sarcofago monolito tagliato a metà, n. 103, che ab-
biamo già ricordato di sopra. Ad un livello presso a
poco uguale erano le tombe dello stesso genere e tempo
nn. 113, 114, e 118. Ad un livello invece molto su-
periore erano le tre grandi tornite romane a camera
con volta a botte contrassegnate con le lettere A, B, C,
nella nostra fig. 1.

Passiamo ora all' interno della tomba.

La volta, di forma non perfettamente conica e
piuttosto svasata a campana, posa sopra il filare di
blocchi che dicemmo posti per coltello, nei quali sono
incavate nove nicchie ad arco, profonde appena m. 0,10,
alte m. 0,45, larghe m. 0,35. Le dette nicchie (cf.
fig. 2) occupano soltanto la parte della tomba che
prospetta l'ingresso, in modo che ogni blocco ne con-
tiene una. Sottostà alle nicchie una cornice ricavata
dal filare di massi immediatamente inferiore. È alta
m. 0,18 e sporge m. 0,10. La nostra fig. 5 ne ripro-
duce il profilo. Essa è troncata lateralmente al lastrone
in cui è incavato l'arco della porta (cf. fig. 4).

Tutta la parte bassa della tomba, comprese le nic-
chie, è coperta d'intonaco che in origine era colorato.

Fig.

1:6

I colori sono ora svaniti per l'azione dell'acqua e del-
l'umidità. Negli stipiti e sulla volta della porta, a
circa m. 0,20 dallo spigolo interno, lo strato di stucco
forma un piccolo battente, mentre la parte rimanente
è grezza. Questa circostanza
mi fa suppore che, al tempo
in cui la tomba fu intonacata
come ora si vede, la porta
aveva una doppia chiusura :
una, interna, probabilmente di
legno, e V altra, esterna, for-
mata dall'enorme lastrone di
tufo trovato tuttora a posto.

Sul listello della cornice
e sopra la porta si veggono
ancora i resti di ventiquattro
chiodi di ferro, non equidistanti
fra loro. Da essi dovevano pen-
dere ghirlande, festoni ed altri
oggetti votivi ed ornamentali.
Anche sulle pareti dello zoccolo o tamburo della tomba
si scorgono gli avanzi di altri chiodi simili ; ma solo
nelle parti laterali all' ingresso fin sotto alle nicchie.
Ad uno di tali chiodi doveva essere appesa una co-
rona di ferro di cui è rimasta l'impronta, lasciata sullo
stucco dall' ossidazione del metallo. Anche la volta
della tomba doveva essere in origine intonacata. Qual-
che traccia se ne vede ancora qua e là. Allo scopo
di reggere l'armatura necessaria a dar l'intonaco siila
volta dovettero servire quattro fori simmetrici che si
veggono nella parte alta della tomba sopra i blocchi
del decimo filare (cf. fig. 2).

Tutt' intorno alle pareti della tomba correva, in ori-
gine, una banchina (v. pianta fig. 1, lett. d), alta m. 0,40,
larga m. 0,38, formata da blocchi di tufo accostati
alle pareti stesse e tagliati quindi in circolo. Più tardi
la porzione di banchina posta di fronte alla porta
d'ingresso venne troncata, lasciandosi a nudo i massi
costituenti gli ultimi filari della tomba stessa che, ap-
punto per esservi addossata la banchina, non erano
stati spianati coli' ascia al pari degli altri. La ragione
di questo taglio fu la costruzione di una spalliera o
transenna, posta di traverso al piano del sepolcro allo
scopo di riservare una specie di cassa o ricettacolo
fra essa e il fondo della tomba (cf. fig. 1, lett. a).
La costruzione di questa transenna è piuttosto rozza
 
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