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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 13.1903

DOI Artikel:
Pellegrini, Giuseppe: Tombe greche arcaiche: e tomba greco-sannitica a tholos della necropoli di Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.9310#0117

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217

TOMBE GRECHE ARCAICHE ECC.

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e grossolana. Essa si compone di due blocchi ret-
tangolari di tufo posti per coltello nel senso della
lunghezza, e di un terzo blocco messo invece per te-
stata presso la banchina di destra. Siccome la linea
formata da detti blocchi non è parallela al piano della
tomba, ma va salendo da sinistra a destra, così l'ul-
timo blocco forma un grosso dente sul livello della
banchina di destra, situata più in basso. Tale dente
si ripete nello stucco che segue esattamente sulla pa-
rete di fondo la linea della transenna e quindi quella
delle banchine laterali. Questa circostanza è notevo-
lissima in quanto che dimostra che la stuccatura della
tomba, di cui sono giunti gli avanzi fino a noi, e la
costruzione della transenna sono contemporanee. Il che
risulta altresì dalla qualità dello stucco che è perfet-
tamente identico tanto sulle pareti della tomba quanto
sulla transenna.

Il ricettacolo a cassa, che dicemmo essersi formato
nel fondo della tomba, fu rinvenuto interamente pieno
di terra e senza traccia di copertura di pietra; e così
doveva essere anche in origine, perchè per un coperchio
qualunque di materiale manca il punto d'appoggio e

cioè Cn. Heiic o meglio forse Cn. lieti. C. {Cn. Heius
Gavii f.) come l'iscrizione C. Siiti. C. della stele
cumana: Fabretti, C. I. I. n. 2760, o quella Statìs.
Clóil. C. della tessera tarracinese : Eph. epigr. II,
p. 184, n. 72, ecc.

Il sarcofago fu rinvenuto interamente ripieno di
terra senza resti di ossa umane nè oggetti di sorta.

La poca suppellettile funebre raccolta nella tomba
era la seguente. Trascrivo dal giornale di scavo, re-
datto dallo Scifoni:

« Aretta cilindrica in terracotta con corrispondente
« fornello sul quale sta immesso l'incensiere. Esterna-
li mente è divisa in due zone; in quella inferiore v'è
« una decorazione di figure telamoniche a rilievo in-
Monumenti Antichi — Vol. XIII.

qualsiasi impronta sulla parete della tomba. Anche a
sinistra dell'ingresso scorgesi un altro ricettacolo si-
mile (cfr. fig. 1, lett. b), ma molto più piccolo. Esso
fu ottenuto senza distruggere la banchina di sinistra. Il
parapetto è formato da due piccoli e bassi blocchi ret-
tangolari di tufo, messi per coltello e nemmeno into-
nacati.

La parte destra della tomba è invece occupata da
una grande cassa o sarcofago coperto. Esso è formato
da tre lastre rettangolari di tufo, messe per ritto sulla
linea della porta e addossate alla transenna di fondo
senza intaccarne lo stucco. Il coperchio consta di altri
lastroni posti per piano ed appoggiati sopra uno strato
di piccoli blocchi di tufo e terra, con cui era stata
rialzata la banchina di destra. Tutta la superficie del
sarcofago e l'opera a sacco, che riempiva gli interstizi
risultanti fra esso e le pareti della tomba, vennero poi
ricoperti da uno spesso strato di intonaco bianco, affatto
diverso da quello che si scorge nelle altre parti della
tomba. Sul margine del coperchio era dipinta, a lettere
nere, la breve iscrizione osca di cui do qui appresso il
fac-simile :

« tramezzata di festoni; l'altra è ornata di caria-
li tidi e mascherette muliebri dipinte. Copriva l'ara
« un cono 'con ornati geometrici. Alt. complessiva
« m. 0,38; diam. m. 0,19.

« Anfora vinaria alta m. 0,93.

« Specchio circolare di bronzo, spezzato e privo di
ornamentazioni. Diam. m. 0,15.

« Frammenti di un altro specchio.

« Numerosi avanzi ornamentali di una pisside o
« scrigno che doveva essere guarnito da globetti emi-
« sferici in pasta vitrea, pietra dura ed altra materia,
« raccolti alla rinfusa. Uno dei due piedi di sostegno
« ha scolpita l'effigie di un telamone inginocchiato;
« l'altro è frammentato e disfatto ».

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