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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 13.1903

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Orsi, Paolo: L' Olympieion di Siracusa: (scavi del 1893 e 1902)
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377

I.'OLYMPIEION DI SIRACUSA

378

V.

La colonna.

La cattiva qualità del materiale impiegato, che
esposto alle intemperie ed alla salsedine marina al-
tera la sua superficie, la perdita della camicia di
stucco, la profonda erosione della faccia della colonna
volta a mare, la meglio conservata, rendono difficile
il calcolo delle quantità. Le due colonne superstiti
dell'Olimpieo constano di un monolito calcare con 16
cannellature, e con un collarino o fascetta al piede,
indizio di notevole arcaismo (')• Dato questo stato di
conservazione, non è privo di difficoltà il computo del
diametro; calcolando nella colonna di est la corda
sottesa all'archetto fra due spigoli vivi di una scana-
latura delle meglio conservate e più basse, ebbi cm. 36,
elio moltiplicato per 2,46 dà un raggio di 0,92, ed
un diametro di m. 1,84, che può diventare almeno
m. 1,85, addizionando l'aggetto del collarino. I miei
due amici signori dott. Ios. Fuhrer e Kob. Koldewey
con strumenti di precisione ottennero un diametro di
m. 1,87. Sulla colonna meridionale io ho misurato la
corda fra due spigoli freschi in cm. 36, il che da-
rebbe un diametro eguale a quello dell'altra; mediante
strumenti il dott. Fuhrer ha ottenuto pure un diametro
di m. 1,84, ed il sig. Koldewey di m. 1,82. Queste
lievi divergenze dovute al pessimo stato di conserva-
zione dei fusti dimostrano come il diametro preciso
si debba aggirare intorno a m. 1,85.

La colonna di levante, non certo completa, rap-
presenta un monolito, con piano superiore orizzontale
netto, che misurato fra due spigoli opposti dei meglio
conservati dà un diametro di m. 1,42; l'altezza a
piombo è di m. 6,50, secondo mie accurate misura-
zioni. La rastremazione è dunque molto accentuata,
nè si riconosco traccia percettibile di entasis.

Siccome l'altezza della colonna orientale, nel suo
stato attuale, equivale a 3 l/8 diametri precisi, e la

(') Questa fascetta molto logora ha dato a me un'altezza di
cm. 26 nella colonna di levante, di cm. 21 in quella di mez-
zogiorno. Essa è una reminiscenza della base in pietra che
occorreva nelle più più antiche costruzioni in legno, come si
vede nel tempio e nella fontana rappresentati sul vaso Fran-
cois (Wiener Vorlegeblaetter, 1888, tav. II). Lo stesso anello
liscio esiste nella colonna angolare di sud-est dell'Apollonion
di Siracusa.

Monumenti antichi — Vol. XIII.

preziosa testimonianza del Mirabella, che al principio
del 1600 vide e misurò parecchie colonne in piedi ('),
ci assicura che esse erano monolite, còsi aggiun-
gendo il poderoso capitello, avremo anche qui, come
per le colonne occidentali del tempio di Apollo, un
rapporto di quattro diametri quasi precisi, indizio esso
pure di grande arcaismo.

Il tempio dunque aveva colonne brevi, tozze, for-
temente rastremate, senza entasis, le quali presenta-
vano, come nelle costruzioni templari più antiche, i
caratteri della solidità, non quelli della sveltezza e
dell'eleganza.

VI.

L'inteveoluionio e le dimensioni del tempio.

Tirando due prolungamenti che s'incontrino ad angolo
retto sugli assi delle colonne superstiti, avremo con pre-
cisione il centro della colonna sud-est, e quindi anche
l'intercolumnio del lato breve ; secondo le mie misure
la distanza fra i due centri sud-est sarebbe di m. 4,10;
secondo i calcoli fatti dal Koldewey con istrumenti
di precisione si ebbe m. 4,08, ed io reputo che tale
intercolumnio s'abbia a ritenere esatto fino ad una
differenza minima; essendo il tempio esastilo, la sua
lunghezza fra i centri di colonna del prospetto orien-
tale sarà stata di m. 20,50.

L'intercolumnio dei lati lunghi si viene a cono-
scere in modo quasi esatto per via di calcolo. La di-
stanza fra il centro della colonna angolare sud-est e
quello della supertite sud è di m. 33,78 ; in questa
quantità stanno egualmente bene otto intercolumnii
a m. 4,22, come nove a m. 3,75; ma poiché il primo
intercolumnio è eccessivamente largo, resta preferibile
il secondo. Tenendo poi conto che il tempio doveva
avere nei lati maggiori un numero di colonne variante
da un minimum di 11 ad un massimo di 17, ab-
biamo ulteriori conferme alla esattezza dell' interco-
lumnio di m. 3,75. Perocché, se partendo dal centro

(!) I 25 palmi siciliani che il Mirabella dà per la colonna,
escluso il capitello e la base (da lui confusa, probabilmente,
colla fascetta), corrispondono a m. 6,45, con una insignificante
differenza sulla misuia del Cavallari e mia.

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