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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0167

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PARTE PRIMA

IL PALAZZO MICENEO E LE COSTRUZIONI POSTERIORI

§ 1. — / trovamenti della china settentrionale della
tersa acropoli feslia.

La completa esplorazione delle pendici dell'acro-
Poli sulla quale si stende il palazzo miceneo, ci sem-
brava necessaria per potere con certezza conoscere i
limiti di questo grandioso edilìzio; a Knossos infatti
la parte più nobile della reggia minoica trovasi sopra
il declivo orientale dell'altura di Kephala (>). Ma
esplorata, e in parte scavata, la china meridionale e
occidentale dell'acropoli festia (2), non rimaneva che
volgere le indagini verso quella settentrionale, perchè,
c°me altrove dicemmo, ad est il colle scende quasi
a picco per dirupi rocciosi.

Una spianata semicircolare che si stende a nord-
est della chiesetta di Haghia Photini, sopra un più
basso contrafforte dell'acropoli, pareva aver offerto luogo
acconcio per una piccola necropoli, ma, pure con nume-
rosi pozzi di saggio, nessuna traccia di sepoltura o di
antica costruzione vi si potè scoprire.

Invece assai più vicino alla stessa chiesetta, un
Poco a sud, c' imbattemmo in alcuni avanzi di antiche
case, che furono poi lasciate allo scoperto (tìg. 2).

0) Vedi la pianta annessa al rapporto dell'Evans, The Pa-
lace of Knossos, 1902, neWAnnual of the British School at
Athens, Vili.

(4) Vedi il primo rapporto sugli Scavi della Missione Ita-
liana a Phaestos, 1900-1901, noi Monumenti Antichi, XII,
P- 16 e sess.

Vi si vede, assai ben conservato, un tratto di muro
lungo m. 8 circa, il quale va da sud-est a nord-ovest,
e da cui se ne diparte obliquamente un altro, sepa-
rando due vani di forma irregolare (fig. 3).

Quello a sud è limitato verso oriente da un mu-
retto ; di quello a nord non resta più che un breve
tratto della parete settentrionale al punto d'attacco
col muro principale; una porta, larga m. 0,80, con
soglia sopraelevata, mette in comunicazione i due
vani.

Il tipo di costruzione del muro principale non trova
alcuu riscontro nei diversi sistemi struttivi del pa-
lazzo miceneo, e invece somiglia a quello delle fab-
briche greche della spianata superiore (') ; in esso le
pietre di calcare, bene squadrate ma di piccole dimen-
sioni, sono disposte a file orizzontali, di cui la più bassa
sporge dalla fronte del muro e costituisce una specie
di zoccolo. Nella due file a questo sovrapposte le pietre
si vedono messe alternativamente, le une per lungo,
le altre per largo.

Tale accuratezza di costruzione si spiega forse pel
fatto, che quel muro sembra avere, pure anticamente,
servito di sostegno al sovrapposto terrapieno, e non si
riscontra negli altri muri dei vani stessi, in cui le

(') Specialmente a quello del muro perimetrale del sacello
ellenistico, dedicato ad Apollo o ad Esculapio, nella regione di
nord-est. Vedi Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, classe
di scienze morali, st., filol., X, p. 264; Mon. Ant., XII, p. 21.
 
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