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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Savignoni, Luigi: Scavi della missione italiana a Phaestos 1902-1903: rapporto preliminare
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0221

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425

IL PALAZZO DI PHAESTOS

426

primo pel suo lastricato, per il marciapiede che lo
traversa da nord a sud, e per la inclinazione del suo
piano (>).

d) A sud-est del piazzale inferiore, un propileo
(tav. XXVII, 3), pavimentato internamente con lastre
di gesso (2), da cui si passa in

e) un corridoio (tav. XXVII, 3'), che doveva
rappresentare uno degli ingressi ufficiali dell'antico
edifìzio (3).

f) A est del piazzale inferiore e a nord del
propileo, compresi entro la cerchia del muro a orto-
stati, angusti vani con banchine lungo le pareti C).
Al più settentrionale di questi vani (tav. XXVII, 2"'),
che pare fosse un sacello, furono annessi, nella stessa
epoca premicenea, altri piccoli vani (tav. XXVII, 2-2")
che si addossarono alla fronte del muro a blocchi (5).

g) A m. 27 ad est del sacello, una serie di tre
celle (tav. XXVII, 69'), allineate da nord a sud e cer-
tamente usate come magazzini (f;).

Inoltre per mezzo di trincee si potè vedere:

h) nel vano 48, a m. 0,30 sotto il piano mice-
neo, un più antico pavimento, lastricato a pietre
poligonali (7) come i piazzali 1 e 94.

Allorché si fabbricò il secondo palazzo, tutte le
costruzioni suddette restarono coperte, meno forse il
piazzale 94 e parte della scalinata 4.

Queste, coi restauri e le trasformazioni richieste
dal nuovo piano generale, furono incorporate nel pa-
lazzo miceneo e qualcosa di simile avvenne :

i) nel vano 38, che sulla parete occidentale ha
una porta, ora murata, la quale doveva condurre in
altro vano del palazzo premiceneo (8).

k) nel vano 51, dove nella parete occidentale
si vede parimenti una porta murata, per cui un tempo
si passava nei vani, sopra ai quali, all' epoca micenea,
sorse il peristilio (9).

Il primo palazzo era orientato come il secondo;
l'orientazione primitiva si dovette in questo mantenere
perchè vi si vollero incorporare alcune parti dell'altro.

(i) Vedi
(*) Vedi

(3) Vedi

(4) Vedi

(5) Vedi
(«) Vedi
C) Vedi
(5) Vedi p
(9) Vedi p

e segg.

346
336.

337 e segg.
402 e segg.
405 e segg.
414 e segg.
372.

413 e seg.
372, n. 1.

Monumenti Antichi

Vol. XIV.

Ciò rende ora assai difficile il riconoscere di quali
vani micenei si può far risalire la costruzione all'epoca
più antica, ma in simile ricerca ci aiuta lo studio dei
differenti livelli.

Il livello principale del piano inferiore nel primo
edifìcio doveva corrispondere all' incirca al livello del
santuario di Kamares e dei vani contigui, livello di poco
sopraelevato rispetto a quello dell'adiacente piazzale.

Nel secondo palazzo il piano principale, sul quale
trovasi la grande corte, è più alto di oltre un metro
rispetto all'antico, ma il vano 38, il megaron, il ve-
stibolo e il bagno del gineceo si trovano all' incirca al
livello premiceneo e sembrano essere stati compresi nel
disegno del primo palazzo.

In questo già era adottata la disposiziono a ter-
razze, suggerita dalla conformazione stessa del colle ;
all'angolo nord-ovest, dove la roccia s' innalza bru-
scamente, si fabbricò sul sodo il piazzale 94, sostenuto
a sud da un muraglione che lo divido dal piazzale 1,
più basso di quasi m. 5.

Che nell'edificio premiceneo vi fossero pure altre
torrazzo naturali, corrispondenti alle digradazioni del
colle, non è improbabile, e più d'una terrazza poteva
esservi, ottenuta artificialmente con una speciale ma-
niera di disporre il piano superiore.

Sull'esistenza di questo non v' ha dubbio alcuno.

Lo straordinario spessore dei muri premicenei ri-
messi in luce è addirittura sproporzionato all'angustia
degli ambienti da essi compresi, e non si può spiegare
se non in rapporto a una loro elevazione, maggiore di
quella richiesta dal solo pian terreno, quindi è chiaro
che tanto i vani di Kamares ad est del muro a orto-
stati, quanto i magazzini coi pilhoi non rappresen-
tano che vani a pian terreno, sopra i quali s'innalza-
vano i megara e altre parti importanti dell'abitazione
premicenea.

I muri della prima epoca mostrano due tipi di-
versi di costruzione:

a) Il muro di cinta occidentale, nella parte in-
feriore, ha la fronte costituita da enormi blocchi di
calcare squadrati, posti diritti sopra un plinto spor-
gente; sui blocchi era fissata un'armatura di legno, la
quale rafforzava la parte superiore in muratura. Pare
che in questa fossero impiegati mattoni di argilla
leggermente cotta. L'intero muro aveva poi un rive-
stimento di stucco dipinto.

27
 
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