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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Paribeni, Roberto: Ricerche nel sepolcreto di Haghia Triada presso Phaestos
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0357

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697

PRESSO PHAESTOS

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4. Un frammento di vaso rozzo d'impasto gros-
solano poco depurato e non. verniciato. Sembra parte
del piede di un vaso che si espandeva poi in alto
a guisa di coppa. Il fondo di questa coppa, con-
servato, è occupato da sei piattelli circolari posti in
giro intorno ad uno più grande. La periferia della
coppa forse conteneva ancora un altro giro di piattelli
simili. Un analogo vaso provvisto di piattelli si rin-
venne nella necropoli premicenea di Haghia Paraskevi
a Cipro ('). L'uso sacrale di questi vasi mi pare in-
dubitato, come indubitato è per i xéqvoi dai nume-
rosi xorvXiGxoi (2).

5. Parecchi frammenti dei bicchierini conici di cui
sopra, p. 695.

Negli strati più profondi :

Vasi di Kamares.

1. Un boccale della forma comune qui, ad Haghia
Triada e a Phaestos, e che ricorre altrove in Creta e
a Thera, cioè a tronco di cono rovescio con labbro
rientrante, anse quasi verticali alla sommità del vaso,
e beccuccio orizzontale (3) (tav. XLII, 1).

La decorazione semplice consiste sotto le anse di
due curvo bianche simili a due nostri punti interro-
gativi che si oppongano le parti convesse (4); sotto il
beccuccio e nella parte opposta del vaso si ha una
larga striscia bianca elio forma una ellisse, tagliata
per tutta la sua estensione da una linea rossa, e cir-
condata esteriormente da un serto di pennellate a
guisa di foglie lanceolato. Entro l'ellisse sono cinque
circoli bianchi, in mezzo ai quali cinque punti rossi.
Alt. m. 0,092, diam. alla bocca m. 0,07.

2. Altro vaso di Kamares a fondo bruno e a pareti
assai sottili (tav. XLIII, 2). Ha la forma di un'hydria
ellenica con la stessa caratteristica disposizione delle

(') Ohnefalsch-Bichter, Kypros, die Bibel uni ffomer,
tav. 173 ; id. in Zeitschr. f. Elhnologie, 1899, p (385), fig. XXX, 2.

(2j II Bosanquet rimanda i xégvoi al tardo periodo miceneo
(The so called Kernoi in Brit. Sch. Annual, III, p. 57; cfr.
anche Excavations at Petra», ibid., Vili, p. 285, fig. 5. Sul-
l'uso sacrale di questo vaso almeno in età più tarda cfr. Ru-
bensohn, Kerchnos va Alh. Mitth., 1898, p. 271.
Kégvoi in 'Ecp. 'Aqx , 1898, p. 21.

(3) Cfr. per la forma i tre vasi più grandi di fig. 44 in
Mon. Lincei, XII, pp. 111-112.

(4) La stessa decorazione nel frammento in alto a sinistra
della figura ora citata.

Monumenti Antichi — Yol. XIV.

tre anse ('). Il collo è soverchiamente corto, ed il
becco è largo. La decorazione, piuttosto mal conser-
vata, è semplice ed elegante. In basso si ha un giro
di pennellate bianche a foggia di foglie lunghe e leg-
germente acuminate in cima. Sul ventre sono dipinte
in bianco delle fasce circolari strette, tra le quali si
interpongono alternativamente o una serie di asticelle
bianche perpendicolari alle due fasce, o un giro di
due curve che si volgono la parte convessa, in modo
da formare la figura della nostra x minuscola. In-
torno al collo è una linea rossa. Con grande spi-
rito di verità è tracciata la corona di foglie in basso,
rivolte tutte alquanto all'indietro, quasi agitate dal
vento, e che non hanno perciò nulla che fare con la
rigida e sempre uniforme corona di foglie o di lin-
guette, che orna i piedi o i colli dei vasi ellenici e
specialmente dei corintii. Alt. del vaso m. 0,105.

3. Tazzetta con ansa a nastro (tav. XLII, 4). Non ha
la forma arrotondata che si può dare tanto agevolmente
alla terracotta, invece la parte superiore del vaso quasi
cilindrica si stacca con uno spigolo tagliente dalla parte
inferiore, proprio come avviene dei vasi di bronzo an-
tichissimi, quando, non ancora introdotta la saldatura,
le parti si solevano congiungere con chiodi (2). La
parte anteriore del vaso è decorata con fasce oblique
bianche, rosse, nere, non regolarmente alternate, le
quali si continuano anche nella parte inferiore. L'altra
parte, dove è l'ansa, è pure decorata con fasce degli
stessi colori, ma disposte a semicerchio a guisa di
festoni, e così pure nella corrispondente metà infe-
riore. La decorazione a fasce oblique di diversi colori
è assai comune in queste tazze di Kamares (3). Il
corpo della tazza è elegantemente svasato verso l'alto.
Alt. m. 0,09, diam. sup. m. 0,09.

4. Frammento di un vaso di dimensioni piuttosto
grandi, come risulta dalla curvatura e dalla spes-
sezza delle pareti. Vi si alternano spazi quadrangolari
gli uni decorati alla barbotìue, gli altri lisci con linee
rosse inquadranti una diagonale bianca formata come
dalla riunione di tanti T nei quali l'asta orizzontale

(') Questa forma appare già negli strati più antichi di
Hissarlik (Schmidt, Schliernanri's Sammlung, p. 67, num. 1532).

(2) Una tazza di forma similissima, rinvenuta a Phaestos,
è pubblicata dal Pernier, Mon. dei Lincei, XII, p. Ili, fig. 43.

(3) Cfr. Hogarth and Welch, The primitive painted pot-
tery in Journ. ffell. St., voi. XXI, p. 91.

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