Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

DOI Artikel:
Orsi, Paolo: Camarina: campagne archeologiche del 1899 e 1903
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0444

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
871

CAMARINA

872

forse nemmeno siceliota ; la figura ha pareti sottilissime,
con grande foro di sfogo nel rovescio ('). Duo colombine,
una delle quali in frammenti. Tutte queste terrecotte
hanno una nota spiccata di arcaismo, a giudicare
esclusivamente dalla quale dovrebbesi elevare di un
buon mezzo secolo l'età del sepolcro; ciò conferma le
osservazioni fatte in precedenza a proposito delle ter-
recotte (ad sep. n. 282) nelle quali predomina sempre
un conservativismo ieratico. Nella controversia poi, tanto
agitata, sul soggetto delle terrecotte ieratiche, quasi

(') Noto anzitutto che il tipo della nostra statuetta è as-
Bolutamente nuovo nella coroplastica siceliota, ed italiota pur
così ricca e svariata, e manca affatto anche altrove. Di fatto,
il Wiatei(Die Typen der fig. Terracotten) non offre alcuna ima-
gine che colla nostra abbia analogia. Invece un grandioso de-
posito di terrecotte del più bello stile severo, rinvenuto a Ro-
Barno (Medma?), ma disgraziatamente disperso (cenno mio in
Notizie, 1902, ]). 47), assieme ad una quantità di motivi insoliti
e nuovi della coroplastica, ha dato delle imagini di Afrodite se-
duta con Eros alato tenuto o sulla spalla sin. o nel grembo.
Anche un nivu^ pure di Rosarno, e della metà V sec. ci mostra
la dea in piedi, col braccio d. proteso, su cui cammina il piccolo
Eros. (Annali htit., 1867, tav. D, p. 03 = Roscher, Lexikoa,l,
p. 1351). All'infuori del santuario di Rosarno, non ancora esplo-
rato, tale soggetto manca nel sec. V; esso è invece meno raro
nei periodi succcessivi ed in ([nello ellenistico. (Cfr. p. es.
Afrodite dal libro, di Cirene, Heuzey, Terrescuites du Louvre,
tav. 4!). In Sicilia noi troviamo Afrodite seduta colla colomba
eil Kros ai suoi piedi, quanto dire in una composizione legger-
mente variata, nelle monete di Erice del periodo più bello del-
l'arte del conio (413-346; Hill, Coins of anr.ient Sicily, p. 136)
che forse riproducono il simulacro, ben più antico, di quel ce-
lebre santuario; e da Erice, o da Siracusa, giova ricordarlo, pro-
viene la colossale testa di villa Ludovisi (ora alle Terme ; Mo-
numenti htit., X, 1) ed il trono relativo, magistralmente illu-
strato dal Petersen (Roem. Mtth., VII, p. 32 segg.).

Il costume rigido della nostra statuetta, completamente ve-
stita, tiene ancora dell'arte non dirò arcaica ma severa del V sec,
eolla quale indicazione rispondono gli altri elementi stilistici
della figura. Ma data la estrema rarità dei tipi, con sicurezza
riferibili ad Afrodite seduta con Eros, nella coroplastica del
V sec. (Furtwaengler in Roscher, Lexicon, I, p. 410), io mi do-
mando se tale tipo, almeno in forma derivata, non siasi espli-
cato di preferenza nella Lucania ed in Sicilia. In ogni modo
questa nobile statuina, degna di uno studio più diffuso, per
stile, composizione, panneggio, si addice al miglior tempo del-
l'arte greca, e si riconduce ad una concezione elevata e severa
del V sec, ancora sconosciuta, rappresentante la dea intesa come
oiiQavia, oggetto di culto, non come donna, ntcvdrj/xos, indice di
sensualità.

Malgrado la provenienza dell'imagine da un sepolcro, escludo
il significato di A. imxvufiSia, della quale troppo poco sap-
piamo (Pauly's-Wissowa, R. E ncyclopae.die, I, p. 2778), ed era
in ogni modo espressa ignuda. Ed escludo del paro la Afrodite
camarinese, di un tipo affatto diverso, cioè portata da un cigno
sulle onde marine (Benndorf, Griech. und Sic. Vasenhilder,
p. 75 segg.

mai con sicurezza determinabile, la nostra terracotta
ha un valore speciale, non essendovi dubbio di sorta
che essa non rappresenti Afrodite ; lo dicono eloquen-
temente i simboli che essa porta, e la associazione
colle colombine e con una figura recante del paro la
colomba.

Fig. 75.

Vasi. Quattro minuscole lekythoi arvballiche nere;
una portava una testolina muliebre coperta di cecry-

Yia.

phalos (fig. 75), l'altra una palmetta, la terza una fa-
scia r. con puntini n. Piccolo alabastron conico a
vernice nera e fondo piano (fig. 76) Askos grezzo in-
completo in forma di animale con qualche tocco di co-
lore bruno (fig. 77). Piccola lekane n. con coperchio.
Luceruetta e piattello grezzi. Scodelletta slabbrata
grezza piena di una sostanza farinosa bianca (pasti-
 
Annotationen