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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Orsi, Paolo: Camarina: campagne archeologiche del 1899 e 1903
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0445

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873

CAMARINA

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cetto - (ishrovixa). V'era poi una massa di piccolo
vasellame nero frantumato, skyphoL, kylikes, scodellini ;
in tutto una trentina di esemplari irrestaurabili e
nessuno figurato.

Davanti ad un complesso così strano sorgerà in

mano la barba, a. cm. 9 (fig. 78), un vecchio tipo io-
nico, che qui si vede continuato ben dentro il V secolo (').
Dello scheletro di fanciullo col cranio ad est, rimasero
esigue tracce; al centro una patella biansata grezza,
entro cui una lucerna ombelicata, ed altra grezza alla

parecchi dei lettori il dubbio, se si tratti veramente spalla.

Pio. 77.

di un sepolcro, oppure di una fossetta sacrificale (Op-
fergrube) ; ma io tengo alla prima interpretazione.
Era un sepolcro di fanciulla, anzi di assai tenera fan-
ciulla, le cui ossa cremate eran ridotte ad un piccolo
pugno di avanzi ; essa fu accompagnata nel sepolcro,
dai suoi giocattoli, dalle imagini della dea a cui fu
cara, e da un ricco corredo di piccolo vasellame che
fu buttato sugli avanzi del rogo ancora incandescenti ;
le ossa animali non che alcuni dei vasi alludono ad
un sacrificio, con libazioni ed offerta di cibi. Va rile-
vata anche qui la discordanza cronologica fra le terre-
cotte che salgono alla metà del sec. V ed i vasetti
che scendono alla fine dello stesso secolo.

Sepp. 445-446 (319-320). Scheletro in nuda terra
col cranio a levante, sovrapposto immediatamente ad
un sep. a doppia valva fittile, identico al n. 389, se-
gnalato alla prof, di m. 2,00, in dir. est ad ovest con 10°
dev. sud-est. Alla estremità ovest di esso era stato de-
posto un naCyviov ànfnqÓTcmov sotto forma di Sileno
fittile barbuto, itifallico, accoccolato, tenentesi con una
Monumenti Antichi — Vol. XIV.

Sep. 447 (321). Due anfore ovolari, adagiate l'ima
accanto l'altra, prive del collo, strappato, per intro-
durvi un cadaverino, e coll'apertura chiusa dal fondo
di un'altra anfora. Non vi riconobbi tracce di os-
sicini.

Sep. 448 (322). A cappuccina per bambino, dir.
nord a sud con 25° dev. a nord-est ; del cadavere nessun
avanzo, dna delle tegole portava una marca, eccezio-
nale più che rara, in forma di una stella a 16 raggi

(') Questo piccolo oggetto dà luogo ad una considerazione
di molto rilievo. Tre esemplari identici al nostro, tanto che
si direbbero cavati dallo stesso stampo, se non fosse la diversa
movenza del braccio destro, sono stati trovati nella arcaica
necropoli di Thera nel sep. n. 70, che per lo meno risale al VII
secolo. (Pfuhl, Der ardi. Friedhof am Stadlerge von Thera,
pp. 63, 320, tav. XL, 2). Siccome il nostro sepolcro camerinese
si pub datare, in tondo, colla seconda metà del sec. V, ne con-
segue questo dilemma: o che la terracotta venne per due e più
secoli religiosamente conservata; oppure, cosa più verosimile,
clie il tipo plastico rimase inalterato e cristallizzato per oltre
due secoli. Per le variazioni e la diffusione di codesto soggetto
veggasi Winter, Die Typen der fig. Terracotlen, p. 215.

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