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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Orsi, Paolo: Camarina: campagne archeologiche del 1899 e 1903
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0464

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911

CAMARINA

912

che galoppa ad ali tese, ed al cui retro-corpo, uscente
dal basso, insiste un busto muliebre con cuffia, sor-
montato da un disco a tinta diluita; l'epifaneia, pro-
babilmente, di Eos o di Selene, secondo il vecchio

Fio. 107.

motivo fidiaco del Partenone, che ha riscontri e ri-
flessi anche nella pittura vascolare ('). Per ultimo il

Fig. 108.

frammentino fig. Ili con corona di ellera a colori
matti sul labbro interno nero ci porta agli ultimi
prodotti della pittura attica.

/) Kantharoi. — Alle figg. 112-113 veggonsi ri-
prodotti alcuni frammenti di due bicchieri o kantharoi
a campana, decorati di losanghe, palmette e di co-
rona bianca; si crede generalmente che tali forme
sieno di fabbrica campana, ma ne ha dati esemplari
anche la Grecia propria (').

g) Skyphoi, kotylai. — Gli skyphoi neri a pa-
reti leggere e sottili, con anello rosso alla base, sol-
cato da sottili radiature e dipinti a vernice nero-
ebanina, appariscono in Sicilia verso la metà del
V secolo e durano per tutto il IV; i più antichi di
codesti sono eccellenti articoli attici che presto ven-
nero imitati e contraffatti da officine scadenti, pro-
babilmente locali; nè è difficile distinguere i prodotti
dell' una e dell'altra industria dalla qualità della creta
e dalla vernice. A Passo Marinaro si contano in gran-
dissimo numero i frammenti di codesti vasi, solo po-
chissimi dei quali, che per la maggiore robustezza
delle pareti e delle anse, non che per l'ampiezza
della base, direbbonsi kotylai, hanno residui di rap-
presentazioni, cioè teste di efebi, di adulti, in un caso,
di Zeus, di eccellente e solenne disegno (fig. 114),
accompagnata di tracce di leggenda JUON forse
'AnóXkov, riferibile in tal caso ad altro personaggio
che stava di fronte al primo. Notevoli anche i due
frammenti (figg. 115 e 116) per la bontà del disegno.
Un'altra kotyle restaurata quasi per intero da copiosi
frammenti porta sulle due facce due figure efebiche
mantellate.

K) Quasi sempre associati coi piccoli skyphoi neri
si trovano del paro numerosi scodellini a calotta, in
parte dovuti a fabbriche attiche, in parte imitati in
Sicilia, come si avverte dalla creta e dalla vernice
più scadente. Essi non portano mai pittura figurale,
ma hanno talvolta sul fondo esterno delle marche o
sigle graffite come: E, A, A. Qualcuno, ma sono
pochi, ha anche nel cavo dei fregi a stampo, e di
questi parliamo qui sotto, occupandoci della cera-
mica nera ad impressioni.

C) Vasellame nero ad impressioni. — Un tempo
si è creduto che la ceramica "nera ad impressioni ed a
rilievi bacellati fosse riferibile esclusivamente a fab-
briche etrusco-campane ; ma le scoperte dell' ultimo

(') Veggasi per codesto soggetto nella pittura vascolare:
Savignoni, ■ On representations of ffelios and of Selene (In
Journal of hellenic studies, 1899, pp. 265-272).

(4) Veggasi per questi kantharoi la nota alla stessa voce
nel capitolo: « I risultati sintetici ».
 
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