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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0014

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monumenti primitivi di roma e dei- lazio antico

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Notevole è una specie di martello di granito, con
foro ellittico per il passaggio del manico, e due bozze
ornamentali rilevate nel mezzo delle facce laterali
dello strumento ; i fianchi sui quali sono rilevate queste
bozze, sono piani e si allargano ugualmente verso il
martello e la penna, cosicché, visto dai fianchi, questo
strumento riproduce in piccolo le forme di una cassa
da violino (tav. II, fig. 4 e 4 a).

Ho già altrove esposto le ragioni per cui io seguo
l'opinione di coloro i quali ritengono che questi stru-
menti imitassero alla meglio quelli analoghi e più
costosi fusi in rame o bronzo ('), e mi conferma in

f

ab c

Fig.

tale opinione il fatto che le due bozze alle quali ho
accennato possono attribuirsi logicamente alle spor-
genze ribattute di un chiodo destinato ad assicurare lo
strumento metallico al suo manico di legno. Questo
bell'oggetto in pietra si rinvenne, a quanto pare, in
prossimità della villa Adriana presso Tivoli, sull'A-
mene (2).

Un altro martello di pietra forato per immani-
carlo proviene da Pantan da Griffi, a poca distanza da
Roma ; lo descriverò in seguito fra i gruppi di oggetti
che hanno importanza topografica.

Punte di freccia in selce a triangolo isoscele e pe-
duncolo, con ritocchi da ambo i lati, si rinvennero iu
Roma sull'Esquilino (tav. XIII, fig. 6) e presso il Castro
Pretorio (3); ma queste provengono certamente dai

(') Pinza, nei Mori, antichi, Lincei, XI, p. 175.

(3) Si conserva attualmente nel Museo preistorico di Roma.

(3) Buonarroti, II, voi. IX, marzo, 1874; di alcuni oggetti
di epoca arcaica rinvenuti in Roma, p. 11 e seg. dell' estr.
tav. I, fig. 1, e tav. II, fig. 2.

sepolcri dell'età del ferro; altre sporadiche si rin-
vennero sul Monte Mario, a Tor Pignattaio, a Prima
Porta, alla Nunziatella ed a Tor Marancia fuori Porta
S. Sebastiano, alle Prattocchie ed ;t parecchie loca-
lità dei Monti Albani, nel territorio di Ostia, di
Ardea e nei monti della Sabina. Ricorderò anche alcuni
oggetti ritrovati nella valle del Sacco, a Ceccano e due
lame robuste, forse di pugnali che provengono da Ar-
tena e da Zagarolo (').

Benché sporadici, questi ritrovamenti nel loro com-
plesso sono sufficienti a dimostrare l'esistenza della
civiltà della pietra levigata nella bassa valle del Te-

1:1

vere e dell'Aniene; ma in ciascun caso non provano
l'esistenza dell'uomo nei singoli luoghi in cui si effet-
tuarono. Più importanti quindi a tale riguardo sono
alcuni gruppi di oggetti e dei sepolcri, i quali hanno
valore topografico e ci danno una languida idea
dello stato civile degli abitatori del Lazio, quando
ivi era in uso il materiale sporadico al quale ho ac-
cennato.

Nella tenuta del Pantano dei Griffi, in quel di
Monte Porzio si rinvennero :

a) (tav. II, fig. 2). Uno splendido martello o
piccone di pietra, ingrossato ad un terzo dal capo,
e forato nel mezzo, mediante frizione, per inserirvi
il manico; la sezione dello strumento è quasi costan-
temente discoidale, il taglio è pochissimo allargato ed
abbastanza ben conservato.

(') Cfr. i brevi paragrafi consacrati a coteste antichità nel
Primo, Secondo e Terzo Rapporto del De Eossi. Altre selci spo-
radiche, provenienti da località diverse del Lazio, sono raccolte
nel Museo preistorico di Poma.
 
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