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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0023

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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La splendida lama di Cantalupo (tav. I, fig. 2),
sia che abbia servito ad armare un pugnale, sia che
costituisse l'estremità di una lancia, è di un tipo
noto già nell'eneolitico italiano (*) ; lo stesso si dica
dell'altra lama di coltello (tav. I. fig. 3), costituita
da una lunga e sottile scheggia di selce, di un
tipo e lavoro che si osserva in altri esemplari, in
ispecie dell'Italia meridionale. Più comuni sono le
punte di freccia. Anche il pugnale di rame di Sgurgola
e la lama della collezione Nardoni (tav. XVI, fig. 21)
sono di tipi diffusi in'Italia e fuori. Il vaso fittile di
Sgurgola. identico evidentemente a quello di Cantalupo,
è di una forma che si ritrova analoga nei coevi sepolcri
del Bresciano (2), e modificata, nella stazione di Po-
lada, alquanto posteriore all'età del rame (3); il
vaso del sepolcro frascatano (tav. I, fig. 10), trova
raffronti in esemplari coevi già pubblicati (4).

Nè i confronti si limitano ai tipi forniti dai cor-
redi, ma si estendono anche alla associazione dei tipi
stessi, ed a quei pochi riti funebri che si poterono
osservare. L'umazione dei cadaveri, disposti talora in
posizione rannicchiata, la coloritura delle ossa facciali,
l'associazione di oggetti in selce scheggiata, in pietra
levigata e forata, in rame fuso, sono tutti elementi
comuni nelle sepolture della età del rame, rinvenute
in Italia ed altrove nell'Europa.

Peraltro se ancora non ci è dato cogliere la fisio-
nomia propria della civiltà laziale nella età del rame,
che sino ad ora ci apparisce del tutto simile a quella
fiorita altrove nel medesimo periodo; io sono convinto
che ciò si debba non già alla completa assenza di ogni
elemento proprio e caratteristico, ma alle manchevoli
e ristrette nozioni che abbiamo sopra questo periodo
laziale, la cui facies particolare, dovuta se non altro
alle speciali condizioni fisiche di questa regione, ci si
rivelerà man mano che i futuri scavi porranno alla
luce nuove tombe e nuovo materiale.

L'età del bronzo.

Questa età, stando ai risultati delle ricerche ese-
guite da parecchi cultori dell' archeologia primitiva
italiana, sembra che possa dividersi almeno in due
periodi, uno dei quali procede immediatamente dalla
età del rame, mentre l'altro precede quella del ferro.

Dai dati desunti dagli scavi nelle regioni ove
questa età è meglio conosciuta, si può arguire col
Montelius (') che il periodo più antico sia carat-
terizzato dall' uso contemporaneo di ascie piatte in
bronzo, coi margini rialzati, ottenuti per lo più a fu-
sione ed eccezionalmente a martello e di pugnali o
coltelli a lama triangolare, colla base curva inserita
nella apposita bocchetta di un manico fuso interamente,
o solo in parte, in bronzo.

Pugnali di cotesto tipo non si rinvennero ancora
largamente a sud del Tevere; quivi infatti non mi è
noto che l'esemplare conservato nel Museo di Copena-
ghen, edito dal Montelius (2), che sembra appunto sia
stato ritrovato nei lavori di drenaggio del Tevere e
quello di Matera edito dal Pigorini ; ma a nord di
questo fiume, vicino al Lazio, a Bagnorea ed altrove
in Etruria, se ne rinvennero parecchi

Le ascie a margini rialzati, che di solito si asso-
ciano a quei pugnali, si ritrovarono anche nel Lazio.
Una acquistata dal Bottura a Roma, rinvenuta certa-
mente nei dintorni di questa città, fu pubblicata dal
De Mortillet (4), altri due esemplari romani si con-
servavano nella collezione Ancona; uno di questi è
molto simile a quello edito nella tav. II, fig. 5 (5),
l'altro ((;) ha il corpo stretto ed il taglio espanso ad
arco di cerchio. A Canterano, si ritrovò un ripostiglio
che ne conteneva sette; una di queste è rotta ed in-
sieme ad altre cinque (tav. II, fig. 5) costituisce un
gruppo a sè coi margini rialzati ottenuti a fusione, la
cui base è ristretta e rettilinea, ed il taglio allargato

(') Bull, di paletti, ital., 1899, pag. 261 e seg.
(«) Bull, di paletti, ital., 1898, tav. VII, fig. 5.
(3) Bull, di paletti, ital., 1901, tav. VII, fig. 8, tav. Vili,
fig. 12.

C) Not. Scavi, 1902, pag. 114 e seg. Cfr. Bull, di paletti,
ital, 1898, pp. 34 e 43, tav. VII, figg. 6 ed 8; e sopratutto
pag. 114, tav. II, fig. 7 (Sepolcro di Camigliano nel Senese).

Monumenti antichi — Vol. XV.

(l) Montelius, Preclassical chronology in Greece and Italy,
pi. II; Die chronologie der àltesten Bronzezeit, p. 20 e seg.

('2) Montelius, Die chronologie der àltesten bronzezeit, estr.
pag. 104.

(3) Un esemplare si conserva oggi nel Museo preistorico di
Roma, altri in quello di Firenze.

(4) De Mortillet, Mime préhistorique, fig. 673.

(5) Ancona, Le fibule, le armi e qualche altro cimelio
della sua Collezione archeologica, p. 16, n. 234.

(e) Ancona, Supplemento all'op. cit, n. 27.

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