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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0029

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scavati dopo il 3 maggio 1882, per i quali non esiste
la principale causa di perturbazione che scompose e
confuse completamente i corredi delle tombe scavate
antecedentemente; alludo cioè ad un cambiamento di
sede del materiale, privo di una numerazione, o di
una classificazione qualsiasi.

Una nuova serie di documenti poi viene a con-
trollare e completare i rapporti stesi sul luogo delle
scoperte dall' ispettore Marsuzi, accenno con ciò ai
cartellini-inventario redatti dal magazziniere Garbani.

Dal confronto fra questi cartellini-inventario del
magazziniere ed i corrispondenti rapporti dell'ispet-
tore Marsuzi, appare evidente che il magazziniere si
servì di questi ultimi ; ma nell'istesso tempo è certo
clie la compilazione del cartellino inventario non fu
una copia servile dei rapporti già citati, sia perchè
su quelli aveva fondamento la responsabilità materiale
del magazziniere, sia perchè alcuni oggetti sono di-
versamente descritti nei due diversi documenti, sia
ancora perchè nel cartellino ne sono descritti alcuni
che erano sfuggiti al Marsuzi nell'estendere sul posto
il relativo rapporto ('), quando molti vasi od oggetti
erano ancora ricoperti di terra. Ma avvenne che già
nei magazzini del Celio, in seguito agli spostamenti
resi necessari dalla continua richiesta di nuovo spazio,
o nel trasporto di questo materiale al palazzo dei Con-
servatori, ove oggi si trova, il materiale più minuto in
specie gli ornamenti e gli oggetti di metallo, si di-
sperdettero o si confusero, ed è oggi impossibile iden-
tificarlo nuovamente, essendo stati inoltre gli oggetti
affissi su tavolette come materiale sporadico. La maggior
parte dei vasi però, conservando ancora i cartellini
coi quali erano stati distinti al primo loro ingresso
nel magazzino, si possono con ogni sicurezza identifi-
care ; mentre dei restanti corredi di ciascun sepolcro
ci danno un'idea abbastanza chiara del loro complesso
così i cartellini-inventario del magazziniere, quando
questi ancora si conservano, come i corrispondenti
rapporti Marsuzi.

Riguardo al valore scientifico dei dati che si pos-
seggono sopra ciascuna tomba di questo gruppo, è

(') Per lo più un solo cartellino contenente l'inventario
di un intero corredo è deposto entro un vaso del corredo
medesimo ; ma talora a ciascun vaso è legato un cartellino in
pergamena contenente la indicazione del giorno e dell'anno in
cui fu trovato e l'isolato in cui avvenne la scoperta.

certo che il modo con cui le tombe stesse furono ster-
rate esclude, di regola, la possibilità di osservazioni
esatte ed accurate riguardo alla disposizione del ca-
davere e degli oggetti di corredo. Le condizioni in
cui lo scavo medesimo si verificava escludono la pos-
sibilità che all'atto dello scavo e quindi nei rapporti
Marsuzi si sia potuto confondere incoscientemente ma-
teriale di tombe diverse, e tale sospetto è pure da
allontanarsi per ciò che riguarda le possibili altera-
zioni dei singoli gruppi durante il loro trasporto al
magazzino, ogniqualvolta il cartellino del magazzi-
niere corrisponda sostanzialmente (l) col rapporto re-
datto sul luogo di scavo.

A questo riguardo adunque i dati che potremo
raccogliere sui corredi di ciascuna tomba, sono tali da
escludere il sospetto che questo o quell'oggetto attri-
buito ad un sepolcro, originariamente facesse parte
dei corredi di un altro; invece è legittimo in ogni
caso il dubbio che le notizie riguardanti ciascuno dei
corredi non siano complete ; e ciò perchè qualche og-
getto, dato il sistema seguito e la fretta posta nello
scavo, potè rimaner confuso fra le terre portate negli
scarichi, qualche altro potè anche essere trafugato dai
terrazzieri, continuando ancora l'acquisto clandestino
di oggetti antichi; qualche altro infine fra quelli non
più identificabili nel Museo, in specie se ridotto in
frammenti, può sfuggire all'esame dei rapporti Marsuzi
e dei cartellini-inventario, redatti in genere con una
terminologia poco esatta e con poca conoscenza te-
cnica, la quale permise forse che in qualche caso
dei frammenti di oggetti diversi fossero accumulati
nell'istesso novero.

Resta la categoria I nella quale di regola ho rac-
colto le tombe scavate dalla seconda metà del 1884
in poi e sulle quali si hanno dati assai più completi.

Fra queste, quelle scavate nel 1884 di poco supe-
rano per valore scientifico quelle della categoria IL Ai
documenti già citati, ai rapporti M. ed ai cartellini-
inventario del Garbani, si aggiunse invero una specie
d'inventario di alcune tombe, edito nel Bull, comunale;

(!) Dico sostanzialmente, poiché è evidente che le varianti
e le aggiunte notabili nei cartellini-inventario in confronto coi
rapporti Marsuzi si debbono attribuire a correzioni di errori o
completamenti di sviste avvenute in questi ultimi, redatti
sul luogo e riguardanti oggetti per la maggior parte ancora
impastati e parzialmente coperti di terra.
 
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