Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

DOI Artikel:
Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0030

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
47 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 48

ma questo inventario, fu affidato alle cure di una per- tombe scavate sino al 1884, non si hanno altre no-

sona incompetente, la quale, dovendo compilarlo quando tizie topografiche oltre quelle inserite nei rapporti Mar-

i vasi non erano ancora restaurati, pensò bene di non suzi, che si limita nella maggior parte dei casi ad

fare nemmeno un accenno alla loro esistenza ('); per indicare l'isolato in cui avvenne la scoperta ; e meno

cui i documenti usuali, cioè il Kapporto M. ed i car- numerosi, ma più precisi, sono gli elementi forniti dalla

tellini-inventario, restano sempre i documenti più com- Forma Urbis del Laudani. Riguardo alle tombe della

pleti e più sicuri nell' identificare gli oggetti. categoria I si possedevano dati assai più completi,

Sul principio del 1885 il metodo un po' barbaro raccolti come ho detto, nella pianta disegnata dal

con cui si procedeva allo scavo delle tombe nella comm. Sneider; ma cotesta pianta, in cui ciascuna

via Giovanni Lanza, sollevò fiere proteste. Da allora tomba era stata numerata in corrispondenza coi rela-

si pose una cura maggiore nel raccogliere i vari tivi corredi e nella quale era segnata anche la gia-

fatti che potessero interessare gli studiosi di cose citura dello scheletro, quando ne restavano tracce

preistoriche e si incominciò a tener conto non solo sufficienti, non esiste più presso la Commissione ar-

della posizione del cadavere, ma laddove era possibile cheologica.

anche della disposizione degli oggetti; uè a ciò si Disgraziatamente quella del Lanciani. che eviden-

limitò la Commissione, ma dette incarico al comm. temente ne deriva, è ad una scala troppo piccola; e,

Sneider di disegnare una grande pianta del sepolcreto come mi ha avvertito lo stesso autore, la grafia del ce-

preistorico. metero è più che altro schematica, ed insufficiente

In questo secondo periodo la cura maggiore posta quindi a sostituire l'originale dello Sneider, la cui
da un lato nel raccogliere gli oggetti ed i dati, dal- perdita è sotto ogni rapporto deplorevole,
l'altro l'avvertenza di impedire nel magazzino delle g}n0 a poco tempo fa era esposta nel Museo una
gravi confusioni, avrebbero quasi eliminato ogni possi- piauta di questa parte dol sepolereto, fatta eseguire
bile lacuna riguardo ai dati relativi a ciascun corredo, per cura della Commissione archeologica. Secondo
se alcuni di questi non fossero stati confusi nel ma- questa pjanta recentissima, pubblicata poi dal Ma-
gazzino al Celio ed alcuni altri nel Museo. rianit1), le tombe scavate nel 1884-87, alle quali cor-

Per fortuna i rapporti del Marsuzi completi, ed rispondono appunto i corredi esposti nel Museo, sa-

in parte anche i cartellini-inventario ci permettono di rebbero state ritrovate nell'isolato d'angolo tra la via

eliminare il materiale spurio nelle pochissime tombe dello statuto, via Pellegrino Rossi, e la piazza Vit-

in cui fu introdotto, restituendo così ai corredi in torjo Emanuele. L'errore è evidente e deriva proba-

questione tutto il loro valore scientifico (2). bilmente dal fatto che il nome di Giovanni Lanza

Concludendo, il valore dei dati raccolti sulla asso- è stato jmposto di recente al tratto stradale tra la

ciazione degli oggetti nella maggior parte delle tombe via Merulana e S. Martino ai Monti, che prima si

scavate dopo il 1884 è assoluto e sarebbe tale per chiamava via dello Statuto, essendo una continuazione

tutte, se le parziali confusioni avvenute in alcuni cor- di quest'ultima ; può darsi quindi che nell'originale

redi non mi avessero obbligato ad eliminare gli eie- dal quale deriva fosse segnata la yia col vecchio nom6i

menti dubbi. onde l'errore neua riproduzione recente. Ma riguardo

Mi resta ancora da esaminare il valore dei dati a cotesto originale non ]l0 potuto far luce corapieta; e

topografici. Riguardo alla grande maggioranza delle benchè ,itenga degna di fede la uotizia fornitami dal suo

- estensore, secondo il quale la pianta in questione sa-

(>) Bull, com., 1885, PP. 264 e 265. rebbe stata eseguita servendosi degli appunti topogra-
(2) Queste pagine erano scritte e consegnate all'Accademia fici segnati dal Marsuzi in alcuni foglietti volanti
prima che avvenisse innovo riordinamento del Museo Capi- j ^ fl y^ topografico di Cotesto rilievo è
tohno, che ha confusi ì corredi delle tombe del 1884 e par- ao °
zialmente gli altri. Fortunatamente sono tutti ancora ricompo-
nibili in parte per i cartellini del Garbani lasciati entro i (') Bull. d. comm. arch. comunale, 1896, tav. I. La pianta
vasi nella fretta di disporli, in parte per gli appunti precisi in questione è stata eseguita quando il materiale raccolto nel-
che io aveva presi e per gli schizzi eseguiti prima che avvenisse l'Antiquario al Celio fu trasportato al Museo e quivi esposto
questa inattesa confusione. al pubblico; è quindi recentissima.
 
Annotationen