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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0034

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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quello in cui giacevano i vasi sino ad ora descritti,
due piattelli a conca schiacciata, muniti ciascuno di
due appoggiamani od anse rettangolari, col margine
esterno sagomato a tre angoli curvilinei. In ciascuno
di questi piattelli una delle anse porta un foro per
appenderli. Sono eseguiti a mano in impasto ben cotto
e rosso ; della ingubbiatura non restano attualmente
che scarsissime tracce. Questi due piattelli non giace-
vano normalmente sul fondo, ma su di un fianco e leg-
germente obliqui.

Appresso alla tazza h) si ritrovarono in un ristret-
tissimo spazio altri cocci, alcuni dei quali giacevano
in un piano alquanto più alto di quello in cui era
stata deposta la tazza stessa; con questi cocci sono
stati ricomposti i vasi m) ed n).

m) (tav. Ili, fig. 3). Tazza munita di un'ansa
bifora a sezione rigonfia nella faccia anteriore, ed
ornata quivi con tre rozze costolature orizzontali; è
eseguita rozzamente in impasto cotto e quindi ingub-
biato di nero.

a) (tav. Ili, fig. 10). Ad un piano più elevato di
quello in cui poggiava il vaso m) era stato deposto
un orcio con ansa a nastro scanalata; sul corpo sono
rilevate tre bugne equidistanti, fra le quali si osser-
vano due costolature verticali, ed una soltanto da
ciascun lato tra le bugne e l'ansa. È manufatto in
impasto ingubbiato di nero.

Il gruppo dei vasi era completamente avvolto dalla
terra argillosa filtrata attraverso la volta di cappel-
lacci, quivi, come ho detto, rimasta in opera. Questa
terra però in vicinanza dei vasi suddetti è nerissima,
e ciò prova che anche ivi abbondavano gli avanzi
organici. Ho anche conservato alcuni campioni di quella
raccolta entro i vasi più grandi, dei quali in parte con-
serva la forma; e frammisti alla creta si notano dei
granelli, certamente avanzo dei cibi deposti col morto
entro quei recipienti.

Tomba II('). Cfr. fig. 12, A m. 1,30 dal sepolcro
a fossa già descritto, si rinvenne una specie di pozzo
informe, profondo circa un metro, in cui giaceva su di
un lato una vettina ovoidale, calzata con pezzi di cap-
pellaccio.

a) La vettina (tav. Ili, fig. 18), originariamente
munita di due anse orizzontali ad anello, è eseguita

(') Not. scavi, 1902, p. 284.

al tornio, ben cotta, benché non ovunque ugualmente,
e di aspetto rosso vivo ; conteneva le ossa di un bam-
bino di pochi anni abbastanza ben conservate ; mancava
ogni oggetto di corredo.

b) (tav. Ili, fig. 18). Piattello a calotta emisfe-
rica, montata su di un piede tronco conico, breve e
rozzo, ornato all'estremità con impressioni di pollice.
Questo vasetto giaceva col piede entro la bocca della
vettina a) chiudendola colle sue pareti.

Ritrovamenti nella via Giovanni Lama.
Scavi 1885.

Tomba III ('). Fossa profonda nel vergine da
m. 1, ad 1,20, orientata coll'asse lungo da est ad ovest;
vi si rinvennero (fig. 15):

a) Cranio umano privo della mandibola ; giaceva
nella estremità occidentale della fossa.

b) Elegante tazza ad ansa bifora; l'aspetto è mar-
rone, le pareti, sottilissime, furono tirate al tornio; sul
corpo, opposta all'ansa, una bugna ed una serie di
costolature verticali poco rilevate.

c-d) Due cerchi ornamentali di bronzo a sezione
romboidale, colla decorazione incisa a linee spezzate ;
uno ha il diam. di m. 0,09, l'altro di m. 0,06.

e) Fusaiola in terracotta, ornata a baccellature.

f) Sette globuli di smalto forati, alcuni dei quali
di color verde, altri viola.

(') Il rapporto Marsuzi (1026) che si riferisce ai rinvenimenti
del 6 febbraio 1885 nella « Via dello Statuto e precisamente
tra le vie Merulana e S. Martino » cosi si esprime riguardo a
cotesta tomba: In una delle solite arche... orientata in modo
che i piedi del defunto fossero rivolti all'est e la testa all'ovest,
alla profondità di m. 1, od 1,20 dal piano delle terre cretacee
(cioè dal suolo antico), si rinvennero i seguenti oggetti : due pic-
cole fibule (i-k) mancanti dello spillo, lunghe m. 0,0 t, in bronzo.
Due cerchi di bronzo (c-d) piani, uno dei quali del diam. di m.0,095,
grosso m. 0,01, l'altro di m. 0,06 di diam., entrambi rotti. Catena
di anelli di filo di bronzo (h), del diametro ciascuno di in. 0,017.
Fusaiola fittile a cono tronco (e) con costole rilevate. Due globuli
di cristallo bianco (g), molti piccoli globuli di paste colorate (/')
e frammenti sottili di bronzo (l) che essendo impastati dalle
terre non si possono annoverare. Cranio umano mancante della
mandibola. A questo corredo, descritto anche nel Bull, com.,
1885, p. 203 ed ivi attribuito all' arca 33, corrisponde perfetta-
mente quello che porta lo stesso numero nel Museo ed è de-
scritto nel testo. Qui ed in seguito in queste note io do sol-
tanto il sunto dei rapporti Marsuzi, non essendo questi pub-
blicabili integralmente, sia per le notizie inutili che spesso con-
tengono, sia per la dicitura scorretta.
 
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