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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0060

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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croci gammate complesse, tra le spalle e la pancia
e di nuovo sotto le anse girano altre due linee spez-
zate, e tra queste una serie di angoli adiacenti riem-
piti di linee parallele ai lati ; il tutto inciso a punta
di stecco sulla pasta fresca.

b) Fuseruola ottagonale in terracotta.

e) Uno dei soliti cerchi di bronzo a sezione rom-
boidale; il diam. è di m. 0,062.

d) Ossa umane non combuste.
Tomba XLVII a) Grande tazza del consueto
tipo ad ansa bifora, rotta in frammenti e mancante
di molti pezzi ; tre bugne ornano la sommità del
corpo.

b) Ossa umane non toccate dal fuoco.

Procedendo lo sterro dal luogo in cui si rin-
venne il Mitreo (2) verso la chiesa di S. Martino ai
Monti, si notò che la superficie del banco cretaceo in
cui erano scavate le tombe, discendeva verso la valle
assai più ripidamente del sovrapposto banco di sca-
rico, ed ivi il piano della via Giovanni Lanza inco-
minciò a restare al di sopra del fondo delle sepol-
ture preistoriche. Ne avvenne pertanto che il taglio
della nuova via lasciò intatte le tombe ivi esistenti,
alcune soltanto delle quali si rinvennero nei più pro-
fondi cavi aperti per costruire le fogne, o per gettare
le fondamenta dei circostanti edilìzi (3). Di queste
sepolture rinvenute dal mese di giugno 1885 in poi
e descritte nel catalogo P. sotto i numeri 44-49 debbo
ora occuparmi.

Tomba XLVIII (4). a)Grande dolio,alto m. 0,42,
simile per forma a quello edito nella tav. VII, fig. 14;
è eseguito a mano in impasto ben cotto e d'aspetto
rosso.

b) Ossuario identico quasi per forma al recipiente

(J) Scavata il 5 maggio. Eapporto M., 1070. Cassa n. 32.
Vi si rinvenne : (a) una grande tazza fittile, simile ad altre già de-
scritte; ih) parecchi pezzi d'ossa umane ed un pezzo di pietra
stearina che faceva parte della costruzione della cassa medesima.
Bull, corri., 1885, p. 203, arca 32; Museo, arca 32.

(/2) Su cotesto Mitreo ed il luogo preciso in cui si rin-
venne, vedi Bull, corri., 1885, p. 102 e seg.

(3) Eapporto M., 1077 (705).

(-*) Scavata il 16 giugno. Rapporto M., 1078. Arca n. 33. Vi
si rinvenne: (e) grande fibula con due dei soliti anelli piani, lunga
m. 0,10; (d) metà di un altro anello; (e) altro frammento tondo di
bronzo ; (a-b) centosessantaquattro frammenti fittili (con questi
fu ricongiunto il dolio e l'ossuario). Bull, coni., 1885, p. 206,
arca 44 ; Museo, arca 44.

edito nella tav. IV, fig. 16, alto m. 0,19, provvisto di
due bugne e di due anse orizzontali a sagoma esterna
ondulata, di una delle quali do una rappresentazione
nella fig. 49. È eseguito forse al tornio in impasto
ingubbiato di nero.

c) Fibula di bronzo ad arco ingrossato (fig. 50),
la cui molla è a due giri; la parte dell'arco non ossi-
data porta incisa una decorazione a zone divise da
linee anulari, riempite con serie di linee oblique op-
poste, in modo che due zone adiacenti completano in-

sieme l'ornato detto a spina di pesce; dall'ardiglione
pendono due anelli a sezione piana verso l'interno
carenata all' esterno e coi margini alquanto rialzati.

d) Frammento di un terzo anello che doveva
pendere pur esso dalla fibula.

Fig. 50.

e) Il rapporto M. ed il catalogo ricordano un
frammento di bronzo, che il rapporto dice semplice-
mente tondo, e che attualmente non è più al suo posto
fra i corredi rinvenuti in questo sepolcro.

Le condizioni in cui avvenne la scoperta, e lo stato
deplorevole in cui la tomba medesima fu rinvenuta, i
due vasi infatti furono ricomposti da ben centosettanta-
quattro frammenti, non permisero esatte e minute os-
servazioni ; ciononostante è certo che la sepoltura era
a cremazione, e del tutto probabile che originariamente
 
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