Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

DOI Artikel:
Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0103

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
lato XXV, fra i resti di uno dei soliti sepolcri a vol-
ticeli di cappellacci, rinvenuto nel terreno vergine,
si raccolsero trentanove frammenti di un vaso in im-
pasto ornato a graffito, coi quali si ricostruì proba-
bilmente l'orcio edito nella tav. V, Mg. 17, ed un
vaso a due anse, una delle quali rotta, alto m. 0,10
e del diana, di m. 0,095 ; che non ho potuto identi-
ficare fra quelli raccolti nel Museo.

Gruppo CXXII ('). L'8 aprile, fra le terre ver-
gini, nell'isolato XV, si rinvennero i resti di una
tomba con volticeli di cappellacci sconvolta; quivi
ciononostante si ritrovarono quattro fibule, tre delle
quali a sanguisuga, l'altra ad arco semplice rivestito
di dischi d'ambra, ed una fusaiola fittile.

Non lio potuto identificare questo materiale fra
quello raccolto nel Museo.

Gruppo CXXIII (2). In una delle consuete tombe,
rinvenuta il 18 maggio 1883, nell'isolato XII, orien-
tata da est ad ovest, profonda m. 1 dal suolo vergine,
si rinvenne:

a) Brocca a due anse sagomate ad angoli (cfr.
tav. VI, fig. 1), col corpo piriforme ornato con due
bugne e con solcature sulle spalle ; eseguita in impasto
nero, ed è alta m. 0,12.

b) Tazza ad ansa bifora, a sagoma angolosa nella
faccia esterna; è eseguita in impasto, ornata con tre
bugne rilevate fra due solchi concentrici e con delle
costolature irradianti sulle spalle (tav. VIII, fig. 17).

c-d) Cinquantatre frammenti di vasi, coi quali si
poterono ricomporre, una brocca simile a quella già
descritta, ma alta m. 0,21 ed ornata con semplici
costolature incavate sulle spalle, ed un'altra tazza ad
ansa bifora, quasi identica a quella b), alta m. 0,085.
Il rapporto accenna infine a:

(') Eapporto M., 922. « Fra le terre vergini ed i frammenti
di pezzi di tufo si trovarono quattro fibule di bronzo, una delle
quali rotta; tre sono formate a navicella e l'altra ad asticella
appiattita con infilato un frammento d'umbra; cinque pezzi di
forma elissoide (d'ambra, resti del rivestimento della fibula, di-
staccatisi) ed una fusaiola fittile ».

(2) Rapporto M., 928. « In una delle solite arcbe, orientata
all'est, ed alla profondità di m. 1,00 si rinvennero : (a) vaso laziale
a due anse, alto m. 0,12, diam. al corpo m. 0,13; (b) tazza ad
un'ansa, alta m. 0,06, diam. al corpo m. 0,07; {c-d) cinquantacinque
frammenti fittili; (e) cinqnantanove frammenti di vasi dipinti
a vari colori; (/) fusaiola fittile; (g) due pezzi d'arma di ferro
e di bronzo ; (h) nove pezzi di bronzo, due dei quali sono archi
di fibule ».

Monumenti antichi — Vol. XV.

e) Cinquantanove frammenti di vasi dipinti a
varie tinte, coi quali non so che cosa si sia ricomposto.

f) Fusaiola fittile.

g) Pezzi di arma, parte in ferro e parte in bronzo.

li) Altri nove pezzi di bronzo, fra cui due fram-
menti di fibule; oggetti cotesti che io non ho potuto
identificare.

Gruppo CXXIV(i). Nell'isolato Vili, e precisa-
mente nel suo lato verso la via Principe Amedeo, alla
profondità di circa un metro dal suolo vergine, si ri-
trovò il 13 settembre 1883 una delle consuete tombe
a volticeli di cappellacci, dalla quale si potè ricu-
perare :

a) Un orcio in impasto nero, munito di una sola
ansa verticale a nastro, liscio ed alquanto mancante
alla bocca.

b) Fibula di bronzo ad arco affusolato pieno,
con tre dei consueti anelli infilati nell'arco.

c) Archi di altre tre fibule.

ci) Frammento di uno dei consueti cerchi a se-
zione romboidale schiacciata.

e) Frammenti irriconoscibili di bronzo.

/) Pendagli da colina in ambra e vetro. Tutti
questi oggetti, ricordati nel rapporto, non possono
identificarsi con sicurezza fra quelli analoghi esistenti
nel Museo.

Gruppo CXXV (Tomba a camera) (2). Nello
sterro del viale Principessa Margherita, proprio nel
suo mezzo ed a metà circa di distanza tra la chiesa
di S. Bibiana ed il cosidetto tempio di Minerva Me-
dica, si rinvenne un sepolcro a camera incavato
nel suolo vergine, nel quale sepolcro, come avverte
il Lanciani, si ritrovarono numerosissimi frammenti
fittili, in parte poi riprodotti nelle tav. VI-VIII del
citato Bulletiino. Seguendo le indicazioni del 'Lan-
ciani possiamo ritenere come certa la provenienza da
questa tomba dei seguenti oggetti:

a) (tav X, fig. 17). Cantaro in bucchero con or-
nati a ventagli aperti e semichiusi eseguiti a stampo.

(') Rapporto M., 942. « In una delle solite arche si ritrovò :
(a) un vaso a copertura nera ansato, alto m. 0,12, diam. al corpo
m. 0,15; (b) una grossa fibula in bronzo, alta m. 0,095, priva
dello spillo e con tre anelli piani infilati nell'arco; (c) tre archi
di fibule lunghi m. 0,04, 0,055, 0,045; (d) parte di cerchio piano
del diam. di m. 0,09; (e) frammenti di bronzo frammisti a sca-
glie di ossa; (f) vezzi d'ambra e di vetro di vario colore ».

(*) Bull. com. 1875, p. 46.

13
 
Annotationen