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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0116

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEI, LAZIO ANTICO

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Dischi ornamentali.

Sotto questa denominazione raccolgo alcuni fram-
menti di oggetti in ferro, che molto probabilmente
dovevano figurare sulla spalla dei più agiati, a guisa
di agrari o borchie decorative, 1' uso delle quali si è
perpetuato sino ai tempi classici.

.Fra gli oggetti raccolti il 31 luglio 1882 si con-
servano nel Museo due grandi borchie o dischi, del
diametro di m. 0,09, così costituiti. Un cappello di
ferro fuso, probabilmente a calotta sferica, ornata con
zone a giorno e forato nel centro, fu unito ad un
anello di asticella di ferro ripiegata ad occhio, confic-
candone le estremità nel foro centrale della calotta,
in modo da farle sporgere al di fuori della parte
convessa della calotta medesima. Per ottenere la
stabile riunione delle due parti, le sommità sporgenti
dell'asticella erano state confìtte in un cappelletto di
bronzo aderente colla superfìcie inferiore alla calotta
di ferro, e forato pur esso lungo l'asse; quindi gli
estremi dell'asticella erano stati ribattuti, forse a
caldo, sul bottone o picciuolo con cui termina il ci-
tato cappelletto. L'anello ha un diametro massimo,
l'apertura essendo ellittica, di m. 0,02, ed io credo
che servisse a fissare il bottone su di un pesante in-
dumento esterno, probabilmente sulla spalla o verso
il petto.

La pertinenza di questi oggetti di abbigliamento
ai sepolcri dei quali ho trattato, è resa evidente dal
fatto che uno di questi si rinvenne appunto fra i cor-
redi di un sepolcro ad inumazione (cfr. fig. 58).

Pendagli ornamentali.

Alle fìbule prima descritte si appesero talora degli
ornamenti, dei quali restano numerosi avanzi fra il ma-
teriale sporadico. I dati sino ad ora esposti riguardo ai
vari ritrovamenti, provano che gli anelli piani nella
faccia interna e di solito carenati in quella esterna
si rinvennero infilati agli archi. Da questi ultimi, o
dallo spillo pendevano invece i cerchi a sezione rom-
boidale schiacciata, così comuni nelle tombe del-
l'Esquilino.

Si conservano nel Museo.

a) (tav. XIV, fig. 2). Anello e due cerchi pen-
denti da una fibula a sanguisuga e da un'altra col-

l'arco rivestito di dischi d'ambra. Un altro esemplare,
rinvenuto il 5 gennaio 1883, porta incisa sulle facce
esterne la consueta rozza linea spezzata.

b) Dalle fibule pendevano pure di sovente delle
catenelle ornamentali di anellini di filo di rame al-
ternativamente semplici e addoppiati ; a tali catenelle
debbono forse riferirsi la maggior parte dei cerchiel-
lini esposti nel Museo senza indicazione di prove-
nienza, essendo così esili da non poter costituire cia-
scuno da sè un ornamento qualsiasi.

e) Tre pendagli di bronzo cilindrici, con appic-
cagnolo laminato munito di foro per la sospensione,
alti ciascuno m. 0,033; si conservano su di un disco
di legno insieme ad altri oggetti, probabilmente rin-
venuti insieme.

Vezzi per collane.

Sono abbastanza comuni, salvo contraria indicazione,
gli oggetti qui appresso indicati :

a) Perle forate di vetro per lo più azzurro cupo,
con occhio rilevato, contornato da un solchetto, il
quale spesso ancora conserva la riempitura di smalto
opaco bianco.

b) Un dischetto della medesima materia vitrea.

c) Un poligono con foro trasversale, praticato nella
massa del vetro azzurro.

d) 11 cristallo di rocca fu impiegato nella mani-
fattura di pendagli a sfera schiacciata, e di uno sca-
rabeo d'intaglio piuttosto sommario e grossolano
(tav. XII, fig. 10). Di vetro giallo è una sfera schiac-
ciata, munita del solito foro pel passaggio del filo;
di vetro verde un prisma pure forato. Più comuni sono
invece i vezzi di smalto o di argilla smaltata, che si
ritrovarono frammisti agli oggetti su indicati, coi
quali si ricomposero nel Museo le collane edite nella
tav. XII, figg. 9, 10, 11 e 17; tav. XIV, figg. 6 e 7.

Fra questi i più numerosi sono delle perle sferoi-
dali, di dimensioni piuttosto grandi, forate lungo l'asse
ed ornate all'esterno con delle solcature longitudinali,
che dividono a spicchi il corpo della perla. I colori
di questi smalti sono assai languidi ; predominano il
giallo biancastro, il turchino ed il verde, la super-
fìcie poi degli oggetti è porosa e priva di lucentezza.

Altre perle del medesimo smalto di qualità sca-
dente, che più si avvicina alla pasta vitrea, sono co-
 
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