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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0127

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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intermedia con una serie di incavi ad S; rinvenuto
il 28 aprile 1882 nell'isolato XVIII.

m) (tav. VII, fig. 1). Cantaro ad anse doppie
intrecciate e riunite in alto ; sulle spalle è inciso un
meandro riempito di punti; la superfìcie è stata co-
lorita con ocra rossa, nel fondo si notano due cerchi
concentrici e dei raggi eseguiti ad incavo ; si rinvenne
il 4 marzo 1882 nell'isolato XVIII.

n) Esemplare simile, lavorato pur esso al tornio ;
mancano tracce della coloritura, nel fondo sono inca-
vati due solchi circolari concentrici e quattro raggi.

o) Dolio a corpo piriforme, alto m. 0,54, diametro
alla bocca di rn. 0,47, lavorato quasi certamente al tor-
nio, ben cotto, del tutto simile a quello edito nella tav.V,
fig. 11, ma munito di due anse orizzontali ad anello.

Vasi d'importazione
ad ornamentazione geometrica dipinta.

a) (tav. XII, fig. 18). Scifo in argilla depurata,
plasmato al tornio a pareti sottilissime, disseccato,
ornato, come mostra la riproduzione che ne offro, con
un solo colore minerale, la cui diversa ossidazione gli
fece assumere una serie di sfumature tra il rosso ed
il nero. La cottura è perfetta e si ottenne certamente
in un forno chiuso; prima della cottura poi, o dopo,
poiché ciò è incerto, si stese al disopra della superficie
esterna una specie di vernice incolora, trasparente ed
impermeabile, che ravvivò i colori e conferì alla su-
perficie del vaso una ben diffusa lucentezza.

b) Scifo, alto m. 0,11, simile a quello precedente,
se se ne eccettua il lavoro più trascurato e la diversa
decorazione, in alto costituita da una fascia a metope
liscie e triglifi ed al disotto da zone lineari, fra le
quali ne ricorrono due punteggiate; dal fondo par-
tono i soliti raggi a triangolo isoscele e fra questi
in alto sono dipinti degli ornamenti ad onda.

c) Scifo del tutto simile a quello b) precedente-
mente descritto, ma coi raggi irradianti dal fondo assai
più lunghi, e l'interno interamente colorato di nero.

d) (tav. IX, fig. 11). Scifo dipinto all'interno di
rosso ed ornato all'esterno con un largo fascione verso
il piede e con una filettatura orizzontale sul corpo e
sul collo e con tratteggio verticale sulle spalle.

e) (tav. X, fig. 6). Esemplare simile al prece-
dente, alto m. 0,10, la cui decorazione è quasi comple-
tamente scomparsa.

Monumenti aktichi — Vol. XV.

f) Tazza identica a quella edita nella fig. 89.

g) Coppa col corpo a calotta sferica col piede a
tromba e le anse orizzontali ad anello, ornata con raggi
al piede e zone sulle spalle, dipinte col consueto co-
lore, divenuto rosso-bruno.

Dal territorio di Palestrina, probabilmente dalla
necropoli di quella antichissima città laziale, proven-
vengono i vasi seguenti, raccolti dal comm. Castellani
e da questi donati al Museo Capitolino:

h) (tav. XVII, fig. 22). Tripode coi piedi assai
bassi e col piatto a calotta, privo oggi di decorazione ;
è eseguito in argilla giallastra pura.

i) Tripode a decorazione geometrica rosso-bruna,
dipinta a guazzo sul fondo giallastro dell'argilla de-
purata e cotta in un forno (tav. XVII, fig. 4).

k) (tav. XVII,fig.2). Cista in argilla decantata;
è munita di quattro linguette intorno alla bocca, per
cui si discosta alquanto dagli esemplari in bronzo;
l'ornamentazione a due zone sovrapposte di uccelli
acquatici (cigni) dipinti in rosso sul fondo giallastro
dell'argilla, ricorda alquanto quella che si osserva in
alcuni vasi geometrici della Beozia.

Vasi corinzi-

a) Olpe a rotelle, alta m. 0,25, analoga per
forma a quella edita nella tav. X, fig. 3, decorata sem-
plicemente a zone brune.

b) Altra simile.

e) Olpe del tutto simile, per la forma, a quelle
precedenti, la cui decorazione, o meglio i contorni in-
cisi dell'ornamentazione sono riprodotti dalla fig. 97;
il colore è quasi ovunque scomparso, ma sono visi-
bilissimi i graffiti coi quali erano accentuati i contorni
e le linee più salienti del disegno. È uno dei pochi
vasi corinzi arcaici in cui si osservino riprodotte delle
scene con figure umane. Nelle due zone inferiori, oltre
a delle arpie barbute, come sembra, ed una almeno
col capo coperto da un berretto, poste fra felini affron-
tati, si osservano cervidi e stambecchi pascenti vicino
a dei felini ; elementi cotesti, se si eccettuano le arpie
barbate, piuttosto comuni nelle olpai corinzie sino ad
ora note. Più interessante e rara è la caccia al toro
rappresentata nella prima zona. Il soggetto stesso e
certi particolari anatomici, quali la strettezza dei fian-
chi e lo sviluppo enorme delle natiche negli uomini,

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