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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0144

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275

MONUMENTI PRIMITIVI DI

ROMA E DEL LAZIO ANTICO

276

Romani, di seppellire in casa i fanciulli morti nella
più tenera età; e si debbono pertanto riferire proba-
bilmente ad un'epoca in cui il sepolcreto preistorico,
già da molto tempo abbandonato, era stato occupato

dall'abitato, che tendeva a diffondersi nella valle ove
poi fu il Foro ed il Velabro; estensione cotesta che
deve porsi evidentemente in relazione coi lavori di
bonifica di questi terreni, originariamente paludosi,
ottenuta coll'inca:ialamento dello Spinoli nella cloaca
massima.

Di questi ultimi sepolcri, relativamente recenti,
non debbo occuparmi in cotesto lavoro, nel quale de-

scriverò prima le tombe del primo gruppo e poi le
altre. 11 nome che ho dato alla necropoli è quello
stesso che il luogo portava nella piena età repubbli-
cana, nome la cui origine più probabile mi sembra

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che sia quella ripetuta già in Varrone, il quale av-
verte che l'Argileto era così detto dalla natura ar-
gillosa del terreno; effettivamente ivi costituito da
un banco di tufa decomposto, il quale, specialmente
alla superfìcie, ha acquistato una consistenza ed un
aspetto analogo a quello dell'argilla.

Descrivo qui appresso le tombe sino ad ora pub-
blicate.

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AO

ANTOIUNF ET FRUSTINRE

Fig. 106.
 
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