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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0199

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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ultime si ritrovano anche in una ricca serie di se-
polcri laziali, dei quali debbo ora occuparmi.

Alle origini della valle che limita ad occidente
l'altura ove è Marino, e precisamente di fronte alla
località detta Capo d'Acqua ('), nel pendio del prato
della Corte ove era la vigna Caracci, nel 1860 fa-
cendosi gli scassati si rinvennero dei pozzi o fosse
a pianta rettangolare nel fondo delle quali, in mezzo ad
un terriccio nero, dovuto senza dubbio ad avanzi orga-
nici in decomposizione, si ritrovarono uno scheletro
umano e dei vasi fìttili, sulla cui associazione non ab-
biamo disgraziatamente alcuna notizia. Nel 1867 il
De Eossi fu presente ad altri sterri, fatti in prosecu-
zione di quelli antecedenti, ed ebbe agio di osservare
quattro nuovi gruppi, intorno ai quali però non notò
tracce di pozzi o fosse. Vi si ritrovò invece un altro
scheletro incombusto.

Il De Rossi credette di aver ritrovato dei fondi
di abitazioni semisotterranee; ma io ho dimostrato
all'evidenza che questi erano sepolcri ad umazione
ed a cremazione frammisti insieme, come in tutte le
necropoli di quest'epoca (2) ; nè mi sembra opportuno
ripetere qui gli argomenti sui quali ho fondato coteste
conclusioni.

Le notizie che abbiamo sugli stessi scavi del 1867
sono così incerte, che non è possibile trarne gran luce
sulla associazione dei quattro corredi allora rinvenuti.
Sembra che ad uno di questi spettino :

Gruppo CCV. a-b) Due tazze ad ansa bifora,
una delle quali edita nel Bullettino comunale, 1900,
tav. XIII, fìg. 1 ;

c) (tav. XXI, figg. 11-11 a). Grande piatto in im-
pasto ad ingubbiatura ben cotta, colla superficie rossa
avvivata con ocra rossa o minio ; è eseguito al tornio,
ornato con solcature regolari parallele, munito di piede
a tromba ; due fori trapanati l'uno vicino all'altro alle
periferia delle labbra erano destinati al passaggio di
una funicella per appenderlo (3).

d) (tav. XXI, fìg. 3). Brocca ad anse liscie nella
superficie interna, ornate con tre bernoccoli nella su-
perficie esterna ; le spalle sono quasi orizzontali, ornate
con scanalature radianti e bugne, al disopra delle quali

(l) Necropoli laziali, p. 5, fig. 1.
(*) Bull, com., 1900, p. 67 e seg.
(3) Bull, com., 1900, tav. VII, fig. 19.

Monumenti Antichi — Vol. XV.

sono incavate delle solcature semicircolari concentriche;
l'ingubbiatura è nera e lucente (');

e) (tav. XXI, fig. 13). Olla piriforme a bocca
svasata, destinata probabilmente a servire da ossuario ;
l'ingubbiatura è ben cotta e rossa (2).
Gruppo CCVI. Questo conteneva:

a) (tav. XXI, fig. 1). Brocca ad anse angolose,
a corpo schiacciato, ornato con quattro bugne per
ogni lato, al disopra di ciascuna delle quali sono im-
pressi tre dischi ; tra questi poi sono graffiti dei fasci
di linee.

b) (tav. XXI, fig. 5). Piatto o presentatolo a
fondo leggermente convesso, pareti troncoconiche or-
nate all' esterno con solchi ottenuti al tornio, era mu-
nito di due anse oblique a coda di rondine, e di un
piede a tromba oggi mancante (3) ;

e1) Tazza ad ansa bifora col corpo schiacciato,
ornato con tre bugne.

d-é) Due tazze ad ansa bifora non identifi-
cabili.

Gruppo CCVII. Comprendeva soltanto dei bronzi,
cioè :

a) (tav. XXIII, fig. 4). Fibula a sanguisuga col-
l'arco vuoto ed aperto al disotto; nel mezzo delle grosse
scanalature anulari ottenute a fusione, e lateralmente
dei solchi longitudinali dividono la fibula in una serie di
campi triangolari ornati a bulino; la staffa a canale
doveva essere lunga, ma è rotta; nella molla a due
giri è infilato un anello di bronzo, dal quale pendono
i resti di due catenelle pure di bronzo.

b) (tav. XXIII, fig. 18). Fibula identica a quella
precedente; dalla molla pende un'asticella fusa con
due occhielli alle sue estremità; l'asticella medesima
è ornata con linee incise a bulino.

c) (tav. XXIII, fig. 16). Fibuletta ad arco pieno,
e liscio; la molla è a due giri, la staffa è lunga.

d) (tav. XXIII, fig. 12). Fibula a navicella col-
l'arco aperto al disotto ed ornato al disopra con due
linee longitudinali incise, ai lati delle quali sono in-
cavate due serie di circoletti concentrici.

e) Fibula identica a quest'ultima, ma colla staffa
rotta e mancante. Il secondo rapporto del De Rossi
ricorda inoltre un braccialetto in ferro.

0) Bull, com., 1900, tav. XIII, fig. 28.

(2) Bull, cit., tav. XIII, fig. 19.

(3) Bull, com., 1900, tav. XIII, fig. 24.

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