Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

DOI Artikel:
Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0217

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
421

MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

422

/ confronti
col materiale ritrovato a nord del Tevere.

La facies conservatrice della prima fase della età
del ferro è rappresentata a nord del Tevere da un
piccolo numero di scoperte, la maggior parte delle
quali sono disgraziatamente ancora mal conosciute,
perchè mancano relazioni dettagliate di scavo e buone
riproduzioni degli oggetti ritrovati.

Straordinariamente numerosi sono invece i ritrova-
menti che completano la conoscenza della facies pro-
gredita; siccome poi anche le relazioni cronologiche
che intercedono fra i varii grappi archeologici, a mio
parere, non sono state interpretate in modo soddisfa-
cente, mi sembra necessario far precedere ai confronti
delle osservazioni sommarie sui gruppi di oggetti ai
quali io intendo limitare i confronti stessi e sulla re-
lativa loro posizione in rapporto alla storia dello svi-
luppo civile fiorito a nord del Tevere nella I fase della
età del ferro.

Il materiale più affine ai corredi laziali rinvenuti
nei sepolcri di Velletri, in quello Andreoli, nell'altro
rinvenuto in contrada Boschetto a Grottaferrata ed in
quelli di Palombara Sabina, è stato ritrovato a nord
del Tevere nella necropoli di Poggio la Pozza in ter-
ritorio di Allumiere, il cui materiale si conserva oggi
nel Museo preistorico.

Da quella necropoli provengono rasoi, fibule ed ossuari
identici o analoghi a quelli ritrovati nelle poche tombe
laziali sopra citate. Da ciò almeno che appare dai pochi
confronti che si possono istituire sullo scarso materiale
corrispondente del Lazio, sembra adunque che gli ele-
menti propri della facies conservatrice, in quest'ul-
tima regione, siano sostanzialmente omogenei ovunque,
da Palombara a Velletri essendo stati ritrovati dei
corredi sepolcrali presso a poco identici, e sembra
pure che almeno gli elementi principali corrispondano
a quelli che si poterono fino ad ora osservare nelle
sepolture toscane della facies corrispondente.

Tale conclusione si basa però su di una quantità
così minima di elementi di confronto, in specie per ciò
che riguarda uno dei termini di paragone, che ogni giu-
dizio definitivo sulle relazioni di civiltà esistenti fra
le facies conservatrici dei piccoli centri fiorenti nella
prima fase della età del ferro a sud ed a nord del
Tevere deve riservarsi, sino a che nuove e numerose

scoperte non ci abbiano fornito elementi più completi
di confronto.

Nelle grandi necropoli corrispondenti ai grandi
centri abitati, a Vetulonia per esempio, a Vulci, a
Bisenzio, a Corneto, a Chiusi e nel territorio falisco
a Narce, mancano naturalmente dei numerosi gruppi
di tombe con caratteri così spiccatamente conserva-
tori. Quivi infatti anche le sepolture coi corredi più
sprovvisti del materiale di tipo progredito, mostrano
sempre una approssimazione maggiore alla facies più
influenzata dal progresso in confronto di quelle rin-
venute nei sepolcreti dei più piccoli abitati ; in cui di
necessità le relazioni coi focolari civili sono meno in-
tense, e più vivaci quindi le persistenze degli usi e
dei tipi propri del periodo antecedente.

Nell'esame d'indole complessivo che intraprendo,
non debbo tener conto di tutte le sfumature esistenti
fra le tinte diverse dei quadri che porrò a raffronto ;
non debbo quindi entrare in questioni di dettaglio, che
mi trascinerebbero fuori dei limiti assegnati alla pre-
sente memoria, e nell' esaminare brevemente le rela-
zioni esistenti fra la massa del materiale laziale rac-
colto in tombe a facies progredita, mi converrà tra-
scurare molti tratti della catena che intercede fra l'e-
stremo elemento conservatore dei più piccoli centri,
e quello più progredito fiorente nelle grandi città.

Come al solito, non prenderò in esame i corredi stra-
ricchi, che sono pochissimi del resto, e comprendono
quasi unicamente oggetti di importazione, od articoli
di gran pregio, che facilmente si potevano esportare
nelle più disparate località dal luogo di produzione,
per cui non danno alcuna luce sulle relazioni di ci-
viltà esistenti fra la grande massa della popolazione
che nella prima età del ferro fioriva a nord ed a sud
del Tevere, questione quest'ultima alla cui illustrazione
sono esclusivamente dedicati cotesti raffronti sommarli.

Questi invero, per essere completi, dovrebbero esten-
dersi non soltanto ai corredi sepolcrali, ma anche agli
elementi propri della vita comune. A questo riguardo
delle fortunate scoperte forniscono molti dati di studio
per la civiltà fiorente a nord del Tevere ; ove i cosid-
detti ripostigli di bronzi ed in specie quelli più ricchi
di Tolfa, di Piediluco, del Goluzzo presso Chiusi e di
Limone presso Montenero, ci hanno restituito molto
materiale eneo in uso fra i vivi ; ma disgraziatamente
nel Lazio mancano completamente delle scoperte ana-
 
Annotationen