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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0229

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ultime, si ritrovarono a nord del Tevere nel ripostiglio
di Piediluco ed in quello di Limone ('). Le tìbulette
coll'arco pieno a sanguisuga, identiche del resto alle
precedenti, di cui si hanno esempi e nel sepolcro An-
dreoli ed in quelli di villa Cavalletti ('-), si ritrovano
anche nei ripostigli del Goluzzo e di Piediluco e nelle
tombe di Allumiere, di Corneto, Orvieto, Bisenzio, Li-
mone, Vulci e Vetulonia (3).

Alcune fibule laziali avevano la staffa fusa a ca-
nale anziché a disco ripiegato (4) ed esemplari simili
si rinvennero a Cervetri, a Corneto, a Bisenzio, Or-
vieto, Sarteano, Vulci, Vetulonia e Volterra; un esem-
plare del Museo di Perugia proviene forse dall' Umbria (5).

Altri esemplari laziali coll'arco ingrossato hanno
invece la staffa ad asticella inginocchiata, terminante
in un riccio appiattito a martello, o in un dischetto;
e questi si raffrontano alle fibule analoghe, munite o
prive di bastoncello trasversale alla staffa, rinvenute
a Corneto, a Bisenzio, Vulci, Vetulonia, Volterra, Terni
e Piediluco (e). Una varietà di quest'ultima forme
sono le fibule coll'arco ad asticella rivestito di sottili
dischetti di rame, di diametro decrescente dalla sommità
dell'arco verso gli estremi; e queste si ritrovarono a
Corneto, nel territorio falisco, a Vulci, Vetulonia e
Volterra (7).

(') Mantovani, Museo archeologico di Livorno, tav. VI,
fig. 11.

(2) Pag. 341, fig. 127; Not. scavi, 1902, p. 193, fig. 108.

(3) Bull, paletn., 1887, p. 115, tav. Ili, fig. 8; De Rossi,
Terzo Rapporto, tav. unica, fig. 15; Ann. fast., 1884, p. 120;
Not. scavi, 1886, pp. 150, 178, 292,295.297,300, 301; Bull.
Inst., 1878, p. 227; Gsell, Fouilles, p. 283; Not. scavi, 1885,
pp 112, 116, 117, 408; 1887, pp. 516 e 517; Mantovani, Il
museo archeol. di Livorno, tav. VII, figg. 8 e 9; Erulo Eruli,
Oggetti antichi scavati in Terni, tav. unica, fig. 14.

(*) Cfr. p. e. tav. XII, fig. 3; Ann. Inst., 1886, tavv. G, H,
fig. 3; Bull, coni., 1878, tavv. VI-VIII, fig. 11; Bonstetten, Re-
cucii d'antiq. suisses, pi. XVIII, fig. 16.

(5) Museo etrusco gregoriano, I, tav. XVII, figg. 2 e 6;
Bull. Inst-, 1881, p. 40; Not. scavi, 1886, p. 179; Bull. Inst.,
1878, pp. 226, 228, 228; 1879, p. 235; 1881, p. 275; Museo
etrusco gregoriano, I, tav. CXVII,; Not. scavi, 1887, p. 507;
Mantovani, Museo archeol. di Livorno, tav. XI, fig. 3.

(6j Ann, Inst , 1884, p. 120; Not. scavi, 1886, pp. 189, 202,
298, 306, 307; Gsell, Fouilles, p. 284; Not. scavi, 1885, pp. 149,
150, tav. IX, fig. 19; Museo municipale di Volterra, cfr. Gsell,
Fouilles, p. 184; Erulo Eruli, Oggetti antichi scavati in Terni,
tav. unica, figg. 6 e 7; Not. scavi, 1886, pp. 249, 253, 254; De
Rossi, Terzo Rapporto, tav. unica, fig. 10, esemplare col sommo
dell'arco ornato ad incavi elicoidali ottenuti a fusione.

C) Not. scavi, 1881, p. 358; 1882, pp. 151 e 170; Mon.
Lincei, IV, tav. X, fig. 3; Gsell, Fouilles, p. 285; Not. scavi,
1885, p. 406 (?); 1887, p. 516; Museo di Volterra, Gsell, p. 285.

La fibula dell'Esquilino coll'arco ornato con tre ri-
lievi aviformi fusi coll'arco stesso (tav. XII, fig. 27), è
identica quasi ad esemplari di Narce, di Corneto, d'Or-
vieto e di Firenze ('); alcuni esemplari conservati nel
Museo di Grosseto sono pure del tutto simili a quello la-
ziale; se ne distinguono per l'aggiunta di due bottoncini
laterali sporgenti dall'arco (2), particolare quest'ultimo
che si osserva in altre fibule laziali (cfr. tav. XVI,
fig. 11), e che è molto diffuso anche in quelle dell'Etru-
ria(3). Alcune fibule dell'Esquilino coll'arco ad asticella
rivestito di dischi d'ambra e rame (pag. 60, fig. 17) si
raffrontano perciò ad esemplari di Corneto, Bisenzio e
Vulci (4); altre (tav. XIII, fig. 14 e XIV, fig. 10)
rivestite invece con un sol pezzo di ambra, sono si-
mili ad un esemplare cornetano (5). Senza confronto
più diffuse sono poi quelle coll'arco rivestito a dischi
d'ambra, alternati talora con altri d'osso (6).

Ugualmente diffuse sono le fibule che io classifico
in una categoria speciale, che a me sembra si po-
trebbe denominare « ad arco rovescio ». Il tipo a go-
mito, spesso con bastoncelli laterali, come negli esem-
plari romani in ferro (p. 102, fig. 47), o a doppia
molla colla staffa a canale (tavola XI, fig. 1), si ri-
trova nel territorio falisco, a Corneto, a Vulci ("), a
Terni; anche l'esemplare del Museo di Perugia proviene
probabilmente dall' Umbria (8). Altre fibule sono iden-

(') Mon. Inst., XI, tav. LIX, fig. 13; Ann. Inst., 1883, p. 287 ;
Bull. Inst., 1882, p. 174; 1883, p. 116; Not. scavi, 1882, p. 193,
tav. XIII bis, fig. 2; Mon. Lincei, IV, p. 366; Ancona, Le
armi, ecc., p. 12, n. 104 e p. 14, fig. 151.

(2) Inediti. Traggo le notizie su esposte da miei appunti
di viaggio.

(3) Cfr. ad esempio Ann. Inst.. 1883, p. 292; Mon. Inst.,
XI, tav. LX, fig. 11; Not. scavi, 1882, p. 190, tav. XIII bis,
ed in genere Gsell, Fouilles, p. 284.

(4) Not. scavi, 1885, p. 461; 1886, pp. 187, 292, 295;
Gsell, Fouilles, p. 358.

(•*•) Ann. Inst., 1883, p. 287 ; Mon. Inst, XI, tav. LIX, fig. 11 ;
Not. scavi, 1885, p. 461.

(6J Not. scavi, 1889, p. 158; Mon. Lincei, IV, p. 367;
Ann. Inst., 1884, p 120; Not. scavi, 1885, pp. 449, 165; Mon.
Inst., XI, tav. LIX, fig. 9; Not. scavi, Ì882, tav. XIII, fig. 4;
1886, pp. 150, 289, 183 ; Mitth. d. k. deut. arch. Inst., Rom.
abth., 1886, p. 33; Bull. Inst., 1877, p. 228; Not. scavi, 1881,
p. 243; 1885, p. 504; Revue archéol., 1874, pi. XVI, fig. 6;
Not. scavi. 1885, pp. 112, 127, 131 ; 1886, p. 262; 1887, p. 517.
Per le fibule rivestite con osso vedi: Ann. Inst., 1884, p, 120,
nota 4; Not. scavi, 1888, p. 181; Bull. Inst-, 1878, p. 227;
Mon. Lincei, VIII, p. 110.

(7) Mon. Lincei, IV, p. 367, tav. X, fig. 11 ; Gsell, Fouilles,
p. 288.

(8) Couestabile, Sopra due dischi di bronzo antichi italici,
tav. Vili, fig. 1.
 
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