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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0256

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499

MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

500

una descrizione dovuta a Dionigi di Alicarnasso; ma
quest' ultima e quelli non possono riferirsi che al re-
stauro avvenuto negli ultimi tempi della Repubblica
sotto Siila, od a rifacimenti anche posteriori (') ; non

anche dalla struttura notabile nei resti del podio e
delle sostruzioni, cbe secondo il parere di alcuni stu-
diosi presenterebbero dei caratteri di alta antichità
riferibile a quella data a cui ho accennato (').

Fio. 152.

valgono quindi a darci una giusta idea del tempio pri-
mitivo, che potè in seguito, aumentato il concorso dei fe-
deli, ampliarsi e trasformarsi, come avvenne ad esempio
di quello sacro alla dea Matuta a Conca.

È notevole a questo riguardo che la tradizione la
quale attribuisce ai Tarquini la edificazione di cotesto
tempio, mentre la dedicazione ed il completamento sa-
rebbero avvenuti sotto il consolato di Orazio Pulvillo
(509), è confortata dalle terrecotte ornamentali alle quali
ho accennato, le quali possono benissimo riferirsi alla
fine del secolo VI o al principio del V a. C. e forse

(') La relativa letteratura è raccolta dall'Huelsen nel suo
Xornenclator topographicus, p. 82.

Il 23 maggio 1876 « proseguendosi (come avverte
il rapporto dell' ispettore Buonfanti alla Commissione
archeologica comunale) lo sterro nell'orto annesso alla
chiesa dell'Aracoeli, presso l'antico muro di cinta, nel
lato occidentale, ai piedi di uno dei muri in opera
quadrata ivi rinvenuti ed alla prof, di circa sei metri,
fra le terre vergini, si rinvenne una testa muliebre
in terracotta dipinta, alta m. 0,25 ».

La testa in questione, misurata poco accuratamente
dal Buonfanti, essendo alta effettivamente poco più di
m. 0,12, è riprodotta di fronte e di profilo nella fig. 153.

(') Delbriick, Ber Apollotempel auf dem Marsfelde in
Rom, p. 12, taf. II, fig. 2.
 
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