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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0259

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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Il vasetto rinvenuto nel 1817 al quale ho dinnanzi II 6 novembre del 1878, restaurandosi una fogna

accennato, e quello delle vicinanze di Caracupa debbono quasi superficiale proprio al disotto della scalinata

riferirsi con grande probabilità alla più recente delle due che è dinnanzi alla chiesa di S. Maria della Vittoria,

fasi in cui ho suddiviso l'età del ferro laziale ; certa- apparve una specie di fossa a contorno curvilineo

Fig. 1534.

mente poi non scendono oltre il limite inferiore di co- poco regolare del diametro medio di tre metri, rive-
testa età. Pure caratteristico di questa stessa fase è lo stita con un muro a secco di massi appena rozza-
sviluppo preso dalle manifatture dei buccheri indigeni; mente squadrati di tufo semilitoide, entro la quale
da questi confronti si deduce quindi quasi con certezza si ritrovò un cumulo enorme di fittili di varie epoche,
che il vaso di Duenos non scende oltre la seconda fase vezzi da collana, analoghi a quelli riprodotti nella
della età del ferro, e ciò, unitamente al giudizio del tav. XII, fìgg. 9-11, alcuni bronzi e pochi oggetti
De Rossi sull'epoca cui deve riferirsi almeno un altro in ferro. Michele Stefano De Rossi che diede le
fittile fra i pochi presentati dal Dressel nella già ci- prime e le più circostanziate notizie su questo rin-
tata adunanza dell' Istituto archeologico prova che la venimento ('), posta la questione se dovesse attribuirsi

stipe era già in formazione in quella fase e quindi che -

allora ivi già esisteva un santuario. (') Bull, com., 1878, p. 8 e seg.
 
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