Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

DOI Artikel:
Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0264

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
si può dedurre dal confronto con quelli scavati nella
valle stessa del Tevere, cioè nel territorio falisco, o a
sud del Lazio antico nel Lazio aggiunto, intorno alle
opere con cui si fortificarono i villaggi stessi, per porli
al sicuro dagli attacchi dei nemici.

Gli scavi nel territorio falisco e quelli a Conca
nel Lazio aggiunto, hanno dimostrato che alle due
estremità del Lazio antico si solevano difendere gli

Dologica. In ciò gli scavi confermano adunque i ri-
sultati delle mie anteriori ricerche (').

I terrapieni più antichi spettano invece alla età
del ferro ; di questi pertanto debbo occuparmi alquanto
più minutamente. Sono elevati sempre sulla crepidine
dei colli abitati, ed il loro valore difensivo è aumentato
dai tagli artificiali eseguiti nel pendio, mentre il ma-
teriale in tal guisa asportato servì a riempire le si-

Pig. 159.

abitati della età del ferro tagliando a picco i pendii
dei colli, regolarizzandone il perimetro e coronandolo
infine con un terrapieno o con una maceria di pietre
sovrapposte a secco, talora disposte con una certa
cura (') e nei periodi più recenti sostituita da un muro
a conci squadrati di tufo disposti a filari orizzontali
sovrapposti senza cemento.

Quest' ultimo tipo di fortificazioni in nessun caso,
fra quelli sino ad ora a noi noti, è connesso con ma-
teriale anteriore alla diffusione dei buccheri fini (2) e
dei vasi corinzi, anzi 1' unico caso in cui una tale cor-
rispondenza sia stata affermata è più che dubbio. A
Monte S. Angelo infatti, nel territorio falisco, un muro
a conci squadrati fu attribuito alla stessa epoca cui
deve riferirsi una tomba incavata lì presso nella roccia,
la quale tomba conteneva appunto dei vasi corinzi, ma
nel lavoro in cui si espose tale giudizio, si cerche-
rebbe invano un argomento qualsiasi che dimostri o
almeno renda probabile una tale corrispondenza cro-

nuosità troppo vive del perimetro, ampliando così la
superficie occupata dall'abitato ed aumentandone in
pari tempo il valore difensivo.

Essenzialmente sono costituiti da un dosso o pa-
rapetto di terra e sassi non molto elevato, come mo-
stra la fig. 159 che riproduce in sezione uno dei più
rozzi terrapieni difensivi studiati nel territorio falisco,
in cui se ne rinvennero anche altri di più perfetto la-
voro, cioè col parapetto costruito interamente da una
maceria di rozze pietre sovrapposte a secco con una
certa arte, in specie nel paramento esterno

In genere i cocuzzoli occupati dai villaggi non sono
completamente circondati dalle valli, anzi di consueto
si prescelsero delle lingue di terra che si distaccano
da un pianoro; in .tal caso il tratto d'unione col
pianoro stesso costituiva necessariamente un punto
debole, mancando ivi il pendio che suole costituire
negli altri lati la difesa principale delle alture ; ed in
tal punto si osserva ovunque che innanzi al terra-

(]) Mon. Lincei, IV, p. 39, fig. 6; p. 44, figg. 7 ed 8.
(*) Mon. Lincei, IV, p. 50, fig. 11, e p. 51, fig. 12.

(!) Bull, com., 1897, p. 228 e seg.

(!) Mon. Lincei, IV, p. 39 e seg., fig. 6 e seg.
 
Annotationen