Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi
— 15.1905
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0269
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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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Titelblatt
Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
5
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA
…
mente la piena convinzione degli antichi scrittori ro- suo metodo, seguita ancora a lasciare in seconda linea
…
di Ovidio poi è notevole, poiché addita i monumenti meno arbitraria dei testi sui quali si basano, talora
…
civile dei Romani all'alba della loro costituzione cit- cospicui allo studio dei monumenti. Più che da altro
…
altro avrebbero dovuto fondarsi sull'esame dei monu- diosi di antichità classiche professano per i monumenti
…
L'aver trascurati i monumenti primitivi nell'esame per spiegare dei fatti incomprensibili, o sino allora
7
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
raccolte dagli antichi scrittori, o colle congetture dei
…
dei monumenti romani e del Lazio antico anteriori
…
manca inoltre l'esame dei monumenti raccolti al di
15
monumenti primitivi di roma e dei- lazio antico
…
(') Pinza, nei Mori, antichi, Lincei, XI, p. 175.
43
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Sino al 4 maggio 1882 questi monumenti non erano
261
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
quei monumenti si limiti ad attestarne l'immediata
273
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
seguendo gli indizi topografici forniti dagli antichi
…
Monumenti antichi — Yol. XV.
317
317 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 318
…
del 1° gruppo. Manca invero l'identità assoluta della I più antichi vasi in argilla figulina a super-
323
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
vuoto ed infine anche una tomba con vasi corinzi anti-
…
fossa ed a camera coevi ed anche meno antichi di quelli di
329
329 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 330
…
Tomba CLXXXVIII. Cubo di pietra con una ca- antichi, aperti nella coccia; alle estremità si notano
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
colta dei monumenti più interessanti del Museo borbonico,
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Oggetti antichi scavati in Terni, tav. unica, fig. 16.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Eruli, Oggetti antichi scavati in Terni, tav. unica, fig. 20.
…
tav. X a, fig. 2; Ann Inst., 1885, p, 46; Micali, Monumenti
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Oggetti antichi scavati in Terni, tav. unica, fig. 14.
…
Fouilles, p. 184; Erulo Eruli, Oggetti antichi scavati in Terni,
…
(8) Couestabile, Sopra due dischi di bronzo antichi italici,
457
457 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 458
…
Del sepolcreto e degli altri monumenti antichi scoperti presso (5) Orsi, // sepolcreto italico di Vadena, p. 76, tav. VII;
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
agli animali che servirono di nutrimento agli antichi
…
« Basterà qui ricordare che i più antichi sepolcri
…
Le fondazioni, molte delle quali intersecano gli antichi
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monumenti primitivi di roma e del lazio antico
…
del VI secolo. Uno stesso incendio o una medesima loro persistenze sia negli analoghi monumenti, sia
…
pare, risorse non molto dopo sulle sue rovine; e forse dagli antichi scrittori sull'atrio della domus romana,
489
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
per documenti e monumenti di età classica, anche le
…
antichi grammatici.
491
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
I più antichi edifici sacri al culto rinvenuti nella
…
più antichi.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
non si hanno tracce sicure nel Lazio, ove i più an-
507
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEI, LAZIO ANTICO
…
rimontano gli oggetti più antichi colà ritrovati.
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più antichi raccolti nelle terremare e ad Hissarlick,
…
del vasellame vero degli antichi. Roma, 1884.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
cubi che io ritenevo per ciò antichi, ma che invece sono stati
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
…
di tipi più antichi, ci rivela in quale stadio fosse l'arte
…
Piediluco, poiché i prodotti metallici più antichi in
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
(') Moti, antichi Lincei, IV, p. 219, fig. 99 e,
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
più antichi della serie, nè trasse la conseguenza che
…
mina più perfetti siano i più antichi, da poi chè sono
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
altri monumenti antichi scoperti presso Razzano, tav. IV
547
547 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 548
…
namentazione, dagli esemplari laziali; riguardo poi più antichi (cfr. p. es. tav. XIV, fig. 2); a sezione
…
dente sulla questione se quegli altri prodotti si imi- Gli oggetti di ferro rinvenuti nei più antichi
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
gli altri sembrano più antichi.
…
(2) Conestabile, Sopra due dischi di bronzo antichi italici.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
blicate nei Monumenti dell'Instituto, ma io non posso
563
563 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 564
…
o in quella XXVI dei Monumenti deirinstituto: e) pendenti esso stampato nella parte più bassa della lamina,
603
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Per i modelli imitati vedi Pellegrini negli Studi e Monumenti
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
associazione cogli altri monumenti, sia perchè non
…
monumenti non abbiamo disgraziatamente dati nume-
…
antichi sono quelli del territorio orvietano, alcuni dei quali si
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Probabilmente gli esemplari più antichi sono quelli
…
antichi strati di Hissarlick (G), in quelli protomicenei
635
635 monumenti primitivi di roma e del lazio antico 636
…
La frase che ritorna per ben quattro volte in queste fatto che ì più antichi pi.ototipi in argina 0 in ala.
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ptolemaico, o siano più antichi, attestano sempre la
…
trovandosi i più antichi esempi nei centri della civiltà
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dei monumenti sui quali furono incise o graffite.
…
velare un nesso generico fra l'epigrafe ed i monu-
…
ultimi e certamente anteriore all'epoca in cui quei mo-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
archeologici per determinare la data dei monumenti,
…
antichi persistette sino assai tardi.
…
antichi o più recenti rispetto agli estremi cronologici
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di ottenere che i monumenti connessi al lastrico mede-
…
della platea B e quindi quella dei monumenti che vi
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del cippo e dei monumenti repubblicani del Comizio
…
suoi monumenti negli Annali della Società degli Ingegneri ed
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi. — Vol. XV.
…
analoghi per forma a quelli indigeni più antichi, dai
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
del fittile edito nella tav. VII, fig. 9) (r'). I più antichi
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
terremare ed i fittili più antichi della età del ferro
…
rame (5): i più antichi esemplari poi sono uno me-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
di modelli più antichi. Per esempio l'ipotesi del Pi-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
esemplari anche più antichi ('). Se poi si considera
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
ma i più antichi esemplari sono quelli di Kahun che
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
zione dall'ureo egizio. Ma nei centuroni, certamente più antichi
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
I prodotti in ferro, almeno quelli più antichi, imi-
…
imitazione dei più antichi esemplari di bronzo ; lame
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
ed edita dal Pernier in questi Monumenti (2), l'altra
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
confronto più antichi provengono dall'Egitto, ad Abydos
…
ritrovarono gli esemplari più antichi.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
…
monumenti latini della età repubblicana ed imperiale,
…
vano esatto riscontro nei monumenti sepolcrali sca-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
antichi sepolcri, tav. 32. invece è certo che questa tomba spetta
…
e CCLXXXI; Bartoli, Gli antichi sepolcri, tav. XXXV; Fa-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA. E DEL LAZIO ANTICO
…
che Montelius, Der Orient und Europa, p. 14 e Gsell, Les mo-
…
tav. XVI (Serro dos Corveiros). Per i monumenti di Nora e di
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
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bronzo (I0). Nè sono propri della età del ferro i mo-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
non si sa bene a che monumenti corrisponda in quell'isola, ove
…
chiaro per i monumenti sardi ('); ò evidente in Sicilia
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Foresi, Sopra una raccolta di oggetti antichi trovati nelle
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
appunto la prima formazione dei più antichi canti
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
età del ferro ed in altri anche più antichi ; tutte le
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
monumenti relativamente recenti, a torto riferiti ad
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
momento che l'esame dei monumenti fornisce dei dati
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
…
i suoi monumenti, negli Annali della soc. d. ing. ed ardi,
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
corrispondenti ed ugualmente antichi si effettuassero
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
singole alture in cui erano fioriti i più antichi abitati
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
gico, gli antichi scrittori essendo d'accordo nel con-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
lotte dei Sabini tizii contro i Ramnensi romulei ; i mo-
…
dizioni ed i monumenti sono d'accordo nel riferire alla
…
monumenti. Secondo lui il murus terreus varroniano
767
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
cui ho accennato è costituito da elementi più antichi
…
questi oriundi d'Alba; in quanto agli ultimi gli antichi
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ugualmente antichi. La notizia di Varrone pertanto
…
almeno altrettanto antichi quanto quello fiorito sul
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quanto dai monumenti più antichi colà rinvenuti, che
…
ce lo assicurano la tradizione ed i monumenti, anche
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
abitazione ; ed i monumenti da me raccolti nei prece-
…
cercarle sia ancora perchè monumenti e sterri antichi
781
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
anche i più antichi culti locali e dai più ferventi apo-
785
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
i resti di ben pochi monumenti; notevole è il tem-
…
Monumenti Antichi — Vox. XV.
787
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
ma anche questi più antichi resti io non credo che
Tavola I - XXVII
Tavola 25
Monumenti antichi
Tavola 26
MONUMENTI ANTICHI
Maßstab
525
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
526
Un fittile della tomba LXXXIX porta tracce dubbie
di una decorazione a borcbiette metalliche, applicate
alla superficie del vaso non ancora completamente dis-
seccato e ingubbiato di fresco; un altro oggi nel Museo
di Berlino, conserva addirittura coteste borcbiette (');
cosicché l'uso di materiali così decorati è quasi certo
in Roma come nel territorio Palisco, a Vilici ed al-
trove in Etruria (2).
Le tecniche delle quali mi sono occupato non sono
proprie del suolo romano; lo stesso processo di fabbri-
cazione e di decorazione si nota infatti in tutti i fìttili
dozzinali a copertura nera raccolti altrove nel bacino
del Tirreno o in quello dell'Adriatico ed è la mede-
sima tecnica ivi in uso nelle più antiche età del rame e
del bronzo. Ciononostante è certo che coteste tecniche
erano adottate anche dai figlili dal Lazio, poiché la
fabbricazione indigena dei prodotti di cui mi sono oc-
cupato è dimostrata nel modo più completo dalle ar-
gille locali adoperate nella loro fabbricazione
Poche forme sono proprie dei fittili fabbricati nelle
manifatture laziali; sembrano infatti una specialità
della ceramica laziale i cosiddetti calefattori, i quali
di solito consistono in olle piantate su di un piede
cavo o foculo, per lo più ornato a giorno, e che ap-
pena lontanamente si avvicinano per la loro forma
ai foculi di Pitigliano, i più simili del resto che sino
ad ora abbia restituito l'Etruria Si aggiungano
(') Jahrbw.h des ardi, lnstitut, 1888, p. 245.
(*) Noi. scavi, 1878, p. 80; 1885, pp. 106, 137, 147, 148;
Mon. Lincei, IV, p. 227 e seg.; Gsell, Fouilles, p. 262 e seg.;
per la bibliografìa completa vedi Mon. Lincei, voi. VII, p. 82
e seg.
(3) Il De Eossi aveva osservato cbe le argille con cui erano
stati plasmati i vasi dei colli albani contevano gli stessi mi-
nerali caratteristici dei tufi vulcanici di quei colli; le recenti
esperienze del Boni concordano con quelle più antiche ricerche,
mostrando che i vasi rozzi dell'Argileto furono o almeno pote-
rono plasmarsi coi tufi in decomposizione abbondanti in quella
località.
(<) Bull, paletn. Hai, 1902, p. 127 e seg., figg. 1-3. Per
ciò che riguarda l'origine di cotesto tipo nell'abbozzo di questo
lavoro pubblicato nel Bull, comunale del 1898, io sono stato
tratto in inganno dai cubi di peperino sul quale poggiavano
nel Museo alcuni vasi delle sepolture di Via Giovanni Lanza,
cubi che io ritenevo per ciò antichi, ma che invece sono stati
eseguiti recentemente per sostenere i vasi medesimi, servendosi
a tale scopo di materiale antico. Ciò non deve attribuirsi ad un
tentativo di falsare i dati di scavo, che anzi le notizie di scavo
riferendo che alcuni oggetti di questo o quel corredo erano stati
ritrovati sopra dei blocchi di cappellaccio, non si vollero esporre
questi ultimi nel Museo sia per la loro rozzezza, sia ancora perchè
ancora i vasi ovoidali a rete, di cui si conoscono ap-
pena poche imitazioni al di là del Tevere ('); le tazze
ad ansa bifora terminante a sella od a cornetti, raris-
sime fuori del Lazio, comuni, anzi normali nelle se-
polture a sud del Tevere ; i vasetti otriformi ad appic-
cagnolo trasversale, di cui si hanno pochi esempì a Tolfa
e Bisenzio e molti invece nel Lazio ; infine se oggi non
si può più affermare ciò che una volta si riteneva, cioè
che le urne a capanna fossero una specialità della ce-
ramica laziale, resta sempre a provare la fabbricazione
locale della maggior parte almeno di quelle sino ad ora
quivi rinvenute, la singolarità delle linguette forate,
destinate al passaggio dell'asticella che trattiene a
posto il portello, rilevate su quest' ultimo e sugli sti-
piti, poiché questo sistema di chiusura non si osserva
mai nelle urne a capanna rinvenute fuori del Lazio.
Il bucchero indigeno. — I vasi di questa
classe sono plasmati con argilla non perfettamente
lavata e decantata, ma però non così grezza come
quella adoperata nelle manifatture cui spettano quelli
descritti antecedentemente. L'argilla è meno ricca di
sostanze eterogenee, le rocce magre o vi sono mesco-
late in quantità minore e finamente triturate, o man-
cano completamente; l'uso del tornio è più generaliz-
zato, ed ha lasciato tracce evidenti in quasi tutti i
fittili, le cui pareti generalmente sono sottili e leggere.
Formati e disseccati, furono esposti ad un fuoco lento
che ne completò il prosciugamento, e spesso fu suf-
ficiente a conferir loro una cottura di solito incompleta;
nella frattura infatti, malgrado la relativa sottigliezza
delle pareti, si nota la esistenza di una zona grigia
interna, arrossata soltanto alla superficie nei vasi
esposti più degli altri all'azione del fuoco, la quàle
pertanto non giunse mai a penetrare nell'interno della
massa sino ad ossidarla completamente.
L'uso del tornio rende del tutto probabile che le
parti accessorie e sporgenti, le anse per esempio e le
bugne, fossero formate a parte e ricongiunte poi al
vaso prima o dopo la cottura; ma di tale procedi-
mento non ho potuto avere alcuna prova diretta, in
sulla loro superfìcie i vasi stessi non avrebbero trovato la ne-
cessaria stabilità, e così si pensò di squadrare quei tufi ridu-
cendoli nella forma attuale per ragioni di utilità.
(') A Vetulonia, Volterra e Saturnia; ciascuno di cotesti
esemplari è però ben diverso da quelli così comuni nella ne-
cropoli romana.
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
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Un fittile della tomba LXXXIX porta tracce dubbie
di una decorazione a borcbiette metalliche, applicate
alla superficie del vaso non ancora completamente dis-
seccato e ingubbiato di fresco; un altro oggi nel Museo
di Berlino, conserva addirittura coteste borcbiette (');
cosicché l'uso di materiali così decorati è quasi certo
in Roma come nel territorio Palisco, a Vilici ed al-
trove in Etruria (2).
Le tecniche delle quali mi sono occupato non sono
proprie del suolo romano; lo stesso processo di fabbri-
cazione e di decorazione si nota infatti in tutti i fìttili
dozzinali a copertura nera raccolti altrove nel bacino
del Tirreno o in quello dell'Adriatico ed è la mede-
sima tecnica ivi in uso nelle più antiche età del rame e
del bronzo. Ciononostante è certo che coteste tecniche
erano adottate anche dai figlili dal Lazio, poiché la
fabbricazione indigena dei prodotti di cui mi sono oc-
cupato è dimostrata nel modo più completo dalle ar-
gille locali adoperate nella loro fabbricazione
Poche forme sono proprie dei fittili fabbricati nelle
manifatture laziali; sembrano infatti una specialità
della ceramica laziale i cosiddetti calefattori, i quali
di solito consistono in olle piantate su di un piede
cavo o foculo, per lo più ornato a giorno, e che ap-
pena lontanamente si avvicinano per la loro forma
ai foculi di Pitigliano, i più simili del resto che sino
ad ora abbia restituito l'Etruria Si aggiungano
(') Jahrbw.h des ardi, lnstitut, 1888, p. 245.
(*) Noi. scavi, 1878, p. 80; 1885, pp. 106, 137, 147, 148;
Mon. Lincei, IV, p. 227 e seg.; Gsell, Fouilles, p. 262 e seg.;
per la bibliografìa completa vedi Mon. Lincei, voi. VII, p. 82
e seg.
(3) Il De Eossi aveva osservato cbe le argille con cui erano
stati plasmati i vasi dei colli albani contevano gli stessi mi-
nerali caratteristici dei tufi vulcanici di quei colli; le recenti
esperienze del Boni concordano con quelle più antiche ricerche,
mostrando che i vasi rozzi dell'Argileto furono o almeno pote-
rono plasmarsi coi tufi in decomposizione abbondanti in quella
località.
(<) Bull, paletn. Hai, 1902, p. 127 e seg., figg. 1-3. Per
ciò che riguarda l'origine di cotesto tipo nell'abbozzo di questo
lavoro pubblicato nel Bull, comunale del 1898, io sono stato
tratto in inganno dai cubi di peperino sul quale poggiavano
nel Museo alcuni vasi delle sepolture di Via Giovanni Lanza,
cubi che io ritenevo per ciò antichi, ma che invece sono stati
eseguiti recentemente per sostenere i vasi medesimi, servendosi
a tale scopo di materiale antico. Ciò non deve attribuirsi ad un
tentativo di falsare i dati di scavo, che anzi le notizie di scavo
riferendo che alcuni oggetti di questo o quel corredo erano stati
ritrovati sopra dei blocchi di cappellaccio, non si vollero esporre
questi ultimi nel Museo sia per la loro rozzezza, sia ancora perchè
ancora i vasi ovoidali a rete, di cui si conoscono ap-
pena poche imitazioni al di là del Tevere ('); le tazze
ad ansa bifora terminante a sella od a cornetti, raris-
sime fuori del Lazio, comuni, anzi normali nelle se-
polture a sud del Tevere ; i vasetti otriformi ad appic-
cagnolo trasversale, di cui si hanno pochi esempì a Tolfa
e Bisenzio e molti invece nel Lazio ; infine se oggi non
si può più affermare ciò che una volta si riteneva, cioè
che le urne a capanna fossero una specialità della ce-
ramica laziale, resta sempre a provare la fabbricazione
locale della maggior parte almeno di quelle sino ad ora
quivi rinvenute, la singolarità delle linguette forate,
destinate al passaggio dell'asticella che trattiene a
posto il portello, rilevate su quest' ultimo e sugli sti-
piti, poiché questo sistema di chiusura non si osserva
mai nelle urne a capanna rinvenute fuori del Lazio.
Il bucchero indigeno. — I vasi di questa
classe sono plasmati con argilla non perfettamente
lavata e decantata, ma però non così grezza come
quella adoperata nelle manifatture cui spettano quelli
descritti antecedentemente. L'argilla è meno ricca di
sostanze eterogenee, le rocce magre o vi sono mesco-
late in quantità minore e finamente triturate, o man-
cano completamente; l'uso del tornio è più generaliz-
zato, ed ha lasciato tracce evidenti in quasi tutti i
fittili, le cui pareti generalmente sono sottili e leggere.
Formati e disseccati, furono esposti ad un fuoco lento
che ne completò il prosciugamento, e spesso fu suf-
ficiente a conferir loro una cottura di solito incompleta;
nella frattura infatti, malgrado la relativa sottigliezza
delle pareti, si nota la esistenza di una zona grigia
interna, arrossata soltanto alla superficie nei vasi
esposti più degli altri all'azione del fuoco, la quàle
pertanto non giunse mai a penetrare nell'interno della
massa sino ad ossidarla completamente.
L'uso del tornio rende del tutto probabile che le
parti accessorie e sporgenti, le anse per esempio e le
bugne, fossero formate a parte e ricongiunte poi al
vaso prima o dopo la cottura; ma di tale procedi-
mento non ho potuto avere alcuna prova diretta, in
sulla loro superfìcie i vasi stessi non avrebbero trovato la ne-
cessaria stabilità, e così si pensò di squadrare quei tufi ridu-
cendoli nella forma attuale per ragioni di utilità.
(') A Vetulonia, Volterra e Saturnia; ciascuno di cotesti
esemplari è però ben diverso da quelli così comuni nella ne-
cropoli romana.