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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0307

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levate snll'arco si ritrovano nel Caucaso ed a Cipro (').
La introduzione di questi tipi, ed anche la loro ripro-
duzione nelle fabbriche locali, si spiega assai facil-
mente colle relazioni commerciali intercedute tra queste
regioni e l'Eliade ; mala associazione dei numerosi e
svariati elementi ai quali ho dinnanzi accennato, non
si osserva, almeno sino ad ora, che dalla Grecia al Tir-
reno, e prova quindi dirette relazioni fra gli abitanti
di queste regioni. Alcuni di questi ultimi elementi si
ritrovarono invero anche in Sardegna e nella Spagna ;
non li ho citati fra i monumenti i quali provano delle
relazioni dirette fra le coste tirrene dell'Italia e quelle
della Sardegna, appunto poiché quivi poterono intro-
dursi dei Greci che li avevano adottati nelle loro co-
lonie della Campania e della Sicilia.

Anche altri elementi comuni si debbono a queste
relazioni commerciali. I pendagli a cerchio quasi la-
minati, caratteristici come ho detto delle tombe laziali
del II periodo, non rari nell'Italia meridionale, trovano
riscontro in un esemplare rinvenuto ad Olympia, al-
quanto diversamente decorato, ma del resto identico a
quelli di Torre del Mordillo(2). Ho notato la stretta con-
nessione di tali pendagli con quelli a parecchi cerchi
concentrici riuniti da raggi, comuni in Italia, in specie
nel I periodo della età del ferro e che si ritrovano
ugualmente nelle colonie greche della Campania e
della Sicilia e quindi in Grecia (:ì) ; analoga diffusione
hanno i bottoncini di rame a calotta sferica con ap-
piccagnolo ad anello (4); delle rotelle del tutto simili
a quelle destinate ad ornare la estremità di uno spil-
lone (cfr. tav. XVI, tig. 33) si ritrovarono ad Olympia,
ove si rinvennero pure dei piccoli carri di bronzo che
possono aver ispirato ai figuli tirreni quelle rozze imi-
tazioni in terracotta, di cui si conoscono alcuni esem-
plari provenienti da tombe di Corneto e di Bisenzio.
Anche la bacinella a labbra periate a sbalzo, rinvenuta
nel sepolcro CLXXXII dell'Argileto, è identica ad una

(') Verhandlungen d. Beri. anth. gesellsckaft, 1899,
p. 340.

(2) Olympia, IV, fig. 456« (trovato a sud del Metroon).

(8) Gli esemplari di Suessola e di Torre del Mordillo sono
stati già citati, per la Sicilia, vedi: Noi.scavi, 1895, p. 170,
fìg. 19; More- Lincei, I, p. 911 (sporadico); Bull, paleln.
ital, 1897, tav. VII, fig. 18; per la Grecia cfr. Olympia, IV,
p. 65, fig. 471 dell'Atlante.

(4J Bull, palet. ital, 1894, tav. Ili, fig. 11.

ritrovata ad Olympia e ad altre rinvenute nei sepolcri
della Sicilia, dell'Italia meridionale e dell'Etruria (').

La posa delle figurine in rame del Viminale (cfr.
tav. XVI, figg. 1-10 ecc.) fa pensare a quella di al-
cune rinvenute ad Olympia (tig. 178 b) eseguite assai
più accuratamente, ma che poterono fornire al metal-
lurgista tirreno il modello da lui copiato alla meglio
con diversa tecnica Anche il costume di accennare con
cerchielli incavati alle parti sessuali, così comune nelle

a Fig. 178. b

figurine laziali, si osserva ad Olympia in un esemplare
di terracotta che imita i locali prodotti in bronzo. In-
fine le figurine in terracotta ritrovate nei colli albani (2)
trovano pur esse notevoli raffronti in bronzi di Olympia
(cfr. fig. 178 a).

È già stato osservato da parecchi e dal Milani
recentemente (3) che quelle lastre di pietra colla su-
perficie ornata a riquadri con figure di animali fan-
tastici, di cui si conoscono parecchi esempi a Corneto
Tarquinia, sono imitazioni locali delle lastre metal-
liche decorate a sbalzo, oggi attribuite a fabbriche
ioniche. La rappresentazione rilevata sopra una co-
lonnina rinvenuta nel Mausoleo della Pietrera a Ve-
tulonia (fig. 179 a) (4) ricorda per la caratteristica
acconciatura dei capelli e la disposizione del corpo.

(') Olympia, IV, p. 94, taf. XXXV, fig. 646 trovata ad
ovest della Sala dell'Eco; Ann. Instituto, 1877, tav. A-B,
fig. 25, p. 41 ; Mon. Instit., X, tav. Xa, fig. 12; XII, tav. Ili,
fìg. 1 ; Micali, Monum. Inediti, Vili, fig. 4.

(*) Bull d. comm. arch. comunale, 1900, tav. X, fìg. 12.

(3) Milani, Museo topografico dell''Etruria, p. 104.

(") Not. scavi, 1893, p. 154, fìg. 12.
 
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