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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0336

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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commerci nelle varie regioni, nelle quali ho notato le
imitazioni dovute ai figlili indigeni.

Prossime a cotesto forme biconiclie sono quelle
ovoidali, rappresentate nel Lazio da vasi per lo più
lisci, con coperchi che completano in alto la curva del
vaso.

Cito come esempio più istruttivo quello di Grot-
taferrata (tav. XX, fig. 21) ('), ma altri esemplari del
tutto analoghi, benché muniti di quattro linguette or-
namentali, provengono dall'Bsqnilino (tav. IV, fig. 4)
e da villa Cavalletti (2), esemplare quest'ultimo di
cui si conserva ancora il coperchio, terminato da
una appendice imitata da quelle comuni nei vasi geo-
metrici greci. Forme ovoidali del tutto analoghe a
queste erano in uso nella valle padana già nella età
del bronzo (3) ; e così pure i dolii analoghi a quelli
di cui ho pubblicato un esempio nella tav. VII, fig. 13,
trovano raffronto in esemplari rinvenuti nella palafitta
di Firnon Quelli troncoconici di cui ci hanno re-
stituito degli esempi così la necropoli dell'Esquilino
(tav. VII, fig. 15) e dell'Argileto (fig. 112 a) come
quelle di S. Sebastiano (tav. XIX, fig. 16) e di villa
Cavalletti (5), si raffrontano ad un esemplare rinve-
nuto nella palafitta di Polada, che spetta certamente
alla più antica età del bronzo e ad un altro rinvenuto
nella stazione del Colombo dei Mori nel Trentino, che
forse discende alla età del bronzo, ma che può anche ri-
salire ad un epoca più antica (6).

Un ossuario conservato oggi dal sig. Seccia ritrovato
nel territorio di Marino nella località detta Ss. Apostoli,
è del tutto simile ad un fittile rinvenuto a Salerno nella
grotta Zacchito, contenente resti della età del bronzo (7).
Il tipo piriforme di cui ho dato molteplici esempì (cfr.
p. es. tav. V, fig, 19) (8), era pur esso già noto nel-

0) Bull, com., 1898, p. 219, fig. 41, col manico del co-
perchio, originariamente ad anello, oggi rotto.

(2) Not. scavi, 1902, p. 163, fig. 51.

(3) Gozzadini, 77 sepolcreto di Crespellano nel Bolognese,
tav. unica, fig. 1 ; Brizio, Ancora della stirpe ligure nel Bolo-
gnese in Atti d. dep. d. st. patr. per le Romagne, 1883, p. 267,
tav. VI, fig. 11; Montelius, La civ.prim. en Italie, I, pi. XXXIX,
figg. 12 e 15.

(4) Lioy, Le abitazioni lacustri di Fimon, tav. VII, fig. 75.

(5) Not. scavi, 1902, p. 146, fig. 20.

(6) Museo preistorico di Roma, n. 59745.

C) Ardi, per Vantropologia e Vetnologia, 1903, p. 206,
fig. 2.

(8) Bull, com., 1900, tav. XI, fig. 13.

l'età del bronzo ('); così pure il vasetto a doppia sco-
della dell'Esquilino (tav. VI, fig. 9) è identico quasi ad
un esemplare della più antica età del bronzo rinvenuto
a Polada (2) ; quello a tre recipienti detto di Duenos
rinvenuto in Roma e l'altro conservato nel Museo Gre-
goriano (3) sono del tutto simili ad esemplari ritrovati
nella palafitta di Auvernier in Svizzera ed in depositi
italiani della età del bronzo (4).

Altre forme comuni nelle necropoli laziali della età
del ferro e negli strati italiani della età del bronzo
sono le tazze con appendice a linguetta (cfr. tav. XX,
fig. 23) (5), gli attingitoi con anse ad anello (cfr. una
forma assai prossima nella tav. XVII, fig. 19; tav. V,
fig. 1) (G), i barattoli ovoidali a rete (tav. VI, fig. 17) (7),
le anforette col corpo sferoidale (cfr. tav. IV, figg. 2
e 17; V, fig. 8; VI, fig. 10, ecc.) (8), i vasetti tron-
coconici o a calotta sferica con linguetta sul labbro
(tav. XIX, fig. 7; tav. XVIII, figg. 2, 5) ("), quelli tron-
coconici con appendice a virgola (tav. VII, fig. 9) (,0),
o rientranti verso il labbro (cfr. ad es. Bull. com.

Q) Gozzadini, Il sepolcreto di Crespellano nel Bolognese,
p. 10, fig. 5; Montelius, La civ. prim. en Italie, pi. XXXIX,
fig. 7.

(2) Museo preistorico di Roma, n. 59850.

(3) Bull, com., 1900, tav. X, fig. 2.

(4) Munro, The lake dwellings of Europe, p. 13, fig. 23;
Riv. arch. d. prov. di Como, 1879, p. 14, tav. Ili, fig. 2; Mon-
telius, La civ. prim. en Italie, I, pi. II, fig. 24.

(5) Gastaldi, Nuovi cenni sugli oggetti di alta antichità
trovati nelle marniere, p. 25, fig. 3; Munro, The lake dieel-
lings of Europe, p. 245, fig. 68 a. Nel Museo preistorico di
Roma si conserva un vaso analogo proveniente dalla palafitta
dei « Lagass».

(6) Bull, com., 1900, tav. XII, fig. 21; Not. scavi, 1902,
p. 189, fig. 87; Strobel, Avanzi preistorici raccolti nelle ter-
remare dell'Emilia, fase. I, tav. IV, fig. 5; Lioy, Le abitazioni
lacustri di Fimon, tav. IV, fig. 51 ; Marne modenesi, tav. Vili,
fig. 108; Coppi, Monografia ed iconografia della terramara di
Gorzano, tav. XI, fig.'1 ; XII, fig. 5; LXXII, fig. 10; Bull,
paletn. ital, 1877, tav. V, fig. 19; 1880, tav. XII, fig. 1; Goz-
zadini, Il sepolcreto di Crespellano, negli Atti e mem. della
dep. di storia patria per le romagne, 1882, tav. II, figg. 10
ed 11; Munro, The lake dwellings of Europe, p. 215, fig. 5;
Scarabelli, Stazione preistorica al Castellacelo d'Imola, ta-
vola XVIII, fig. 2.

{"') Santarelli, Di una stazione preistorica scoperta a Vec-
chiazzano nel Forlivese, tav. III, figg. 1, 6 e 7; Montelius, La
civilisation primitive en Italie, I, tav. XXI, figg. 12, 13, 16.

(8) Pinza, Necropoli laziali della prima età del ferro, p. 51.

(9) Mon. Lincei, tav. Ili, fig. 21, e tav. IV, fig. 15.

(10) Lioy, Le abitazioni lacustri di Fimon, tav. IV, fig. 42;
cfr. anche figg. 43 e 49; V, fig. 57; VI, fig. 64; Vili, fig. 99;
Munro, The lake dwellings of Europe, p. 231, fig. 3; ìVissen-
schaftliche Mitth. aus Bosnien und ffercegovina, 1893, p. 44.
 
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