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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0337

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661

MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA. E DEL LAZIO ANTICO

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1900, tav. X, fig. 3 ed XI, tìg. 7) ('), le fusaiole in
in argilla (-').

Riguardo ai dettagli si ritrovano nella ceramica
italiana della età del bronzo le linguette trapezoidali
talora provviste di una insenatura alla estremità (cfr.
tav. XIX, tìg. 3) (3), quella del tutto caratteristica
di un vasetto di S. Sebastiano (tav. XLX, fig. 8) (4),
le anse bine, come quelle riprodotte nella tav. V, fig. 15,
che trovano esatto riscontro in un vaso della palafitta
dei « Lagass », conservato oggi nel Museo preistorico
di Roma. Ad altri riscontri col materiale della età
del bronzo si prestano l'ansa trapezoidale a due fori
(tav. XX, fig. 3, l'ansa veramente è poco visibile
nella tavola) (5), quelle cilindriche cave neH' interno
(tav. V, fig. 3 e VII, fig. 11) (6), le tazze con alta
ansa verticale terminante a sella (7) o a cornetti conici
disposti trasversalmente (s), quelle ad ansa liscia ma bi-

(') Coppi, Monografia della terramara di Gorzano, tav. IX,
fig. 7; Natie, Die Bronzezeit in Oberbayern, p. 205 e seg.,
taf. XXXVII, fig. 1; taf. XXXVI, fig. 302: taf. LI, fig. 12;
Bull, paletti. Hai., 1902, tav. Vili, fig. 13; Museo preistorico
di Roma, un. 42904, 50651, 59717, « Lagass » e « Polada »,
45987, 48785, anse simili provenienti dalle terremare di Castel
Goffredo e Villa Cappella. Cfr. Archivio per Vantr. e Vetnol.,
1903, p. 205, fig. 9; Mon. Lincei, XI, fig. 11, tav. IV, figg. 4 e 15.
fig. 3, e XXI, fig. 1 ; Munro, The lake dwellings of Europe,
p. 215, fig. 5; altri esemplari rinvenuti nelle terremare d'Ognis-
santi si conservano nel Museo preistorico di Roma.
(2J Coppi, op. cit.. tavv. XXIX e XXX.

(3) Bull, paletn. ital., 1880, tav. XIII, fig. 1 ; Crespellani,
Marne modenesi, tav. III, fig. 38; V, figg. 64, 68,69, 70; Sca-
raboni, Stazione preist. sul monte Castellacelo, p. 64, tav. XII,
fig. 3; Montelius, La civil. primit., I, pi, XXV, fig. 14. Altri
esemplari nel Museo preistorico di Roma.

(4) Crespellani, Marne modenesi, tav. VII, fig. 87; Coppi,
op. cit., tav. XXIII, fig. 2; Mon. Lincei, XI, tav. IV, fig. 23;
IVissenscha/t. Mitth. aus Bosnien und Hercegovina, 1896, p. 40,
fig. 8; 1897, taf. XXXVI, fig. 302; taf. LI, fig. 12.

(5) Scarabelli, Staz. preist. sul monte Castellacelo presso
Imola, p. 68, tav. XII, fig. 4; Archivio per Vantr. e Vetnol.,
1903, p. 206, fig. 13.

(6) Gozzadini, // sepolcreto di Crespellano, negli Atti e
mcm. della dep. di storia patria, tav. I, fig. 1 ; Wissenschaft.
Mitth. etus Bosnien und Hercegovina, tav. XXXVI, fig. 300;
degli esemplari più recenti rinvenuti nella medesima regione
provano che quivi, come in Italia, questo elemento nella età
del ferro si deve considerare come una persistenza di quella
precedente.

(7) Mortillet, Musée préhistorique, n. 1095; Montelius, La
civil. primit., I, pi. XXV, fig. 7. Lo Gsell cita a questo riguardo
degli esemplari editi dal Coppi, op. cit. tav. XXIV, fig. 1; Cre-
spellani, Marne modenesi, tav. I, fig. 17; Scarabelli, Stazione
preistorica sul monte Castellacelo, tav. XIV, fig. 6 ; cfr. Gsell,
Fouilles, p. 269.

(8) Un esemplare di Polada conservato nel Museo preisto-
rico di Roma porta il n. 61215; Santarelli, Atti e mem. della

fora, di cui sì ritrovarono esempi a Marendole in territorio
estense, in strati la cui pertinenza alla età del bronzo
è incerta ('). Comune è pure la solcatura orizzontale
della faccia anteriore dell'ansa (-), e la bugna alla
base della medesima verso l'interno che si osserva in
una grande tazza dell'Esquiliuo ed in parecchi esem-
plari della Campania; anse simili disposte nell'istesso
modo si notano pure in esemplari della età del
bronzo (3). Infine caratteristico dei fittili della età del
bronzo recente è il frammento di ansa ardeatino edito
nel Bull. coni. 1900, p. 69 dell'estr. fig. 11.

Riguardo alla ornamentazione erano già noti gli
ornati a reticolato con impressioni di polpastrello e
le bugne con semicerchi concentrici rilevati (4). Tanto
nel vasellame laziale della età del ferro, quanto in
quello italiano della età del bronzo si osservano dei
dischi impressi (5), degli ornati a dente di lupo, a
fasce di linee oblique opposte, a serie di angoli in-
cisi a punta di stecco (6), o impressi a lembo di
conchiglia ("), i quali Ornati ad incavo dovettero ori-
ginariamente essere riempiti con materia colorante;
infine già nella età del bronzo era nota la decorazione
a contorno lineare graffito, colla zona interna ripiena di
punti incavati (s).

Il valore dì questi riscontri, per ciò che riguarda
l'origine degli elementi ai quali ho avuto occasione
di accennare, non si può valutare se non si esauri-
scono prima le ricerche riguardanti i confronti cogli
strati anteriori a quelli della età del bronzo.

Già da lungo tempo ed in diversi lavori io ho
mostrato che una serie numerosissima di elementi
che si riscontrano nella ceramica laziale della età del
ferro, e parecchi anche di quelli noti nella interposta
età del bronzo derivano in questa ed in quella dal-

dep. di storia patria per le Romagne, III, voi. IV, tav. Ili,
figg. 4 e 10; Crespellani, Marne modenesi, tav. II, fig. 18. A
tale riguardo vedi Bull, paletn. ital., 1889, p. 65 e seg.

('] Bull, paletn. ital., 1897, p. 78 e seg., figg. 12 e 14; e
Wissenschaft. Mitth. aus Bosnien und Hercegovina, 1893, p. 137,
fig. 16.

(2) Cfr. Montelius, La civilis. primit., I, pi. XXVI, figg. 9,
11, 12, 18, 21, 23, 26.

(3) Montelius, op. cit., pi. XXVI, fig. 17.

(4) Montelius, op. cit., pi. XXXIX, fig. 6.

(5) Bull, paletn. ital, 1880, tav. XII, fig. 5.

(6) Pinza, Necropoli laziali della prima età del ferro, p. 50.

(7) Munro, The lake dwellings of Europe, p. 173, fig. 17.

(8) Arch. per Vantr. e Vetnol., 1903, p. 209 e seg., figg. 17
e 19; Mon. Lincei, IX, p. 584 e seg., fig. 43 e seg.
 
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