Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi
— 15.1905
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0342
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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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Titelblatt
Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
5
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA
…
mente la piena convinzione degli antichi scrittori ro- suo metodo, seguita ancora a lasciare in seconda linea
…
di Ovidio poi è notevole, poiché addita i monumenti meno arbitraria dei testi sui quali si basano, talora
…
civile dei Romani all'alba della loro costituzione cit- cospicui allo studio dei monumenti. Più che da altro
…
altro avrebbero dovuto fondarsi sull'esame dei monu- diosi di antichità classiche professano per i monumenti
…
L'aver trascurati i monumenti primitivi nell'esame per spiegare dei fatti incomprensibili, o sino allora
7
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
raccolte dagli antichi scrittori, o colle congetture dei
…
dei monumenti romani e del Lazio antico anteriori
…
manca inoltre l'esame dei monumenti raccolti al di
15
monumenti primitivi di roma e dei- lazio antico
…
(') Pinza, nei Mori, antichi, Lincei, XI, p. 175.
43
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Sino al 4 maggio 1882 questi monumenti non erano
261
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
quei monumenti si limiti ad attestarne l'immediata
273
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
seguendo gli indizi topografici forniti dagli antichi
…
Monumenti antichi — Yol. XV.
317
317 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 318
…
del 1° gruppo. Manca invero l'identità assoluta della I più antichi vasi in argilla figulina a super-
323
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
vuoto ed infine anche una tomba con vasi corinzi anti-
…
fossa ed a camera coevi ed anche meno antichi di quelli di
329
329 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 330
…
Tomba CLXXXVIII. Cubo di pietra con una ca- antichi, aperti nella coccia; alle estremità si notano
411
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
colta dei monumenti più interessanti del Museo borbonico,
437
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Oggetti antichi scavati in Terni, tav. unica, fig. 16.
441
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Eruli, Oggetti antichi scavati in Terni, tav. unica, fig. 20.
…
tav. X a, fig. 2; Ann Inst., 1885, p, 46; Micali, Monumenti
445
Oggetti antichi scavati in Terni, tav. unica, fig. 14.
…
Fouilles, p. 184; Erulo Eruli, Oggetti antichi scavati in Terni,
…
(8) Couestabile, Sopra due dischi di bronzo antichi italici,
457
457 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 458
…
Del sepolcreto e degli altri monumenti antichi scoperti presso (5) Orsi, // sepolcreto italico di Vadena, p. 76, tav. VII;
485
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
agli animali che servirono di nutrimento agli antichi
…
« Basterà qui ricordare che i più antichi sepolcri
…
Le fondazioni, molte delle quali intersecano gli antichi
487
monumenti primitivi di roma e del lazio antico
…
del VI secolo. Uno stesso incendio o una medesima loro persistenze sia negli analoghi monumenti, sia
…
pare, risorse non molto dopo sulle sue rovine; e forse dagli antichi scrittori sull'atrio della domus romana,
489
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
per documenti e monumenti di età classica, anche le
…
antichi grammatici.
491
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
I più antichi edifici sacri al culto rinvenuti nella
…
più antichi.
493
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
non si hanno tracce sicure nel Lazio, ove i più an-
507
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEI, LAZIO ANTICO
…
rimontano gli oggetti più antichi colà ritrovati.
521
più antichi raccolti nelle terremare e ad Hissarlick,
…
del vasellame vero degli antichi. Roma, 1884.
525
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
cubi che io ritenevo per ciò antichi, ma che invece sono stati
529
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
…
di tipi più antichi, ci rivela in quale stadio fosse l'arte
…
Piediluco, poiché i prodotti metallici più antichi in
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
(') Moti, antichi Lincei, IV, p. 219, fig. 99 e,
541
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
più antichi della serie, nè trasse la conseguenza che
…
mina più perfetti siano i più antichi, da poi chè sono
543
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
altri monumenti antichi scoperti presso Razzano, tav. IV
547
547 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 548
…
namentazione, dagli esemplari laziali; riguardo poi più antichi (cfr. p. es. tav. XIV, fig. 2); a sezione
…
dente sulla questione se quegli altri prodotti si imi- Gli oggetti di ferro rinvenuti nei più antichi
549
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
gli altri sembrano più antichi.
…
(2) Conestabile, Sopra due dischi di bronzo antichi italici.
559
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
blicate nei Monumenti dell'Instituto, ma io non posso
563
563 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 564
…
o in quella XXVI dei Monumenti deirinstituto: e) pendenti esso stampato nella parte più bassa della lamina,
603
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Per i modelli imitati vedi Pellegrini negli Studi e Monumenti
617
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
associazione cogli altri monumenti, sia perchè non
…
monumenti non abbiamo disgraziatamente dati nume-
…
antichi sono quelli del territorio orvietano, alcuni dei quali si
621
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Probabilmente gli esemplari più antichi sono quelli
…
antichi strati di Hissarlick (G), in quelli protomicenei
635
635 monumenti primitivi di roma e del lazio antico 636
…
La frase che ritorna per ben quattro volte in queste fatto che ì più antichi pi.ototipi in argina 0 in ala.
637
ptolemaico, o siano più antichi, attestano sempre la
…
trovandosi i più antichi esempi nei centri della civiltà
643
dei monumenti sui quali furono incise o graffite.
…
velare un nesso generico fra l'epigrafe ed i monu-
…
ultimi e certamente anteriore all'epoca in cui quei mo-
647
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
archeologici per determinare la data dei monumenti,
…
antichi persistette sino assai tardi.
…
antichi o più recenti rispetto agli estremi cronologici
651
di ottenere che i monumenti connessi al lastrico mede-
…
della platea B e quindi quella dei monumenti che vi
…
del cippo e dei monumenti repubblicani del Comizio
…
suoi monumenti negli Annali della Società degli Ingegneri ed
657
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi. — Vol. XV.
…
analoghi per forma a quelli indigeni più antichi, dai
663
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
del fittile edito nella tav. VII, fig. 9) (r'). I più antichi
667
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
terremare ed i fittili più antichi della età del ferro
…
rame (5): i più antichi esemplari poi sono uno me-
669
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
di modelli più antichi. Per esempio l'ipotesi del Pi-
681
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
esemplari anche più antichi ('). Se poi si considera
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
ma i più antichi esemplari sono quelli di Kahun che
689
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
zione dall'ureo egizio. Ma nei centuroni, certamente più antichi
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
691
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
I prodotti in ferro, almeno quelli più antichi, imi-
…
imitazione dei più antichi esemplari di bronzo ; lame
695
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
ed edita dal Pernier in questi Monumenti (2), l'altra
703
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
confronto più antichi provengono dall'Egitto, ad Abydos
…
ritrovarono gli esemplari più antichi.
705
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
…
monumenti latini della età repubblicana ed imperiale,
…
vano esatto riscontro nei monumenti sepolcrali sca-
713
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
antichi sepolcri, tav. 32. invece è certo che questa tomba spetta
…
e CCLXXXI; Bartoli, Gli antichi sepolcri, tav. XXXV; Fa-
721
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA. E DEL LAZIO ANTICO
…
che Montelius, Der Orient und Europa, p. 14 e Gsell, Les mo-
…
tav. XVI (Serro dos Corveiros). Per i monumenti di Nora e di
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
723
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
bronzo (I0). Nè sono propri della età del ferro i mo-
725
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
non si sa bene a che monumenti corrisponda in quell'isola, ove
…
chiaro per i monumenti sardi ('); ò evidente in Sicilia
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Foresi, Sopra una raccolta di oggetti antichi trovati nelle
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
appunto la prima formazione dei più antichi canti
739
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
età del ferro ed in altri anche più antichi ; tutte le
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
monumenti relativamente recenti, a torto riferiti ad
749
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
momento che l'esame dei monumenti fornisce dei dati
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
…
i suoi monumenti, negli Annali della soc. d. ing. ed ardi,
757
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
corrispondenti ed ugualmente antichi si effettuassero
759
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
singole alture in cui erano fioriti i più antichi abitati
763
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
gico, gli antichi scrittori essendo d'accordo nel con-
765
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
lotte dei Sabini tizii contro i Ramnensi romulei ; i mo-
…
dizioni ed i monumenti sono d'accordo nel riferire alla
…
monumenti. Secondo lui il murus terreus varroniano
767
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
cui ho accennato è costituito da elementi più antichi
…
questi oriundi d'Alba; in quanto agli ultimi gli antichi
773
ugualmente antichi. La notizia di Varrone pertanto
…
almeno altrettanto antichi quanto quello fiorito sul
777
quanto dai monumenti più antichi colà rinvenuti, che
…
ce lo assicurano la tradizione ed i monumenti, anche
779
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
abitazione ; ed i monumenti da me raccolti nei prece-
…
cercarle sia ancora perchè monumenti e sterri antichi
781
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
anche i più antichi culti locali e dai più ferventi apo-
785
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
i resti di ben pochi monumenti; notevole è il tem-
…
Monumenti Antichi — Vox. XV.
787
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
ma anche questi più antichi resti io non credo che
Tavola I - XXVII
Tavola 25
Monumenti antichi
Tavola 26
MONUMENTI ANTICHI
Maßstab
0iL MONUMENTI PRIMITIVI DI
sembra .quindi dubbia la origine locale dei prodotti ai
quali accenno, in cui si osserva un medesimo proce-
dimento tecnico ed un medesimo sistema di ornamen-
tazione, i quali provano che quella produzione me-
tallica costituisce una sola famiglia di manufatti, ben
distinti per propri caratteri, dalla quale si disco-
stano i centuroni, che si ricollegano alla produzione
adriatica.
Riguardo alle forme riprodotte, alcuni elementi si
possono attribuire alla tradizione conservatasi dalla
età antecedente. Per esempio una tale genesi po-
trebbe supporsi in genere per le forme biconiche ; per
altro è certo cbe anche in queste alcuni dettagli di
forma furono creati dai metallurgisti per ragioni
tecniche, nè ciò ha bisogno di dimostrazione essendo
stato da altri già affermato o provato, come del resto
avvenne anche per la origine indigena di alcune
forme ('); nessuno invece sino ad ora ha studiato la
influenza che poterono esercitare sulla trasformazione
e la diffusione della maggior parte delle forme fonda-
mentali adottate dai calderai tirreni della età del
ferro, i fittili di importazione, sia cioè quelli in ar-
gilla figulina ad ornamentazione dipinta, sia quelli in
mezza porcellana che i commerci di cabotaggio col
sud, o col nord del Mediterraneo adducevano larga-
mente sulle spiagge del Tirreno.
I vasi che più di frequente furono acquistati per
servire da ossuari sono di tre tipi principali, tutti e
tre indifferentemente muniti o privi di piede; quello,
cioè a corpo biconico, con orlo al labbro; l'altro col
corpo piriforme sul quale si innesta il collo troncoco-
nico, talora rigonfio a metà dell'altezza e di solito assai
alto; ed infine l'ultimo a corpo sferico talora schiac-
ciato lungo l'asse verticale, col piede a tromba e col
collo brevissimo, quasi cilindrico, che termina con
delle labbra espanse orizzontalmente. Tutti questi re-
cipienti portano di regola due anse piantate orizzon-
talmente sulla sporgenza maggiore del corpo, ripiegate
talora in alto ad angolo verso 1' estremità.
Gli ossuari biconici in lamina si rinvennero piut-
tosto comunemente, sopratutto al di là dell'Appen-
(') Cfr. ad esempio per una delle varietà gli Studi e
materiali di archeologia e numismatica del Milani, II, p. 207
(Pellegrini).
MA E DEL LAZIO ANTICO 672
nino ('). ma alcuni esemplari si ritrovarono anche nel
bacino del Tirreno (tìg. 199 a) (-). I prodotti fittili più
simili per la forma sono tanto quelli in impasto gros-
solano rinvenuti negli strati della età del bronzo, o
quelli analoghi della età del ferro (fig. 199 ci) (3), ai
quali ho dinnanzi accennato, quanto una serie abba-
stanza numerosa di vasi in argilla figulina, o le loro
imitazioni in impasto scialbato di bianco ornati a pit-
tura rossa fra i quali riproduco uno di Vulci (tìg. 199 e)
ed un altro ritrovato a Narce nel territorio falisco
(fig. 199 b) (4). La tecnica, il tipo della ornamenta-
zione, la diffusione topografica stessa di questi prodotti
lungo la costa del Tirreno e del Jonio, lasciano sup-
porre che i modelli imitati dai figlili locali provenis-
sero dai commerci coll'oriente del Mediterraneo. Cer-
tamente poi almeno nelle Cicladi il tipo di cui ragiono
è antichissimo ritrovandosi riprodotto con leggere va-
rianti nella forma delle anse già in fìttili protomi-
cenei (fig. 199 c) (5). Invece resta sempre incerta la
questione se i figlili imitassero i simili vasi metallici,
o i calderai questi prodotti fittili, e la potremo ri-
solvere soltanto quando avrò raccolto l'altro materiale
che vi si ricollega.
Gli ossuari a corpo piriforme sono di un tipo
analogo al precedente, rappresentato nel Lazio da un
esemplare prenestino in lamina, altrove da me pub-
blicato (fì), e più largamente nel territorio falisco e
(') Cito ad esempio quelli editi nelle Not. scavi, 1889,
p. 317. tav. I, fig. 12, ed in Sacken, Das Grabfeld von Hall-
statt, taf. XXII, fig. 4.
(*) Museo etrusco Gregoriano, I, tav. LIV, fig. 5.
(3) Vedi gli esempi più evidenti raccolti dal Montelius,
Die typologische Methode, p. 71 seg. Il recipiente edito a p. 72,
fig. 273 (Bismantova) probabilmente è una imitazione dei vasi
in argilla figulina ai quali accenno nel testo; quello riprodotto
nel testo (fig. 199 e?) faceva parte della collezione De Rossi ed
è eseguito in impasto.
(4) Gsell, Fouilles dans la nécropole de Vulci. p. 355;
Mon. Lincei, IV, p. 263, fig. 125; p. 283, fig. 137; pp. 266
e 497; voi. VIII, p. 143, fig. 15 e ricca bibliografia a p. 146;
Bull, paletn. ital., 1900, p. 178, fig. 1; confronta per gli altri
esemplari del mezzogiorno d'Italia: Bull, cit., p. 80 seg.; Pa-
troni, La ceramica antica neWItalia meridionale, p. 7, fig. 7;
Mitth. d. k. deut. arch. Instit., Rom. abth., 1899, p. 36, taf. IV,
fìgg. A B 20; Not. scavi, 1898, p. 54, fig.'4; 1891, p. 264.
Vedi anche Montelius, Die typologische Methode, p. 76,
figg. 297-300.
(5) 'Ecp^u. &Qx«inL, 1899, niTT. VIII, fig. 9.
(6) Bull, com., 1898, tav. X, tìg. 2; cfr. Bull, cit, tav. IV,
fig. 8 (esemplare in terracotta).
sembra .quindi dubbia la origine locale dei prodotti ai
quali accenno, in cui si osserva un medesimo proce-
dimento tecnico ed un medesimo sistema di ornamen-
tazione, i quali provano che quella produzione me-
tallica costituisce una sola famiglia di manufatti, ben
distinti per propri caratteri, dalla quale si disco-
stano i centuroni, che si ricollegano alla produzione
adriatica.
Riguardo alle forme riprodotte, alcuni elementi si
possono attribuire alla tradizione conservatasi dalla
età antecedente. Per esempio una tale genesi po-
trebbe supporsi in genere per le forme biconiche ; per
altro è certo cbe anche in queste alcuni dettagli di
forma furono creati dai metallurgisti per ragioni
tecniche, nè ciò ha bisogno di dimostrazione essendo
stato da altri già affermato o provato, come del resto
avvenne anche per la origine indigena di alcune
forme ('); nessuno invece sino ad ora ha studiato la
influenza che poterono esercitare sulla trasformazione
e la diffusione della maggior parte delle forme fonda-
mentali adottate dai calderai tirreni della età del
ferro, i fittili di importazione, sia cioè quelli in ar-
gilla figulina ad ornamentazione dipinta, sia quelli in
mezza porcellana che i commerci di cabotaggio col
sud, o col nord del Mediterraneo adducevano larga-
mente sulle spiagge del Tirreno.
I vasi che più di frequente furono acquistati per
servire da ossuari sono di tre tipi principali, tutti e
tre indifferentemente muniti o privi di piede; quello,
cioè a corpo biconico, con orlo al labbro; l'altro col
corpo piriforme sul quale si innesta il collo troncoco-
nico, talora rigonfio a metà dell'altezza e di solito assai
alto; ed infine l'ultimo a corpo sferico talora schiac-
ciato lungo l'asse verticale, col piede a tromba e col
collo brevissimo, quasi cilindrico, che termina con
delle labbra espanse orizzontalmente. Tutti questi re-
cipienti portano di regola due anse piantate orizzon-
talmente sulla sporgenza maggiore del corpo, ripiegate
talora in alto ad angolo verso 1' estremità.
Gli ossuari biconici in lamina si rinvennero piut-
tosto comunemente, sopratutto al di là dell'Appen-
(') Cfr. ad esempio per una delle varietà gli Studi e
materiali di archeologia e numismatica del Milani, II, p. 207
(Pellegrini).
MA E DEL LAZIO ANTICO 672
nino ('). ma alcuni esemplari si ritrovarono anche nel
bacino del Tirreno (tìg. 199 a) (-). I prodotti fittili più
simili per la forma sono tanto quelli in impasto gros-
solano rinvenuti negli strati della età del bronzo, o
quelli analoghi della età del ferro (fig. 199 ci) (3), ai
quali ho dinnanzi accennato, quanto una serie abba-
stanza numerosa di vasi in argilla figulina, o le loro
imitazioni in impasto scialbato di bianco ornati a pit-
tura rossa fra i quali riproduco uno di Vulci (tìg. 199 e)
ed un altro ritrovato a Narce nel territorio falisco
(fig. 199 b) (4). La tecnica, il tipo della ornamenta-
zione, la diffusione topografica stessa di questi prodotti
lungo la costa del Tirreno e del Jonio, lasciano sup-
porre che i modelli imitati dai figlili locali provenis-
sero dai commerci coll'oriente del Mediterraneo. Cer-
tamente poi almeno nelle Cicladi il tipo di cui ragiono
è antichissimo ritrovandosi riprodotto con leggere va-
rianti nella forma delle anse già in fìttili protomi-
cenei (fig. 199 c) (5). Invece resta sempre incerta la
questione se i figlili imitassero i simili vasi metallici,
o i calderai questi prodotti fittili, e la potremo ri-
solvere soltanto quando avrò raccolto l'altro materiale
che vi si ricollega.
Gli ossuari a corpo piriforme sono di un tipo
analogo al precedente, rappresentato nel Lazio da un
esemplare prenestino in lamina, altrove da me pub-
blicato (fì), e più largamente nel territorio falisco e
(') Cito ad esempio quelli editi nelle Not. scavi, 1889,
p. 317. tav. I, fig. 12, ed in Sacken, Das Grabfeld von Hall-
statt, taf. XXII, fig. 4.
(*) Museo etrusco Gregoriano, I, tav. LIV, fig. 5.
(3) Vedi gli esempi più evidenti raccolti dal Montelius,
Die typologische Methode, p. 71 seg. Il recipiente edito a p. 72,
fig. 273 (Bismantova) probabilmente è una imitazione dei vasi
in argilla figulina ai quali accenno nel testo; quello riprodotto
nel testo (fig. 199 e?) faceva parte della collezione De Rossi ed
è eseguito in impasto.
(4) Gsell, Fouilles dans la nécropole de Vulci. p. 355;
Mon. Lincei, IV, p. 263, fig. 125; p. 283, fig. 137; pp. 266
e 497; voi. VIII, p. 143, fig. 15 e ricca bibliografia a p. 146;
Bull, paletn. ital., 1900, p. 178, fig. 1; confronta per gli altri
esemplari del mezzogiorno d'Italia: Bull, cit., p. 80 seg.; Pa-
troni, La ceramica antica neWItalia meridionale, p. 7, fig. 7;
Mitth. d. k. deut. arch. Instit., Rom. abth., 1899, p. 36, taf. IV,
fìgg. A B 20; Not. scavi, 1898, p. 54, fig.'4; 1891, p. 264.
Vedi anche Montelius, Die typologische Methode, p. 76,
figg. 297-300.
(5) 'Ecp^u. &Qx«inL, 1899, niTT. VIII, fig. 9.
(6) Bull, com., 1898, tav. X, tìg. 2; cfr. Bull, cit, tav. IV,
fig. 8 (esemplare in terracotta).