Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

DOI Artikel:
Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0348

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
683

MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

684

ronti in esemplari fittili submicenei (cfr. tav. IX, di Marendole (') spettassero effettivamente all'età del

fig. 1) ed anche questa forma, si ritrova adottata nei bronzo. Ma la stessa tomba cornetana ha restituito

prodotti greci del periodo geometrico tanto a Thera anche degli esemplari in argilla figulina e le tombe

(fig. 203a), quanto a Kurtes (fig. 203c) nell'isola di villa Cavalletti una spettante a quella famiglia va-

di Creta ('); dalla imitazione dei quali ultimi o dei scolare submicenea ad ornamentazione dipinta, la cui

vasi submicenei ai quali ho prima accennato io ritengo storia è nel Tirreno così strettamente connessa alla

che derivino gli esemplari metallici tirreni. produzione metallica in lamina (2), e che di regola di-

Fig. 203.

Trattando dei commerci ho già accennato al fatto
che le urne metalliche su piedi rinvenute a Vetulonia,
nell'orvietano e nella bassa valle del Tevere in territorio
falisco, trovano riscontro in un fittile, della famiglia
che chiamo submicenea, rinvenuto nell' Italia meri-
dionale; ho pure accennato ivi ai dati per cui doveva
ritenersi che quelle urne riproducessero un tipo noto
nel Mediterraneo orientale almeno sino dalla età
del bronzo (2).

È pure probabile la derivazione della teca edita
nella tav. XV, fig. 3 da forme proprie del vasellame
geometrico greco (;ì), il quale ancbe in tal caso ripe-
teva tipi noti nell'Eliade sino dalla età del rame (4).
Le tazze metalliche ad alta ansa verticale rinvenute
nel territorio falisco, come quella d'argento della tomba
cornetana del Guerriero (5), potrebbero attribuirsi alla
evoluzione di un tipo preesistente in Italia, se quelle

(') Thera, II, p. 231, fig. 428 d; cfr. anche fig. 111. Americ.
Journal, 1901, p, 311, fig. 4.

(2) Cfr. tosto a p. 618 e seg.

P) Not. scavi, 1895, p. 181, fig. 80, p. 191, fig. 95. Per
quella di Tanagra vedi Dummler nello Jahrbuch, 1887, p. 19,
tav. II, fig. 1 ed la.

(*) The Annual of the british school at Alhen%, 1896-97,
p. 45, fig. 16.

(5) Mon. Lincei, IV, p. 202 e seg., figg. 88 ed 89; Mon.
ìnst. X, tav. X, fig. 5.

pende pure a sua volta direttamente dalla produzione
vascolare del Mediterraneo orientale; si presenta quindi
almeno il dubbio che dei fittili di importazione, forse
quelli stessi che ho citato, o i loro modelli, abbiano
influito sulla evoluzione o almeno sulla maggiore dif-
fusione del tipo alla quale ho accennato.

Una scatola metallica ritrovata nella tomba del
Guerriero a Corneto (fig. 204 (3) è in sostanza del
tutto simile all'esemplare fittile della classe di cui mi
occupo, ritrovato nell'istesso sepolcro (fig. 204 a) (4),
a sua volta identico quasi a fittili greci geometrici
(fig. 204 c) (5), ai quali deve ad ogni modo ricollegarsi,
sia che appartenga a quella famiglia vascolare, sia
che ne derivi.

Le fiale in mezza porcellana rinvenute a Palestrina
(fig. 205 a-b) e le altre simili rinvenute in Etruria,
furono pur esse imitate dai calderai tirreni, che si
ispirarono certamente a quei prodotti nel fabbricare
le bottiglie a corpo lenticolare che si rinvennero

(l) Bull, di paletn. ital., 1877, p. 78, figg. 13 e 14.
(5) Not. scavi, 1902, p. 141, fig. 14; Mon. Insù., X, tav. X<\
fig. 15.

(3) Mon. List., X, tav. X<z, fig. 4.

(4) Mon. Jnst., X, tav. Xc, fig. 6.

(5) Jahrbuch, 1899, p. 83, n. 7, fig. 38. Per la forma spe-
ciale della impugnatura, cfr. p. 215, figg. 99, 101.
 
Annotationen