Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi
— 15.1905
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0355
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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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Titelblatt
Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
5
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA
…
mente la piena convinzione degli antichi scrittori ro- suo metodo, seguita ancora a lasciare in seconda linea
…
di Ovidio poi è notevole, poiché addita i monumenti meno arbitraria dei testi sui quali si basano, talora
…
civile dei Romani all'alba della loro costituzione cit- cospicui allo studio dei monumenti. Più che da altro
…
altro avrebbero dovuto fondarsi sull'esame dei monu- diosi di antichità classiche professano per i monumenti
…
L'aver trascurati i monumenti primitivi nell'esame per spiegare dei fatti incomprensibili, o sino allora
7
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
raccolte dagli antichi scrittori, o colle congetture dei
…
dei monumenti romani e del Lazio antico anteriori
…
manca inoltre l'esame dei monumenti raccolti al di
15
monumenti primitivi di roma e dei- lazio antico
…
(') Pinza, nei Mori, antichi, Lincei, XI, p. 175.
43
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Sino al 4 maggio 1882 questi monumenti non erano
261
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
quei monumenti si limiti ad attestarne l'immediata
273
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
seguendo gli indizi topografici forniti dagli antichi
…
Monumenti antichi — Yol. XV.
317
317 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 318
…
del 1° gruppo. Manca invero l'identità assoluta della I più antichi vasi in argilla figulina a super-
323
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
vuoto ed infine anche una tomba con vasi corinzi anti-
…
fossa ed a camera coevi ed anche meno antichi di quelli di
329
329 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 330
…
Tomba CLXXXVIII. Cubo di pietra con una ca- antichi, aperti nella coccia; alle estremità si notano
411
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
colta dei monumenti più interessanti del Museo borbonico,
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Oggetti antichi scavati in Terni, tav. unica, fig. 16.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Eruli, Oggetti antichi scavati in Terni, tav. unica, fig. 20.
…
tav. X a, fig. 2; Ann Inst., 1885, p, 46; Micali, Monumenti
445
Oggetti antichi scavati in Terni, tav. unica, fig. 14.
…
Fouilles, p. 184; Erulo Eruli, Oggetti antichi scavati in Terni,
…
(8) Couestabile, Sopra due dischi di bronzo antichi italici,
457
457 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 458
…
Del sepolcreto e degli altri monumenti antichi scoperti presso (5) Orsi, // sepolcreto italico di Vadena, p. 76, tav. VII;
485
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
agli animali che servirono di nutrimento agli antichi
…
« Basterà qui ricordare che i più antichi sepolcri
…
Le fondazioni, molte delle quali intersecano gli antichi
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monumenti primitivi di roma e del lazio antico
…
del VI secolo. Uno stesso incendio o una medesima loro persistenze sia negli analoghi monumenti, sia
…
pare, risorse non molto dopo sulle sue rovine; e forse dagli antichi scrittori sull'atrio della domus romana,
489
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
per documenti e monumenti di età classica, anche le
…
antichi grammatici.
491
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
I più antichi edifici sacri al culto rinvenuti nella
…
più antichi.
493
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
non si hanno tracce sicure nel Lazio, ove i più an-
507
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEI, LAZIO ANTICO
…
rimontano gli oggetti più antichi colà ritrovati.
521
più antichi raccolti nelle terremare e ad Hissarlick,
…
del vasellame vero degli antichi. Roma, 1884.
525
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
cubi che io ritenevo per ciò antichi, ma che invece sono stati
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
…
di tipi più antichi, ci rivela in quale stadio fosse l'arte
…
Piediluco, poiché i prodotti metallici più antichi in
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
(') Moti, antichi Lincei, IV, p. 219, fig. 99 e,
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
più antichi della serie, nè trasse la conseguenza che
…
mina più perfetti siano i più antichi, da poi chè sono
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
altri monumenti antichi scoperti presso Razzano, tav. IV
547
547 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 548
…
namentazione, dagli esemplari laziali; riguardo poi più antichi (cfr. p. es. tav. XIV, fig. 2); a sezione
…
dente sulla questione se quegli altri prodotti si imi- Gli oggetti di ferro rinvenuti nei più antichi
549
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
gli altri sembrano più antichi.
…
(2) Conestabile, Sopra due dischi di bronzo antichi italici.
559
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
blicate nei Monumenti dell'Instituto, ma io non posso
563
563 MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO 564
…
o in quella XXVI dei Monumenti deirinstituto: e) pendenti esso stampato nella parte più bassa della lamina,
603
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Per i modelli imitati vedi Pellegrini negli Studi e Monumenti
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
associazione cogli altri monumenti, sia perchè non
…
monumenti non abbiamo disgraziatamente dati nume-
…
antichi sono quelli del territorio orvietano, alcuni dei quali si
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Probabilmente gli esemplari più antichi sono quelli
…
antichi strati di Hissarlick (G), in quelli protomicenei
635
635 monumenti primitivi di roma e del lazio antico 636
…
La frase che ritorna per ben quattro volte in queste fatto che ì più antichi pi.ototipi in argina 0 in ala.
637
ptolemaico, o siano più antichi, attestano sempre la
…
trovandosi i più antichi esempi nei centri della civiltà
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dei monumenti sui quali furono incise o graffite.
…
velare un nesso generico fra l'epigrafe ed i monu-
…
ultimi e certamente anteriore all'epoca in cui quei mo-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
archeologici per determinare la data dei monumenti,
…
antichi persistette sino assai tardi.
…
antichi o più recenti rispetto agli estremi cronologici
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di ottenere che i monumenti connessi al lastrico mede-
…
della platea B e quindi quella dei monumenti che vi
…
del cippo e dei monumenti repubblicani del Comizio
…
suoi monumenti negli Annali della Società degli Ingegneri ed
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi. — Vol. XV.
…
analoghi per forma a quelli indigeni più antichi, dai
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
del fittile edito nella tav. VII, fig. 9) (r'). I più antichi
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
terremare ed i fittili più antichi della età del ferro
…
rame (5): i più antichi esemplari poi sono uno me-
669
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
di modelli più antichi. Per esempio l'ipotesi del Pi-
681
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
esemplari anche più antichi ('). Se poi si considera
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
ma i più antichi esemplari sono quelli di Kahun che
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
zione dall'ureo egizio. Ma nei centuroni, certamente più antichi
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
I prodotti in ferro, almeno quelli più antichi, imi-
…
imitazione dei più antichi esemplari di bronzo ; lame
695
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
ed edita dal Pernier in questi Monumenti (2), l'altra
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
confronto più antichi provengono dall'Egitto, ad Abydos
…
ritrovarono gli esemplari più antichi.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
…
monumenti latini della età repubblicana ed imperiale,
…
vano esatto riscontro nei monumenti sepolcrali sca-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
antichi sepolcri, tav. 32. invece è certo che questa tomba spetta
…
e CCLXXXI; Bartoli, Gli antichi sepolcri, tav. XXXV; Fa-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA. E DEL LAZIO ANTICO
…
che Montelius, Der Orient und Europa, p. 14 e Gsell, Les mo-
…
tav. XVI (Serro dos Corveiros). Per i monumenti di Nora e di
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
bronzo (I0). Nè sono propri della età del ferro i mo-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
non si sa bene a che monumenti corrisponda in quell'isola, ove
…
chiaro per i monumenti sardi ('); ò evidente in Sicilia
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Foresi, Sopra una raccolta di oggetti antichi trovati nelle
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
appunto la prima formazione dei più antichi canti
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
età del ferro ed in altri anche più antichi ; tutte le
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
monumenti relativamente recenti, a torto riferiti ad
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
momento che l'esame dei monumenti fornisce dei dati
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
Monumenti Antichi — Vol. XV.
…
i suoi monumenti, negli Annali della soc. d. ing. ed ardi,
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
corrispondenti ed ugualmente antichi si effettuassero
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
singole alture in cui erano fioriti i più antichi abitati
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
gico, gli antichi scrittori essendo d'accordo nel con-
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
lotte dei Sabini tizii contro i Ramnensi romulei ; i mo-
…
dizioni ed i monumenti sono d'accordo nel riferire alla
…
monumenti. Secondo lui il murus terreus varroniano
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
cui ho accennato è costituito da elementi più antichi
…
questi oriundi d'Alba; in quanto agli ultimi gli antichi
773
ugualmente antichi. La notizia di Varrone pertanto
…
almeno altrettanto antichi quanto quello fiorito sul
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quanto dai monumenti più antichi colà rinvenuti, che
…
ce lo assicurano la tradizione ed i monumenti, anche
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
abitazione ; ed i monumenti da me raccolti nei prece-
…
cercarle sia ancora perchè monumenti e sterri antichi
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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
anche i più antichi culti locali e dai più ferventi apo-
785
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
i resti di ben pochi monumenti; notevole è il tem-
…
Monumenti Antichi — Vox. XV.
787
MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO
…
ma anche questi più antichi resti io non credo che
Tavola I - XXVII
Tavola 25
Monumenti antichi
Tavola 26
MONUMENTI ANTICHI
Maßstab
la dimora dell'estinto nacque per contaminazione l'uso
di foggiare il portello in modo analogo a quello delle
dimore dei vivi. Ad ogni modo se al concetto generale
di dare all'urna cineraria la forma dell'uovo si ricol-
legano forse anche le uova di struzzo elegantemente
ornate, così di frequente deposte nelle tombe tirrene
ed iberiche della età del ferro, certamente vi sono
del tutto estranee le urne a capanna rinvenute nel
Tirreno.
Vi si ricollegano invece le urne rettangolari, mon-
tate sempre su quattro piedi, di cui mi sono antece-
dentemente occupato, rappresentate da numerosissimi
esemplari in specie nelle tombe micenee di Creta.
L'esemplare, fittile, rinvenuto nella Italia meri-
dionale (fig. 189 e), edito dal Pottier, spetta ad una
famiglia di prodotti ceramici ben distinta dalle altre
per caratteri tecnici e stilistici, sino ad ora non stu-
diata particolarmente, ma confusa sotto diversi nomi
coi prodotti protocorinzi e con quelli geometrici greci
0 colle loro imitazioni ('); onde il nome datole dal
Pottier di ceramica italo-geometrica (2).
Il Montelius nel comporre le tavole annesse alla
breve sua monografìa che ha per titolo Preclassical
chronologij en Greece and Itali/, fu il primo a di-
stinguerla dalle altre, e ad accennare alla maggiore
antichità di alcuni vasi di cotesta famiglia rinvenuti
a Vulci in confronto coi prodotti « protocorinzi » od
argivi e di quelli greci geometrici. Invero la questione
cronologica ci interessa solo indirettamente in questo
momento, cioè in quanto possiamo dedurne vicinanza
di tempo tra gli ultimi prodotti vascolari micenei ed
1 più antichi submicenei, giacche dobbiamo ora esa-
minare gli elementi che in quest'ultima produzione
vascolare persistettero da quella micenea.
Gli esemplari romani che vi si debbono riferire
sono raccolti nella tav. IX e portano i numeri 1, 2, 3,
7 ed 8; per i caratteri tecnici vi si avvicina anche
l'oinochoe che porta il numero 12, ma la forma e la
decorazione ricollega questo vaso ai prodotti greci geo-
metrici (;ì), intorno ai quali ho già dissertato.
(') Cito soltanto i più recenti lavori in cui è presa in esame,
quello cioè dello Gsell, Fouilles dans la nécropole de Vulci,
p. 380 e seg. e Mon. Lincei, IV, pp. 260 e 269 e seg.
(2) Pottier, Vases antiqua du Louvre, I, pi. 32 e seg.
(a) Ciò è dimostrato sopratutto da alcune oinochoai di Cor-
neto Tarquinia, con elementi decorativi dello stile geometrico
Sono tutti plasmati al tornio con una argilla per-
fettamente decantata, disseccati, ornati a guazzo con un
colore minerale nerastro e cotti in un forno chiuso, ove
l'argilla acquistò un bel colore bianco-giallastro ed
una superficie friabilissima, sulla quale non si notano
tracce nè di brunitura, nè di inverniciatura. Nella ope-
razione della cottura la tinta degli ornati acquistò un
colore variabile dal bruno al rosso, secondo l'intensità
della cottura e quindi della ossidazione; siccome poi
nella applicazione del colore a guazzo le linee sono
nette, senza quelle sbavature che di necessità si dovreb-
bero osservare se fosse stato applicato tale e quale
sulla superficie disseccata e quindi porosa dell'argilla,
si deve ritenere che la tinta minerale non fosse sem-
plicemente sciolta nell'acqua, ma vi fossero addizionate
delle sostanze destinate a fissarla, delle resine cioè,
o altra materia organica, di cui naturalmente sparì
ogni traccia nella cottura.
Principali elementi decorativi sono le linee e le
fasce orizzontali ; è caratteristica una zona principale
costituita da una serie di dischi composto ciascuno da
parecchi cerchi concentrici, ma già nei pochi esemplari
romani se ne notano altri, cioè delle linee, o dei fasci
di linee verticali od oblique e linee o fasci di linee
tremolanti, altri ancora quindi possono supporsi negli
esemplari laziali ignorati, tanto più che si osservano
nelle imitazioni di questi prodotti rinvenute a nord
ed a sud del Lazio. Ad ogni modo un carattere pecu-
liare di questa produzione vascolare, in specie in con-
fronto con quella dei vasi greci geometrici di stile svi-
luppato (Dipylon-Thera), è la sobrietà della decora-
zione, il predominio delle zone a cerchi concentrici e
l'assoluta assenza, almeno negli esemplari sino ad
ora conosciuti, delle forme antropomorfe e zoomorfe.
La tecnica è adunque quella stessa dei vasi mi-
cenei a pittura a guazzo (mattmalerei), inoltre alcune
forme ed alcuni ornati derivano pur essi dal patrimonio
vascolare miceneo.
Ho dovuto altrove accennare alla importanza grande
della ceramica submicenea nella costituzione dei tipi
adottati più comunemente nel Tirreno a guisa di
ossuari; ivi ho già mostrato che quelle forme deri-
vano tutte da prototipi micenei o premicenei (') ; un
greco e cavalli che ricollegano all'evidenza questi prodotti al
periodo fiorente del Dypilon.
(') Cfr. testo a p. 671 e seg.
di foggiare il portello in modo analogo a quello delle
dimore dei vivi. Ad ogni modo se al concetto generale
di dare all'urna cineraria la forma dell'uovo si ricol-
legano forse anche le uova di struzzo elegantemente
ornate, così di frequente deposte nelle tombe tirrene
ed iberiche della età del ferro, certamente vi sono
del tutto estranee le urne a capanna rinvenute nel
Tirreno.
Vi si ricollegano invece le urne rettangolari, mon-
tate sempre su quattro piedi, di cui mi sono antece-
dentemente occupato, rappresentate da numerosissimi
esemplari in specie nelle tombe micenee di Creta.
L'esemplare, fittile, rinvenuto nella Italia meri-
dionale (fig. 189 e), edito dal Pottier, spetta ad una
famiglia di prodotti ceramici ben distinta dalle altre
per caratteri tecnici e stilistici, sino ad ora non stu-
diata particolarmente, ma confusa sotto diversi nomi
coi prodotti protocorinzi e con quelli geometrici greci
0 colle loro imitazioni ('); onde il nome datole dal
Pottier di ceramica italo-geometrica (2).
Il Montelius nel comporre le tavole annesse alla
breve sua monografìa che ha per titolo Preclassical
chronologij en Greece and Itali/, fu il primo a di-
stinguerla dalle altre, e ad accennare alla maggiore
antichità di alcuni vasi di cotesta famiglia rinvenuti
a Vulci in confronto coi prodotti « protocorinzi » od
argivi e di quelli greci geometrici. Invero la questione
cronologica ci interessa solo indirettamente in questo
momento, cioè in quanto possiamo dedurne vicinanza
di tempo tra gli ultimi prodotti vascolari micenei ed
1 più antichi submicenei, giacche dobbiamo ora esa-
minare gli elementi che in quest'ultima produzione
vascolare persistettero da quella micenea.
Gli esemplari romani che vi si debbono riferire
sono raccolti nella tav. IX e portano i numeri 1, 2, 3,
7 ed 8; per i caratteri tecnici vi si avvicina anche
l'oinochoe che porta il numero 12, ma la forma e la
decorazione ricollega questo vaso ai prodotti greci geo-
metrici (;ì), intorno ai quali ho già dissertato.
(') Cito soltanto i più recenti lavori in cui è presa in esame,
quello cioè dello Gsell, Fouilles dans la nécropole de Vulci,
p. 380 e seg. e Mon. Lincei, IV, pp. 260 e 269 e seg.
(2) Pottier, Vases antiqua du Louvre, I, pi. 32 e seg.
(a) Ciò è dimostrato sopratutto da alcune oinochoai di Cor-
neto Tarquinia, con elementi decorativi dello stile geometrico
Sono tutti plasmati al tornio con una argilla per-
fettamente decantata, disseccati, ornati a guazzo con un
colore minerale nerastro e cotti in un forno chiuso, ove
l'argilla acquistò un bel colore bianco-giallastro ed
una superficie friabilissima, sulla quale non si notano
tracce nè di brunitura, nè di inverniciatura. Nella ope-
razione della cottura la tinta degli ornati acquistò un
colore variabile dal bruno al rosso, secondo l'intensità
della cottura e quindi della ossidazione; siccome poi
nella applicazione del colore a guazzo le linee sono
nette, senza quelle sbavature che di necessità si dovreb-
bero osservare se fosse stato applicato tale e quale
sulla superficie disseccata e quindi porosa dell'argilla,
si deve ritenere che la tinta minerale non fosse sem-
plicemente sciolta nell'acqua, ma vi fossero addizionate
delle sostanze destinate a fissarla, delle resine cioè,
o altra materia organica, di cui naturalmente sparì
ogni traccia nella cottura.
Principali elementi decorativi sono le linee e le
fasce orizzontali ; è caratteristica una zona principale
costituita da una serie di dischi composto ciascuno da
parecchi cerchi concentrici, ma già nei pochi esemplari
romani se ne notano altri, cioè delle linee, o dei fasci
di linee verticali od oblique e linee o fasci di linee
tremolanti, altri ancora quindi possono supporsi negli
esemplari laziali ignorati, tanto più che si osservano
nelle imitazioni di questi prodotti rinvenute a nord
ed a sud del Lazio. Ad ogni modo un carattere pecu-
liare di questa produzione vascolare, in specie in con-
fronto con quella dei vasi greci geometrici di stile svi-
luppato (Dipylon-Thera), è la sobrietà della decora-
zione, il predominio delle zone a cerchi concentrici e
l'assoluta assenza, almeno negli esemplari sino ad
ora conosciuti, delle forme antropomorfe e zoomorfe.
La tecnica è adunque quella stessa dei vasi mi-
cenei a pittura a guazzo (mattmalerei), inoltre alcune
forme ed alcuni ornati derivano pur essi dal patrimonio
vascolare miceneo.
Ho dovuto altrove accennare alla importanza grande
della ceramica submicenea nella costituzione dei tipi
adottati più comunemente nel Tirreno a guisa di
ossuari; ivi ho già mostrato che quelle forme deri-
vano tutte da prototipi micenei o premicenei (') ; un
greco e cavalli che ricollegano all'evidenza questi prodotti al
periodo fiorente del Dypilon.
(') Cfr. testo a p. 671 e seg.