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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0386

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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sue vette ; i Sali infatti si dividevano in due gruppi
uno palatino e l'altro collino e questi ultimi erano
detti agonenses o agonales, senza dubbio pur essi
come gli altri dal nome del colle in cui era localiz-
zato il loro culto (').

È poi evidente che al toponimico Agonal debbono
connettersi le Agonalia, come le Palatualia si ricol-
legano al Palatimi o Palatino ; il nome generico dato
nei fasti alle ferie del Septimontium prova adunque
che se non ancora negli ultimi tempi della Repub-
blica, certo più anticamente dovevano celebrarsi non
solo sulle vette dei « Montes » come lo mostrano i ci-
tati estratti delle ricerche labeoniane, ma anche sulle
vette dei « Colles » o almeno siili'Agonal o Quirinale.

Non si può determinare in modo evidente per qual
ragione il nome di queste ultime feste, senza dubbio
originariamente locali, sia stato generalizzato a tutte
quelle analoghe contemporaneamente celebrate nelle
altre vette occupate da antichissimi abitati ; ma si
presenta del tutto probabile la ipotesi che ciò avve-
nisse per antonomasia, sia che tal generalizzazione
fosse avvenuta in un tempo in cui le feste sull' Ago-
nal erano più splendide delle altre, sia che da al-
cuni si ritenessero di più antica istituzione; certo
un altro esempio si ha nell'appellativo di Quiriti
esteso a tutti i Romani, ma originariamente connesso
col solo Quirinale, sia che derivi dal culto a Quirino
colà localizzato, sia che provenga invece dal nome
sabino della lancia, la leggenda riconnettendo al Qui-
rinale tutti gli elementi romani di origine sabina.

Se non ancora ai tempi di Labeoue, certo in ori-
gine quelle feste, di cui quest'ultimo si occupava nel
passo quotato da Festo, non si celebravano adunque
soltanto nelle vette dei « Montes », ma anche in quelle
dei « Colles » ; la interpretazione topografica data dal
Wissowa e da altri anche prima di lui (2) viene così
a mancare di ogni fondamento, il Septimonzio quale
essi lo avevano concepito essendo privo non solo di
un proprio recinto, ma anche di propri culti, ossia
di tutti quegli elementi sui quali era stata basata
la esposta congettura.

(') Cfr. Servio, ad Aeneici, Vili, 285, e sopratutto Dionigi
d'Alicarnasso, II, 79, « ol (lèv yÙQ 'AyiavaXùq vnò óè rwwv
xokhlvoi xukov/xsfoi aafoot, ».

(2) Vedi Richter, op. cit, p. 37 c la letteratura da lui ci-
tata a p. 38.

10 non nego invero la possibilità che il Wissowa
abbia bene intuito il senso della frase di Varrio Fiacco,
e che effettivamente ai tempi di Labeone o ai suoi,
i culti Agonali si esplicassero soltanto sulle vette dei
Montes ivi ricordate; ma l'errore del Wissowa con-
siste nell'aver dato a quel monco brano una inter-
pretazione troppo letterale, in cui non si distingue
debitamente la parte sostanziale dei culti, certo anti-
chissima da quella formale, cioè dall'ultimo loro rior-
dinamento al quale doveva necessariamente riferirsi
Labeone, riordinamento ultimo in cui poterono non
essere stati ripristinati in alcuni luoghi, e ciò per
tener conto di uno stato di cose senza confronto più
recente.

Di questi successivi riordinamenti dei culti locali
non abbiamo invero notizia diretta, ma tracce sicure
nella loro onomastica. Labeone stesso infatti avvertiva
che originariamente il nome dato a quelle feste era
Agonalia e questo essendo toponimico come quello di
Seplimontiale sacrum, evidentemente deve corrispon-
dere ad un ordinamento di quel culto diverso da que-
st'ultimo e certamente più antico ; ma non corrisponde
ancora a quello originario, posteriore al quale deve
essere quella generalizzazione del nome di una festa
locale degli abitatori del colle Quirinale a tutte le
altre analoghe contemporaneamente festeggiate nelle
singole alture in cui erano fioriti i più antichi abitati
da cui sorse Roma.

11 tardo ricollegamento al Septimontium di questi
culti, antichissimi nella loro essenza apparisce anche
dal fatto che mentre la toponomastica dei culti stessi
(Palataal-ia, Agonal-ia) conserva un carattere di assai
antica latinità, il nome di Septimontium col quale La-
beone, Fiacco, e quindi gli altri li hanno associati,
anche per la composizione di due vocaboli in uno
solo, sembra dovuto ad una latinità senza confronto
più recente. Il Septimontium poi ed il relativo septi-
montiale sacrum esprimono troppo chiaramente l'idea
di un complesso di sette alture, perchè sia possibile
ricollegarli alle otto vette o ai quattro « Montes »
menzionati nel sunto festiano ('). Ciò dimostra che
il sunto a noi pervenuto è del tutto manchevole,
e siccome ho addotto degli argomenti i quali di-

(') Questa difficoltà era apparsa qui al Wissowa, ma non
era stata da lui superata; nè più fortunato è in proposito il
Richter, Topographie, p. 37, nota 1.
 
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