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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 16.1906

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Quagliati, Quintino; Ridola, Domenico: Necropoli arcaica ad incinerazione: presso Timmari nel Materano
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https://doi.org/10.11588/diglit.9313#0052

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91 NECROPOLI ARCAI

di fibule serpeggianti, le quali nella medesima re-
gione del Materano si videro pur di moda in tempo
del pari remotissimo fra le antichità esplorate e rac-
colte a Murgia Timone (').

Tipologicamente tutti i nostri esemplari, e quello
della tomba 84 in ispecie (fig. 98), corrispondono al
noto rasoio della prima età del ferro di Vadena nel
Trentino, pubblicato dall'Orsi e riprodotto dal Pigo-
rini (2), il quale oggetto deriva dalle forme primitive

Fig. 101. — Gr. 4:5. T. 217.

del rasoio bitagliente che è proprio delle palafitte
orientali e delle terremare nel settentrione d'Italia, e
che, giova qui ricordare, s'è raccolto anche dagli strati
della pura età del bronzo in Taranto (3). Neil' Italia
centrale la stessa foggia di rasoi d'uso e simbolici a
lama rettangolare s'incontra negli strati arcaici di Al-
lumiere, nella necropoli di Villa Cavalletti del primo
gruppo di antichità laziali, a Bisenzio che nelle tombe
a pozzo rispecchia i caratteri primitivi della civiltà
villanoviana nell'Etruria; e si mantiene anche nel
procedere della età del ferro a Terni e ad Alfedena (4).
Nel mezzogiorno ormai il rasoio rettangolare è abba-

te Mori, ani., voi. Vili, col. 499 e segg.

(2j Bull, di paletn. it., a. XX, p. 9 e nota 6.

(3) Not. d. scavi, 1900, p. 463, fig. 20 e Bull, di paletn. it.,
a. XXVI, p. 17, fig. C e p. 15.

(*) Not. d. scavi, 1902, pp. 189-191. Il De Mortilìet nel
Musée Préìnstorique (Paris, 1903) a fig. 1351 pubblica uno di
questi rasoi che è nel museo di Saint-Germain e che fu acqui-
stato in Roma.

AD INCINERAZIONE ^

stanza conosciuto: l'Orsi ne pubblica nelle Notizie
del 1902 nuovi, interessanti esemplari di Spezzano
Calabro, conservati a Cotrone nella raccolta Albani
ma egli li coordina con le lame bitaglienti a testa
intaccata del 2° e 3° periodo siculo, volendo ricercare
per ambo i gruppi di rasoi del nord e del sud una
fonte comune nell'oriente ellenico (').

Spilloni. In tre cinerari era contenuto per arredo
funebre uno spillone. Quello che appartenne alla tomba

Fig. 102. — Gr. 4:5. T. 41.

136 (fig. 103) è di esile verga cilindrica, assotti-
gliata al collo, con punta acuminata e con semplice
testa a capocchia di chiodo. La fig. 104 riproduce lo
spillone della tomba 220 : ha l'asticella tonda, appun-
tita in fondo, ribattuta in testa a foggia rettangolare
e munita in alto di un robusto globulo schiacciato,
fuso a parte e infilato nella verga. Il terzo esemplare
(fig. 105) provenne dalla tomba 68 e si raccolse spez-
zato verso la punta, che fu distorta dal tuoco nel rogo:
la verga è ribattuta in testa ed ha nel collo l'orna-
mento di quindici anelli paralleli, quindi si ingrossa

(') Noi. d. scavi, 1902, pp. 36-38. Vedi anche Bull di pa-
letn. it., a. XXIII, pp. 195-196; a. XXVII, p. 173; a. XXVIII,
p. 110, tav. II, fig. 13. Il E. Ispettore de' monumenti e degli scavi
di antichità in Cotrone, marchese Armando Lucifero, sa che i
bronzi della collezione Albani illustrati dall'Orsi si sono tro-
vati presso Casal Bruzio, e lo sa per riferimento avutone dal-
l'ing. Clemente Longo, il quale ha dato a lui due altre cuspidi
di lancia del tipo pubblicalo dall'Orsi a fig. 7 in Not. d. scavi,
1902, p. 36 e provenienti da quelle stesse tombe.
 
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