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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 16.1906

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Quagliati, Quintino; Ridola, Domenico: Necropoli arcaica ad incinerazione: presso Timmari nel Materano
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https://doi.org/10.11588/diglit.9313#0055

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PRESSO TIMMARI NEL MATERANO

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nè l'uso; pare tuttavia bia appartenuto a qualche or-
namelo personale.

Ago. La tomba 47 ha dato un oggetto di uso do-
mestico, l'ago per cucire: è sottilissimo ed acuto;
della cruna rimane solo la parte inferiore (fìg. 114).

Fio. 114. - Gr. 1:1. T. 47.

OGGETTI ED ORNAMENTI DI CORNO CERVINO E D'OSSO.

Bottoni. Dentro due urne si recuperarono tre bot-
toni che, come il fìttile accessorio della tomba 10
(tìg. 88 a, b), ricordano eccezionalmente nella suppel-

Fig. 115. — Gr. 1:1. T. 29.

lettile di Timmari anche i prodotti industriali delle
popolazioni di origine neo ed eneolitica : sono bottoni
a foro convergente, di quelli caratteristici del periodo
eneolitico nell'alba dell'età dei metalli e comuni tanto
ai discendenti della civiltà neolitica come agli abitanti
dei laghi e delle paludi della Lombardia centrale ed
occidentale. Se ne ricordano di forma conica in Italia
tre di stagno provenienti dalla grotta di Monte Bra-
doni (Volterra), due di corno della palafitta di Polada,
due di ambra rossa delle palafitte di Cataragna (Bre-
scia) e dei Lagazzi (Cremona), e uno di pietra trovato
in una terramara presso Viadana (Mantova) : quelli
di ambra riappariscono nella necropoli picena della
prima età del ferro a Novilara (Pesaro): anche in
Sicilia dalla caverna sepolcrale del Fico presso Isnello
(primo periodo siculo) ne è uscito fuori uno di osso
simile per forma a quelli delle tombe eneolitiche della
penisola iberica e della Francia ('). I nostri esemplari

(') Bull, cit., a. XXV, p. 391, tav. Ili, fìgg. 2-3; a. XXVI),
pp. 120, 124, tav. Vili. flg. 4; a. XVII, tav. II, fìg. 7; Mon-
telius, op. cit., tav. 10, flgg. 8 e 3; Bull, cit., a. XXX, pp. 101,
176 e fig. A, 6 a p. 173.

Monumenti Antichi — Voi.. XVI.

sono ricavati da osso di corno cervino e fatti a calotta
piena e cioè di forma tonda superiormente, con base cir-
colare; ed hanno quell'ornato di circoletti incisi che è
proprio dei terramaricoli: la fig. 115 riproduce il bot-
tone della tomba 29, decorato nella parte superiore
dei doppi circoletti disposti come si vede nella figura
stessa: la fig. 116, a, b dà uno degli altri due bot-
toni che si rinvennero nella tomba 189, i quali sono
simili fra di loro e portano nella parte superiore, come
si vede nel disegno in a, le incisioni dei circoletti
semplici negli spazi fra i bracci di una croce formata
da fasci di tre linee.

Un piccolo oggetto a segmento di ellissi con base
circolare piatta, proveniente dall'urna 159, ha sul

Fig. 116. — Gr. 1:1. T. 189.

corpo nel senso dell'altezza e in quatto punti equidi-
stanti l'ornato di tre righe parallele incise (fig. 125, n).
Già parlando della ceramica si è notato come non sia
raro presso i terramaricoli della bassa valle padana il
motivo ornamentale di fasci di linee disposti a croce
come sui bottoni della tomba 189; anche il sempli-
cissimo ornato che è sull'oggetto della tomba 159
trova riscontro nel costume di decorare in simil guisa
per esempio alcune fuseruole di terracotta delle ter-
remare emiliane (').

Oggetti rettangolari. Dai residui del rogo con-
servati dentro due altre urne uscirono tre oggetti ret-
tangolari di corno cervino, il cui tipo era già stato
trovato a Matera stessa sulla Murgia Timone in uno
dei noti sepolcri di costruzione e di rito siculo (*).
Due dei detti oggetti appartennero alla tomba 193,
de' quali uno è grezzo nella superfice inferiore, le-
vigato e decorato di quattro coppie di cerchielli incisi
con punto centrale nella faccia superiore, e trapassato

(') Montelius, op. cit., tav. 24, fìg. 16; vedi anche le
figg. 18 e 19.

(2) Mon. aut., voi. VIII, col. 479, fìg. 07.

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