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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 16.1906

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Quagliati, Quintino; Ridola, Domenico: Necropoli arcaica ad incinerazione: presso Timmari nel Materano
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https://doi.org/10.11588/diglit.9313#0069

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PRESSO TIMMAltt NEL MATURANO

121)

T. 86*. Ossuario con buona cottura a colore ros-
sastro, offesa da lesioni, il quale porta intorno alla
sua maggiore ampiezza un ornato a scannellature in
senso trasversale da sinistra a destra, simile a quello
notato sull'urna 53 : le due anse orizzontali orano
state distaccate e deposte sulla terra sotto il fondo
del vaso stesso. La ciotola-coperchio, in frammenti,
aveva sovrapposta una pietra arenaria. L'urna a sud
e a ovest era difesa da due pietre messe di coltello:
a levante come segno sepolcrale era piantata in piedi
una pietra di m. 0,37 X 0,20 X 0,15 (fig. 13).

T. 87**. Piccolo ossuario a pentolo, riprodotto a
fig. 24. Alt. m. 0,195; diam. della bocca m. 135. Lo
copriva una ciotola rovesciata (fig. 68), e questa aveva
sopra il fondo una pietra informe.

Tra i molti avanzi delle ossa bruciate si rinven-
nero tre perline forate di pasta vitrea, color celeste,
ed una quarta in frantumi.

T. 88**. Urna e ciotola-coperchio in frammenti:
l'urna aveva due anse orizzontali a ciambella, di cui
una mancante, l'altra distaccata, e questa porta tra-
sversalmente una depressione ottenuta a fresco con la
spatola. Di fianco al fondo del vaso giaceva sulla terra
un manico quadrangolare curvo, che non appartenne
nè alla ciotola nè all'ossuario.

La fotografia riprodotta nella fig. 2 dà le seguenti
ultime tombe sul limite sud-est della trincea F:

T. 89-90. Si vedono a destra della fotografia: la
prima aveva la semplice urna coperta di ciotola e tutto
era in lesioni ; la seconda aveva l'urna devastata dal-
l'intromissione di una radice di vite e sopra i fran-
tumi del vaso era una pietra aronaria.

T. 91-93. Gruppo di tre cinerari rovinati da ra-
dici. Il primo, a fondo stretto e larga pancia con gli
attacchi di due anse orizzontali, mancava di quasi
tutto il collo; della ciotola di copertura rimaneva solo
il fondo. Il secondo stava in un piano di posa 15 cen-
timetri più profondo di quello del precedente : era di
corpo sferico senza anse, con avanzi della ciotola-co-
perchio ; e sopra i frammenti delle stoviglie giaceva
una pietra. Il terzo era incastrato fra gli altri due
ossuari e ad essi sovrapposto: restavano pochi cocci
del vaso e della ciotola.

T. 94* *. Umetta pubblicata a fig. 31. Alt. m. 0,153.
Serviva di coperchio una ciotola capovolta ed ansata
(manico frammentato), a fondo piano e parete curva

piegata al labbro ; e sopra la ciotola aderiva una pietra
di arenaria di m. 0,24 X 0,15 X 0,03.

T. 95**. Si vede nella fotografia a sinistra : l'ur-
netta (alt. m. 0,218) è senza anso e mancava della
parte superiore, la quale è fatta a semplice tronco di
cono (restaurata): è del tipo dell'urna 44 (vedi fig. 40):
vi stava sopra una pietra arenaria delle dimensioni di
m. 0,25 X 0,18 X 0,04. Fra la terra si è pure raccolto
un pezzo della ciotola di coprimento: questa dal fondo
piano e stretto si rivolgeva con parete quasi a tronco
conico piegata presso l'orlo.

Scavo G. Gruppo nord (fig. 3) e nord-est (fig. 4)
della necropoli.

Nelle tombe 96, 100, 111, 122, 124, 140, 141,
142, 152, 153, 154, 156 rimanevano i soli frammenti
della parte inferiore del cinerario; nella tomba 108
si trovò metà del fondo di un'urna, e sotto il fondo
era un'ansa; nelle tombe 104, 118, 129, 148, 149,
150, 178 si raccolsero gli avanzi dell'ossuario fìttile
in frantumi; nella tomba 107 era l'urna non munita
di anse, offesa da lesioni e mancante della parte su-
periore.

Nel sito segnato col n. 102 sulla planimetria una
pietra di arenaria giaceva in piano, senza che sotto
si sia veduta traccia alcuna di ossuario: misurava
m. 0,32 X 0,31 X 0,06.

Tutti i vasi fìttili delle tombe seguenti contene-
vano i residui di ossa umane della combustione, meno
che quelli indicati ai numeri 121, 134, 144, 146,
170, 180.

T. 97*. Grossa urna (restaurata). Alt. m. 0,22;
circonf. m. 0,83. Ha fondo stretto (diam. m. 0,085)
e bocca molto ampia (diam. m. 0,22) : era provvista
di due manichi piccoli e rivolti in su, de' quali uno
si trovò ed è stato rimesso in sito (fig. 132) ('). Il
coperchio è in frammenti.

Fra le ossa cremate si è rinvenuta una fibula di
bronzo ad arco semplice, spezzata in tre parti e spun-
tata nell'ardiglione.

(') I disegni riproducenti lo formo dello urne conservate
a Matera sono stati fatti su schizzi che mi ha procurato il
dott. Domenico Ridola, il quale ne deve cortesemente la ese-
cuzione in parte al prof. Enrico Mele della Scuola Normale di
Matera e in parte al cav. Vittorio Di Cicco, R. Ispettore dei
monumenti e degli scavi di antichità nella Basilicata.
 
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