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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 16.1906

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Gàbrici, Ettore: Bolsena: scavi nel Sacellum della dea Nortia sul Pozzarello
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https://doi.org/10.11588/diglit.9313#0100

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DELLA DEA NORTIA SUL POZZARELLO

186

prese nome tutta la località denominata Pozzavello.
Ha un diametro di m. 2,40 ed era cinta da un para-
petto in muratura (largii, m. 0,40, alt. m. 0,80) into-
nacato, che restava m. 0,70 sotto il piano agricolo.
Fu trovato coperto da lastroni di nenfro spessi m. 0,15
a 0,18 e delle dimensioni di m. 1,20X0,56; 1,16 X 0,56;
1,00 X 0,55 ecc. Tali lastre evidentemente appartenenti
alle costruzioni antiche di quel recinto sacro, dovettero
esservi collocate sopra, quando, caduto in disuso il
recinto e colmato in parte di terra il pozzo, si volle
evitare ai passanti o agli animali il pericolo di ca-
dervi dentro. Il parapetto di opera incerta fu distrutto
per evitare il pericolo della sua rovina, quando furono
iniziati i lavori di vuotatura. I quali furono penosi,
stante che la cavità circolare si approfonda nel suolo
di m. 14,50 attraversando diversi strati vulcanici (tìg. 10).
La superficie interna di questa cavità sotterranea non
dovè essere in origine quale appare dalla sezione che
pubblico, perchè devesi tener conto dei diversi strati
che la formavano. È ovvio rilevare che tale cavità si
restringe nei punti dove lo strato è compatto, si ri-
gonfia quasi simmetricamente negli strati di lapillo;
e ciò perchè le pareti lapillose e arenose, di nessuna
solidità e consistenza, subirono un lento ma continuo
distaccamento di particelle, il quale produsse i rigon-
fiamenti che si vedono. Per modo che il diametro ori-
ginario della cavità possiamo averlo dai punti dove
lo strato compatto ha un diametro di m. 1,30 e 1,45.
Alla profondità di m. 10,77, dove il diametro è di
m. 1,45, la cavità si allarga considerevolmente fino
a raggiungere una larghezza massima di m. 4 che con-
serva per una profondità di m. 4,50, al termine della
quale trovasi una superficie piana che è il fondo del
pozzo. Questa parte più bassa della cavità assume
l'aspetto di una camera sotterranea circolare.

Per le ulteriori conclusioni è di somma importanza
notare, che le pareti del pozzo non presentano traccia
alcuna d'intonaco in tutta la loro estensione e molto
meno nella camera del fondo. In guisa che va escluso
sicuramente che esso pozzo abbia potuto essere un de-
posito di acqua potabile; data la natura porosa del
masso, l'acqua sarebbe stata assorbita, se ve ne fosse
penetrata dall'alto. Questa osservazione è avvalorata
sia dal fatto che il pavimento della camera sotterranea
è di superfìcie piana non già concava, come general-
mente sono fatti i fondi dei depositi d'acqua, sia an-

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Monumenti Antichi — Voi.. XVI.

Via. 10.

Sezione del cavo o pozzo sacro.

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