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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 16.1906

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Paribeni, Roberto: Necropoli del territorio Capenate
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https://doi.org/10.11588/diglit.9313#0152

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283

NECROPOLI DEI, TERRITORIO CAPENATE

284

Sepolcreto di Contrada S. Martino.

La necropoli si adagia principalmente sul declivio
del colle che guarda il sito di Civitucola, ed è molto
estesa. Dal gruppo di tombe XLVIII-LII che sono
le più vicine alla valle di Leprignano, fino ad una
grande tomba a camera già da gran tempo aperta
e violata, correranno più di quattrocento metri, e
senza dubbio altre tombe debbono trovarsi oltre questi
limiti.

Circa la distribuzione delle tombe, le I-XIV fu-
rono rinvenute sull'alto della collina nella sua estre-
mità sud-ovest, in quello sprone che discende verso
la valle di Leprignano, le XV-XVII a mezza costa
nello stesso punto, le XIX-XX, le XXIX-XLVI, la
LIV e la LXVI lungo la costa di fronte a Civi-
tucola, le XXI-XXVIII nella parte più settentrionale
del colle, quasi alla sommità di esso a circa 300 metri
dal gruppo I-XVII, le rimanenti XLVII-LXX, meno
le già notate, lungo la stessa costa, ma più in basso
quasi ai piedi della collina.

Durante i lavori di scavo apparvero in più d'un
luogo, ma specialmente nel gruppo delle tombe XLVII-
LXX dei tratti di canaletti cavati semplicemente
nel tufo, destinati a facilitare lo scolo delle acque
piovano, e ad impedire, che queste penetrassero nelle
tombe.

Gli scavi furono eseguiti dal sig. Francesco Man-
cinelli-Scotti, assistiti e incamminati con rigorosa esat-
tezza dall'abilità e dall'energia del soprastante cav.
Guido Scifoni pel primo periodo, e negli ultimi giorni
con lodevolissima diligenza dal custode Sebastiano
Molina. I disegni che unisco alla mia relazione sono
opera abile e intelligente del sig. Luigi Giammiti.

D'una di esse egli vide la suppellettile identica a quella delle
nostre tombe più recenti. « A tempo mio fu scoperta ivi vicino
(presso la chiesa di S. Antimo in territorio di Nazzano) una
grotta sepolcrale o ipogeo, e vi fu trovato uno scheletro, una
lancia, due o tre vasi con pitture volgarmente chiamati etruschi
di disegno però rozzo e una quantità di rottami di vasi di
creta » (foglio 200 verso). È notevole per la controversia sulla
collocazione di Capena a Civitucola o a S. Oreste, che il Di
Costanzo diligentissimo sempre nel raccogliere anche le più
tenui notizie su antichità esistenti o trovate nei diversi luoghi,
per S. Oreste non ricorda alcun monumento classico, ma solo
l'iscrizione della campana del 1340 e uua croce in legno di
lavoro greco a finissimo traforo con iscrizione del 1546 (foglio 204
verso).

A questi miei collaboratori, come ai signori proprietari
e al sig. Mancinelli-Scotti, tutti per rne cortesissimi,
porgo i miei ringraziamenti.

Come quarta parte dovuta allo Stato, a norma
della legge vigente, prescelsi i corredi delle tombe
XVI, XIX, LIV, LX, LXI, LXVIII e un vaso resto
di antica deposizione nella tomba XXXV. Questi cor-
redi sono ora nel Museo Preistorico di Roma, e con
essi anche alcuni altri vasi ricomposti da molti fram-
menti, provenienti da tombe diverse, che il sig. Man-
cinelli donò al Museo, dopo fatta la divisione.

Le tombe sono numerate secondo l'ordine col quale
vennero rinvenute. Le tombe a camera che costitui-
scono la maggioranza delle rinvenute, hanno avuto quasi
tutte più d'una deposizione, e sono state violate, talché
gli oggetti più antichi si trovano misti coi più re-
centi, per lo più spostati e dispersi qua e là per la
tomba. Ho cercato di distinguere gli oggetti appar-
tenenti all'una o all'altra di queste deposizioni, ma
molte volte la mia distinzione non ha che un valore
puramente congetturale ; spesso poi ho dato alla pa-
rola deposizione il valore di primo gruppo di seppelli-
menti, la cui durata può essersi prolungata forse oltre
una generazione.

Diedi già una relazione preliminare nelle Notizie
degli Scavi ('), ritengo perciò non necessario ripetere
per esteso la descrizione della suppellettile di cia-
scuna tomba, riservandomi di farlo, e più ampiamente
che non nelle Notine, per le tombe importanti, e
per quelle nelle quali l'esame e il restauro dei fram-
menti aggiunsero nuovi oggetti ai già descritti nella
relazione preliminare. Per le altre tombe riassumerò
i trovameuti, rimandando per una descrizione più det-
tagliata alle Notizie.

Tomba I. — Camera quasi quadrata (m.2,86
X 2,80 ; altezza m. 2,00) (2) con tre loculi. Nessun
risultato.

Tombe II, III e LXVIII. — Le tombe II, III e
LXVIII costituiscono un gruppo singolarissimo, e sono
così strettamente connesse, che sebbene l'ultima sia
stata trovata più di un mese dopo le prime due, non
credo opportuno disgiungerle l'ima dall'altra (cfr.

(') 1905, p. 301.

(2) Indico la misura dell'altezza della tomba, solo quando
il soffitto è ben conservato, e parimenti la larghezza della
porta, solo nel caso che siano in buono stato gli stipiti.
 
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