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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 16.1906

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Paribeni, Roberto: Necropoli del territorio Capenate
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https://doi.org/10.11588/diglit.9313#0164

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307

NECROPOLI DEL TERRITORIO CAl'E.N ATE

308

fortemente le gambe, nel modo consueto con cui l'arte
arcaica rappresenta la corsa. Alt. m. 0,13.

47) Sette kyathoi di bucchero, uno dei quali con
ventre baccellato e un holkion di bucchero pesante
con solchi orizzontali fatti a stecca sotto il labbro.
Alt. m. 0,09.

48) Uno striglie di bronzo lungo m. 0,23.

Di età anehe più recente sembrano essere alcune
ghiere e borchie circolari semplici in osso e in bronzo,
due skyphoi e due boccaletti etrusco-campani a ver-
nice nera, tre olle e due anfore della forma romana
a punta.

Tombe XXI-XXVII. — Camere che diedero ri-
sultati insignificanti o nulli. La XXI ha tre camere
rettangolari, una di fronte alla porta e due laterali, il
cui asse taglia ad angolo retto l'asse della prima.
La XXIII con lungo dromos ben conservato (m. 4,50
per 0,60 di larghezza), oltre la camera posta di fronte
alla porta, ne ha un'altra a sinistra che fa angolo
retto con la prima (cfr. Notìzie, 1. e, p. 320).

Tomba XXVIII. — Camera di forma quasi qua-
drata (m. 3 X 2,90) con solaio piano, due loculi sulla
parete centrale,. uno per ciascuna delle laterali. La
porta orientata a sud-ovest era priva di chiudenda.
Si rinvennero solo frammenti di un fermaglio di cin-
tura in bronzo costituito da una lamina rettangolare
ornata da pallottole riportate sull'orlo, due kyathoi
di bucchero, e un'olla di terracotta grezza.

Tomba XXIX.— Camera rettangolare (m. 3,50
X 3 ; alt. m. 2) con solaio piano e porta a sud-ovest,
larga m. 0,65, rinvenuta aperta. Nella parete late-
rale destra due loculi uno sull'altro ; in quella di fondo
tre, cioè uno grande in basso e due di grandezza di-
suguale più in alto ; nella laterale sinistra due loculi
e una banchina a parallelepipedi di tufo alta dal suolo
m. 0,50. Finalmente nella parete presso la porta è ri-
cavato un ottavo loculo per un bambino (rais. m. 0,83
X 0,35X0,37). In un angolo del loculo superiore più
piccolo nella parete di fondo è praticato un foro, pel
quale i violatori penetrarono nella adiacente tombaXXX,
la cui chiudenda a blocchi di tufo fu rinvenuta per
tre quarti in situ. Gli oggetti furono rinvenuti fuori
di posto, mescolati con ossa pure scomposte per l'opera
dei violatori, e rimontano a due periodi di deposizioni.

Depositi più antichi. — Oggetti di corredo per-
sonale. 1) Parte di un fermaglio di cintura della con-

sueta forma di lamina quadrangolare di bronzo con
pallottole riportate.

Vasi dipinti. 2) Un alabastron stretto e lungo
terminante in basso quasi a punta con piccolo labbro
spianato, senza anse, di argilla giallognola a zone al-
ternatamente colorite in violetto, oppure lasciate col
colore naturale e ripiene di sottili linee orizzontali
graffite. Nelle due zone centrali lasciate col color na-
turale, invece delle stilature graffite sono delle figurine
piccolissime, assai finemente eseguite a colori violaceo
e nero con tratti graffiti. I colori sono quasi interamente
perduti, delle figurine si riconoscono solo una pan-
tera, due sfingi alate sedute l'ima di fronte all'altra,
un cigno (?). L'argilla ha un colore più caldo e meno
verdognolo della corintia simile quasi a quello dei vasi
attici.

Buccheri. 3) Due holkia, una tazza e un kan-
tharos; gli holkia di bucchero cinereo pesante.

Possono appartenere a queste prime deposizioni
anche tre armille, una d'argento a cerchio semplice
(diam. m. 0,08) e due di bronzo a un giro di spirale,
e le armi in ferro che, divenute rugginose e inservi-
bili, non erano portate via dai saccheggiatori. Se ne
rinvennero numerose, e cioè dieci lance della forma
consueta e sei lame di spade frammentate e assai
corrose, una la più corta (daga o grande pugnale
piuttostochè spada) manca dell'impugnatura, ma con-
serva il fodero pure in ferro, e qualche anello di una
catenella che doveva servire a tenerlo appeso.

A deposizioni più recenti appartengono alcuni vasi
di bronzo (olpai, lebeti, caldaio con anse in ferro e
con restauri antichi) e dei vasi con brutte figure rosse,
a vernice nera, e grezzi.

Tomba XXX. — Camera adiacente alla XXIX
e ugualmente orientata. La porta, larga m. 0,80, aveva
la chiudenda in massi di tufo, quasi tutta al posto,
essendo i violatori penetrati dalla tomba precedente ;
sfondando la parete di tramezzo. Ha pianta quasi
quadrata e soffitto piano (mis. m. 3,50 X 3,20; alt.
m. 2,20). Dalla parete centrale sono ricavati due lo-
culi, e due dalla parete di sinistra chiusi da tego-
loni che si rinvennero spezzati e caduti in terra;
nella parete di destra invece è un loculo e una ban-
china assai regolarmente costituita da sei parallele-
pipedi di tufo, alta sul pavimento m. 0,80 e misu-
rante m. 2,60 X 1,10. Nella parete sinistra del dromos
 
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