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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 16.1906

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Paribeni, Roberto: Necropoli del territorio Capenate
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https://doi.org/10.11588/diglit.9313#0208

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395

NECROPOLI DKL TERRITORIO CAPENATE

39G

si rinvennero nel Bolognese ('), a Vetulonia (2), a Spa-
darolo (:!), a Corneto (■*), in luogo ignoto dell'Umbria (5).

Il pendaglino in forma di accettina sormontata
da un'anitrella (fig. 21) trovato in due tombe, l'ima
a fossa (t. LUI), l'altra a camera (t. LX), è abba-
stanza comune nella prima età del ferro italiana (°)
e si è rinvenuto anche ad Hallstatt C).

Con questo pendaglio va naturalmente unito l'altro
più semplice in piombo a forma di scure di t. LIX
(n. 4) (8).

paico, e trova perciò riscontri abbondantissimi in tutto
il mondo antico ('). Assai comuni sono pure i penda-
glieli in forma di bulla costituiti da due laminette
discoidali o ellittiche e terminate a guisa di goccia,
che si rinvennero nelle nostre tombe frequentemente
in bronzo, e una volta (t. LXVI, n. 13) in argento.
Alquanto diverse e forse più tarde erano quelle in
lamina d'oro di t. XXX (n. 2).

Fibule. Si ebbero in buon numero si da fosse
(t. LII), che da camere (t. VI, XXXIV, XXXVII,
XLI, LV, LX, LXXVI, LXXXVII) di questo periodo
le fìbulette di bronzo a navicella e lunga staffa di cui

Pig. 20. — Pendaglio traforato di bronzo (tomba XX^

Fig. 21. — Pendaglino di bronzo (tomba" LX).

Non mancano esempi dell'altro pendaglino di
t. XX (n. 7), costituito da un'asticella sormontata
da due teste di grifo che poteva avere anche l'ufficio
di netta unghie o netta orecchi (9). Quello della
stessa tomba XX in forma di mano aperta (n. 7) ri-
corda uno degli antichi pregiudizi più largamente dif-
fusi, quello che alla mano aperta dava valore apotro-

(') S. Francesco di Bologna e Bazzano: Montelius, Givi-
lisation primit. tav. LXIX-21 ; LXX-16; XCIV-17, cfr. anche
XCVI-10«.

(2) Palchi, Vetulonia, tav. XVII-26; XVIII-16.

(3) Bull, di Pai. XX, p. 172, fig. 5.

(4) Not. scavi 1882, tav. Xlllbis, fig. 19.

(5) Mus. preist. di Roma, n. d'invent. 53874.

(G) Se ne ebbero esemplari dal territorio falisco : Barnabei,
ibid. IV, p. 375; da Caracupa : Savignoni e Mengarelli in Not.
scavi 1903, p. 321, fig. 38.

(7) Sacken, Grabfeld von Hallstatt, tav. Vili, fig. 1 e 4.

(8) Cfr. uno in forma d'ascia a tallone a Caracupa; Savi-
gnoni e Mengarelli in Not. scavi 1903, p. 338, fig. 63; un
altro di Valvisciolo in Mus. Preist. di Poma, n. d'invent. 73460.

(°) Esempi dal territorio falisco, Mon. Lincei, IV, p. 386
atlante tav, 1X44; Mazzano, Not. scavi 1902, p. 599, fig. 3.

parlammo anche nell'esame del periodo più arcaico,
dicendo, come le scoperte siracusane ci permettano di
datarla con una certa probabilità. Si ebbero poi fibule
con l'arco ornato da dischetti d'osso per lo più da fosse
(t. XXXVI, LII, LUI) (2), due fibule con globetto di
ambra inserito sull'arco (t. LXXIX n. 25 e LXXXVII),
e un certo numero di fibule di argento per lo più di
piccole dimensioni (t. XXX, XXXVI, LXVI), tra le
quali particolarmente interessante quella del loculo
esterno di tomba XXX, nella quale sull'estremità su-
periore della staffa sorgeva una piccola testa di capra

(') Nella forma stessa di pendaglini in Egitto: Maspero,
Guide du musée de Caire, p. 190 A; applicata su un pendaglino
in forma di cuore in una tomba micenea di Creta: Paribeni, Sepol-
creto di H. Triada in Mon. Lincei, XIV, p. 378, fig. 36; in Italia,
a Bologna: Gozzadini, Scavi Arnoaldi, tav. X-ll; aEste: Ghi-
rardini in Not. scavi 1888, tav. XI-18; a Novilara: Brizio in
Mon. Lincei, V, tav. XIV-18 ; a Palestrina: Montelius, Civili-
sation primitive, tav. 364-15; a Cuma: Maraglino in Atti
Acc. Reale di Napoli 1906, p. 21 dell'estr., in luogo ignoto
forse del Piceno, Mus. preist. di Roma, n. d'invent. 53910 ecc.

(2) Per i riscontri eh: Mon. Lincei, Vili, p. 110, nota 1,
dove il Ghinirdini ha raccolti molti esempi.
 
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