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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 17.1906

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Orsi, Paolo: Gela: scave del 1900-1905
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https://doi.org/10.11588/diglit.12731#0095

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1 qo

181 GELA

, . . . , . . ... .„H (1l hr . n,.esso una buona facciata dal lato di ponente, colla porta mu-

al cranio piccolo due orecchinetti lunati di m., piesso

• f , „ fncrliolino rata. Davanti all'ingresso attuale, a levante, si apre

le braccia due piccoli stamnoi a fasciatine e iognoiino i*1" »

„.„... . j- „„ nn fio.piiptto un piccolo piazzale, dove la voce comune parlava di

sulle spalle. Aggiungaci : un ago di rame, un nasctieuo p r

66 * , a 0 cor una gran quantità di « stroppi fiorati », cioè di buoni cocci

aryballico grezzo, ì frammenti di un grande vaso coi. uu"8 1 *;r .

55 . . figurati, che sarebbero stati cola rinvenuti. Allo scopo

a ligure ed altri cocci minori. ° . •

3 i i oro 'idi- di stabilire quanto vi fosse di vero in codesta voce, e so
Sep. 407. Alla testata E del precedente era ada ai suhi 4

. , , , „on n-i„t0mn tracce di fin qui si stendesse la necropoli, o vi fossero scarichi

giata un'anfora con bocca a SSE ; noli intorno tiacco ai 4

, antichi, feci rivoltare con profonde trincee tutto il piaz-

scheletrino ed una tazzina zonata. .

%. tfOft Scheletrino infantile disteso sopra un zale, eseguendo anche saggi nel contiguo orto del pie-

frammento di tegola in nuda terra.

Sep. 409. Ustrinum di circa 2 ra. q., contenente
abbondanti carboni ed ossa cremate; un grosso ary-
ballos cor. era troppo consumato dal fuoco, perchè se
ne potesse rilevare la rappresentanza; un frammento

n

Fig. 135.

Pia. 136.

di grande lekythos grezza aveva grafita sulle spalle colo convento, ma i risultali furono pressoché negativi,

l'iscrizione completa PAI. Con ciò resta confermato che qui e nelle vie attigue

Sep. 410. Cassetta di tegole della forma e delle non vi ha più traccia di sepolcri. Fu segnalato un cu-
dimehsioni date nello schizzo unito (fig. 135) di ve- nicolo non cementato, e frammenti ceramici ordinari
•iuta e di sezione; anche la copertura era di tegole del sec. Ili circa. Merita solo menzione un minuscolo
orizzontali ; dir. SEE-NOO. Essa conteneva uno sche- frammento di un prezioso askos, raccolto quasi super-
erò col cranio a NOO (sic), adagiato sopra un sottil ficialmente e che qui si riproduce alla fig. 136. Il pezzo
letto di creta (sic) 0 certamente posteriore all'epoca della necropoli del

Sep. 411. Scheletro in nuda terra col cranio ad E, Borgo, perchè la cura minuziosa con cui sono eseguite
senza oggetti; anche questo era disteso sopra un letto le figure, questa che io chiamerei quasi virtuosità mi-
di creta appositamente preparato. orografica, lo porta in pieno V secolo, anzi alla fine

di esso. Era, ripeto, un piccolo askos con un diam. di

„. , o n- ro ToU^ì mm. 74, sulla cui faccia superiore furono dipinti in stilo

Piazzai e S. Giacomo (S. J a b eco,). r r

rosso micrografico due, meno probabilmente quattro,

Alla estremità SO del Borgo sorge la chiesetta di Sileni dai falli mostruosi, che si rincorrono.
S. Giacomo, volgarmente S. Jabechello, del sec. XIV, Sep. 112 (Via Salerno). Questo ed il seguente se-
oggi in parte rifatta: della fabbrica primitiva rimano polcro vennero rinvenuti, quando finite le mie espio-
 
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