Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 17.1906

DOI Artikel:
Orsi, Paolo: Gela: scave del 1900-1905
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.12731#0141

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
273 GEL

conoscere non già un motivo prassitelico, come a tutta
prima può sembrare, ma uno che nella sua prima
concezione risalo ai rilievi fidiaci del Partenone. Ma
l'azione delle braccia della terracotta gelese esclude

Fig. 202.

che essa si spremesse la chioma; la mossa dei due
mozziconi denota che il sinistro era verticale ed il
destro appena divergente, ed allora completeremo la
figura, mettendo nella d. uno specchio od una mela
Monumenti Antichi — Voi.. XVII.

A 274

(Winter, Typen, II. 212. 6; 221. 6). Comunque, il
nostro torsetto, pur riconducendosi con assai probabi-
lità ad uno schema originale fidiaco, costituisco una
di quelle innumerevoli varianti del tipo di Afrodite,
che furono in voga, nella piccola arte ed in quella
decorativa dalla metà del IV in poi. La bontà del
lavoro ci fa vivamente deplorare che esso ci sia per-
venuto così mutilo ed incompleto.

III.

La necropoli nel predio Lanricella.

(Scavi gennaio e febbraio 1905).

Uscendo da porta Licata, fra la chiesetta di s. Ia-
copo ed il principio della via campestre di s. Ippolito
intercede uno spazio di circa 400 m., che rappresenta
la fascia di divisione fra la necropoli del Borgo e
quelle di Capo Soprano. Per la cronologia dei gruppi
sepolcrali gelesi era di molto interesse apprendere,
mediante scavi sistematici, qualche cosa del gruppo
Lanricella, dove da lustri si era scavato con successo.
Questo predio oggi del sig. E. Lanricella, ed in pre-
cedenza Amendola, della estensione di 28 tumuli si-
ciliani (— mq. 48.832) si sviluppa sulla fiancata oc-
cidentale del piccolo vallone di s. Ippolito, il quale
con una lunghezza massima d'un mezzo km. scende
dritto in direzione di Nord dalla collina di Gela verso
la ferrovia; i declivi ne sono ripidi, ed erano acconci,
di preferenza nella costa Lauricella volta a levante,
per ricevere numerosi sepolcri scaglionati a terrazze.
L'importanza topografica ed archeologica di questa plaga
sta in ciò che essa segna quasi la divisione fra Costa
Zampogna e Capo Soprano, e fra i gruppi nettamente
arcaici del Borgo, e quelli di transizione (fine dello
stile nero) e di bella epoca (stile rosso severo e bello)
di C. Soprano. Il fondo del vallone e parte del ver-
sante NO era stato da me saltuariamente esplorato
in precedenza (se. Aldisio Cartia, Salerno, Migliore),
ma con sì scarso successo, da ritenere che questa parte,
acquitrinosa e slittante sui letti cretosi che formano
il sottosuolo, e volta per di più a ponente, non con-
tenesse che rari, poveri e tardi sepolcri; la infelicità
del sito aveva certamente sconsigliato i Gelesi dal-
l'installarvi sepolcri di riguardo.

18
 
Annotationen