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Orsi, Paolo: Gela: scave del 1900-1905
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.12731#0216
419
GELA.
420
due palmi di terra, commista a cenere ed a numerose
ossa spettanti a cinque cani; v'erano altresì parti di
im cavallo giovane, inferiore ai cinque anni, a desu-
merlo dallo sviluppo dei denti. Aggiungansi rottami
di scodelloni grezzi, pochi frammenti di vasi a fig. n.
e di un bicchiere nero tardo ; tutte le ossa erano in-
combuste meno una grande falange. Per determinare
con approssimazione l'età di questo strato superiore
vaio un fondo di coppa c. d. etrusco-campano con im-
pressioni, uno scodellino n. a calotta, un vasetto piri-
forme ed il bicchiere citato ; pezzi tutti non più an-
tichi della fine del sec. IV. Dentro la cassa eravi
terra rossastra, rottami vari, un gruppetto fittile di
tre figurine muliebri. Soltanto sul fondo in uno strato
di terra compatta esisteva la deposizione primitiva,
0.85 • ••>
Fig. 302.
cioè uno scheletro dal cranio ad E, accompagnato al
lato sin. da un alabastro)) di alabastro.
Il sepolcro è stato certamente scoperchiato e fru-
gato in antico; la presenza di copiosi avanzi animali
potrebbe, a tutta prima, richiamarci un costume ri-
tuale funebre molto raro; ma la assoluta recenziorità
dello strato superiore in confronto al sepolcro, e la
immediata vicinanza di un rudere di casa, mi sugge-
risce un'altra e più piana spiegazione, quella cioè
dello scarico di una abitazione.
Sep. 34. A circa m. 2 dal precedente si trovò
un altro baule col coperchio sprofondato, sopra uno
dei cui timpani era tracciato a stecco il segno dato
nella fig. 302. Il bellissimo cassone di m. 1,70 X 0,71
X 0,G4, disposto in dir. NNE-SSO, alla prof, di m. 3,00,
aveva ima crinitura antica saldata con chiavetta di
piombo. L'interno, colmo di terra di penetrazione, con-
teneva sul fondo lo scheletro col cranio a N, presso
la cui spalla sin. un piccolo alabastron di alabastro ;
un secondo con tracce di rosso giaceva a d. del cranio.
All'angolo SE ridotta in minuti pezzi un'anforetta del
tipo di Nola. Restaurata come meglio possibile essa
misurava in alt. cm. 34 V2: A) Donzella coperta di
chitone e mantello corrente verso d. colla testa volta
allo indietro; essa regge nella d. una patera con cui
consuma la artovórj spargendo del vino pavonazzo; nel-
l'altra una fiaccola dalla lunga fiamma rossa (Ta-
vola XXXI a). B) Garzone avvolto nel capace man-
tello, tirato su dietro la testa, ed appoggiato ad un
bastone. Lo stile è molto andante in ambo le faccie.
Sotto il piede graffito "Eyb.
Secondo rudere. Sul margine meridionale del pre-
dio Leopardi, e precisamente sul ciglio della rampa
stradale, fra i sepp. 12 e 19, alla prof, di m. 1,70, si
misero allo scoperto duo muri (fig. 303) di povera co-
struzione, appartenenti ad una rustica dimora costruita
Fig. 303.
sul ciglione soprastante alla strada antica, rispondente
alla moderna. Non ho voluto ampliare lo scavo, per
prendere la pianta completa della insignificante fab-
brica. In uno dei vani si trovò anche il pavimento
formato di un rozzo battuto sopra massicciata. Noto
che di codeste fabbriche rusticane isolate, spettanti
tutte alla decadenza di Gela, se ne trovarono parecchie
nella regione di Capo Soprano.
Nel caso nostro l'età approssimativa è data da un
tesoretto di monete in bronzo, rinvenute in un angolo
sotto il pavimento, tesoretto povero, come la casa ed
il padrone, nè più ricuperato da chi lo nascose.
SIRACVSA. Agatocle. T. di Artemis Soteira )( Dop-
pio fulmine........N. 32
» Anonime. T. di Apollo )( Biga ad. » 11
GELA (circa 340. Head, p. 124) Cavaliere
sagrificante )( Cavallo sbrigliato . » 1
T. di Eracle )( T. di faccia . . . » 1
Irreconoscibile. Pezzo di aes rude .... » 2
Totale pezzi N. 47
GELA.
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due palmi di terra, commista a cenere ed a numerose
ossa spettanti a cinque cani; v'erano altresì parti di
im cavallo giovane, inferiore ai cinque anni, a desu-
merlo dallo sviluppo dei denti. Aggiungansi rottami
di scodelloni grezzi, pochi frammenti di vasi a fig. n.
e di un bicchiere nero tardo ; tutte le ossa erano in-
combuste meno una grande falange. Per determinare
con approssimazione l'età di questo strato superiore
vaio un fondo di coppa c. d. etrusco-campano con im-
pressioni, uno scodellino n. a calotta, un vasetto piri-
forme ed il bicchiere citato ; pezzi tutti non più an-
tichi della fine del sec. IV. Dentro la cassa eravi
terra rossastra, rottami vari, un gruppetto fittile di
tre figurine muliebri. Soltanto sul fondo in uno strato
di terra compatta esisteva la deposizione primitiva,
0.85 • ••>
Fig. 302.
cioè uno scheletro dal cranio ad E, accompagnato al
lato sin. da un alabastro)) di alabastro.
Il sepolcro è stato certamente scoperchiato e fru-
gato in antico; la presenza di copiosi avanzi animali
potrebbe, a tutta prima, richiamarci un costume ri-
tuale funebre molto raro; ma la assoluta recenziorità
dello strato superiore in confronto al sepolcro, e la
immediata vicinanza di un rudere di casa, mi sugge-
risce un'altra e più piana spiegazione, quella cioè
dello scarico di una abitazione.
Sep. 34. A circa m. 2 dal precedente si trovò
un altro baule col coperchio sprofondato, sopra uno
dei cui timpani era tracciato a stecco il segno dato
nella fig. 302. Il bellissimo cassone di m. 1,70 X 0,71
X 0,G4, disposto in dir. NNE-SSO, alla prof, di m. 3,00,
aveva ima crinitura antica saldata con chiavetta di
piombo. L'interno, colmo di terra di penetrazione, con-
teneva sul fondo lo scheletro col cranio a N, presso
la cui spalla sin. un piccolo alabastron di alabastro ;
un secondo con tracce di rosso giaceva a d. del cranio.
All'angolo SE ridotta in minuti pezzi un'anforetta del
tipo di Nola. Restaurata come meglio possibile essa
misurava in alt. cm. 34 V2: A) Donzella coperta di
chitone e mantello corrente verso d. colla testa volta
allo indietro; essa regge nella d. una patera con cui
consuma la artovórj spargendo del vino pavonazzo; nel-
l'altra una fiaccola dalla lunga fiamma rossa (Ta-
vola XXXI a). B) Garzone avvolto nel capace man-
tello, tirato su dietro la testa, ed appoggiato ad un
bastone. Lo stile è molto andante in ambo le faccie.
Sotto il piede graffito "Eyb.
Secondo rudere. Sul margine meridionale del pre-
dio Leopardi, e precisamente sul ciglio della rampa
stradale, fra i sepp. 12 e 19, alla prof, di m. 1,70, si
misero allo scoperto duo muri (fig. 303) di povera co-
struzione, appartenenti ad una rustica dimora costruita
Fig. 303.
sul ciglione soprastante alla strada antica, rispondente
alla moderna. Non ho voluto ampliare lo scavo, per
prendere la pianta completa della insignificante fab-
brica. In uno dei vani si trovò anche il pavimento
formato di un rozzo battuto sopra massicciata. Noto
che di codeste fabbriche rusticane isolate, spettanti
tutte alla decadenza di Gela, se ne trovarono parecchie
nella regione di Capo Soprano.
Nel caso nostro l'età approssimativa è data da un
tesoretto di monete in bronzo, rinvenute in un angolo
sotto il pavimento, tesoretto povero, come la casa ed
il padrone, nè più ricuperato da chi lo nascose.
SIRACVSA. Agatocle. T. di Artemis Soteira )( Dop-
pio fulmine........N. 32
» Anonime. T. di Apollo )( Biga ad. » 11
GELA (circa 340. Head, p. 124) Cavaliere
sagrificante )( Cavallo sbrigliato . » 1
T. di Eracle )( T. di faccia . . . » 1
Irreconoscibile. Pezzo di aes rude .... » 2
Totale pezzi N. 47