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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 17.1906

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Orsi, Paolo: Gela: scave del 1900-1905
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https://doi.org/10.11588/diglit.12731#0227

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441

GELA

442

essa divenne di carceriera ancella di Elena {II. Ili,
144); dopo la presa della città, è liberata dai nipoti
Demofonte ed Akamante. La pittura nera, pare non
siasi occupata di tale individualità mitica; invece
essa viene qualche volta trattata dalla pittura rossa,
non sappiam bene, se in parte sotto l'influenza della
grande pittura parietale o della tragedia. Polignoto

Fio. 313.

infatti ne rappresentò ^liberazione nelleJLesche dij
Delfi (Pausania, X, 25. 7), e la sua liberazione è l'ar-
gomento più comune nel ristretto numero di rappre-
sentanze dello stile rosso che ad essa si riferiscono
(enumerazione in Pauly's-Wissowa, Realencyclopaedie,
voi. I, p. 1109). Nel vaso Monum. Ist. X, 54 = Kei-
nach, Reperloire, I, p. 218, A. è rappresentata coi
caratteri della vecchiaia, cioè colla chioma bianca,
come altrove colle grinze in volto, cosa inusitata
nella buona pittura vascolare ; invece nel vaso gelese

non si avverte traccia veruna di senilità, e tutto al
più può riconoscersi in essa una donna matura in
contrasto con Arianna giovane. Il nostro vaso rappre-
senta un incontro della madre col figlio, senza vi ab-
biano elementi per ben determinare, in quale momento
della loro vita esso avvenga, se cioè dopo la libera-
zione di Troja, o in Troezene. Comunque, riesce poco
chiara, anzi ingombrante, la presenza di Arianna (Aria-
gne, Ariadne).

La tragedia euripidea « Teseo » narra la libera-
zione di Teseo dal labirinto per opera di Arianna;
essa ne diventa l'amante, ma poi abbandonata a Naxos
(od a Creta) muore, o, secondo altra versione, vien

Fio. 314.

fatta sua da Dioniso. A questi episodi si riferiscono
molte composizioni vascolari, ed io mi limito a citare
il grande cratere camariuese in stile polignoteo, re-
centemente e con tanta dottrina illustrato dal Rizzo
( Vasi greci della Sicilia in Moti. Atti. Lincei, XIV,
p. 1 e segg., tav. I).

Ma nel vaso gelese torna non chiaro l'intervento
di Arianna nell'incontro di Teseo colla madre (');
parmi sieno due momenti, due situazioni diverse della
vita dell'eroe, inopportunamente, anzi erroneamente
congiunti dal pittore. Il cratere bolognese (Pellegrini,
Vasi antichi del Museo di Bologna, n. 285) molto
vicino al nostro per composizione, ma più recente
per stile, contiene il congedo di Teseo da Arianna

(') Altra cosa e difatto il distacco di Teseo da Arianna,
datoci p. e. dal vaso berlinese Gerhard, Vaselliilder, tav. VI -
Rizzo, op. cit, p. 55, altro il congedo di T. da Aitlira. E per
quanto io sappia, nessuna fonte letteraria descrive il simultaneo
distacco dell'eroe dalla madre e dall'amante.
 
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