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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 17.1906

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Orsi, Paolo: Gela: scave del 1900-1905
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https://doi.org/10.11588/diglit.12731#0259

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505

GELA

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ha il capo da un elmo cornuto con lunga criniera ('),
il torace di ima giacchetta a bolli con corte maniche,
sotto cui corpetto e brovisimo chitone; alle gambo lunghe
e strette anassiridi alla foggia orientalo con fregi a
zig-zag, cartteristici delle stolte asiatiche; ai piedi scar-
pette, èfifiaói-g. Essa tiene la lancia in resta per col-
pire il suo avversario, eccitando il cavallo ad un mo-
dico movimento. Il guerriero greco, nudo alla maniera
eroica, porta in capo olmo attico cristato, sul cui tim-
bro un griffone alato, protegge il corpo spinto avanti
mediante uno scudo ovale (epizema : retrocorpo di leone),
tenendo la clamide appesa all'avambraccio sin.; dallo
stesso lato gli pende il fodero della breve spada, una
(ia%aiQa dal taglio concavo-convesso, colla quale mona
un violento fendente al muso del cavallo. Il terreno
è indicato da una stria ondulata, al cui centro germina
un ciuffetto di erbe. Al di sopra del guerriero la firma
del pittoro :

IlolvyvoToq

Eyqaìpsv (Tav. XLIII).

b) In alto breve fascia con palmotte obliquo
affrontate. Al centro personaggio barbuto dalla lunga
chioma e dall' aspetto solenne, col torace destro sco-
perto, il resto del corpo avvolto nel mantello, la de-
stra poggiata sull'anca, la sin. sorreggente un lungo
scettro desinente in fiore trilobato. 11 personaggio col
corpo in prospetto volgo la testa a d., ascoltando atten-
tamente le parole di una giovane donna, che amorosa-
mente gli pone la d. sul braccio ed è vestita di chi-
tone a stelline e di mantello. Dal lato opposto una
donzella coperta della stessa foggia di indumenti at-
tende silenziosa ed in contegno rispettoso.

La bocca del vaso, contenente ossa cremate, ora
occlusa da una tazza nera senza manichi.

Il disegno del nostro vaso, che appartiene alla se-
conda metà del sec. V, è sciolto, ma. non compieta-
monte libero da qualche durezza. Se le forme sono cor-

(') La copertura del capo non è la consueta dXmnexii, ma
un vero e proprio elmo a criniera; barbarica l'aggiunta di un
corno, inusitato nel puro armamento greco, sebbene si sappia
che fino all'epoca omerica anche le zanne di cinghiale decora-
vano gli elmi (II, X. 255; Helbig, ffom. Epos, 2" ed., p. 310).
Elmi con corna furono invece in uso appo i Galli (Saglio, Di-
ctionnairc, fase. 20, p. 1438), ma si conosco anche qualche
esemplarci dell'Apulia con lunghe antenne simili a corna (Ibidem,
p. 1134).

rette e scevre di errori, non corrisponde alla bontà di
esse una eguale espressione di sentimento, di vita, di
moto. Il corpo della donna alquanto magro ed asciutto
mostra il torace, non di scorcio come dovrebbe, ma di
prospetto ; il cavallo freddo, poco sciolto, male esprime
la foga della corsa e del combattimento; esso ram-
menta bensì qualche cavallo del fregio del Partenone,
ma soltanto nello schema generale, perchè vi manca
quel fremito della vita, quell'acconto di nerezza che
vibra in tutta la meravigliosa sfilata. Di gran lunga
superiore il greco guerriero, anatomicamente perfetto,
bellissimo nel profilo delle gambo o nello scorcio del
dorso, vivo nell'azione impetuosa della lotta. Del resto
il maestro era di gran lunga addestrato a disegnare
codesti due tipi dell'Amazzone equestre e dell'eroe greco
nudo; noi possediamo una lunga serie di vasi, i quali,
comecché non firmati da lui, dobbiamo ritenore usciti
o dalla stessa mano o dalla stessa officina, tanta è
l'identità del soggetto, tutto al più con lievi spostamenti
da d. a sin., con l'aggiuuta o sottrazione di una od
al più di due figure (')•

Ma dondo avevan desunto Polignoto ed i suoi com-
pagni questo motivo favorito? La posizione del nostro
pittore, malgrado il limitato numero dello sue opere
firmate, è stata già ben definita, collocandolo fra la
pittura rossa severa morento e quella più libera, fra
gli artisti originali e quelli dipendenti dalla pittura
parietale, dallo stile monumentale. Le opere di Poli-
gnoto fin qui note (2) ce lo rivelano piuttosto attaccato

(') Enumero qui i principali di codesti vasi : 1) Cratere di
Gei-vetri; due greci a sin. Am. a d. (Monum. Ist., Vili, 11).

2) Idem dell'Apulia; Teseo a piedi assale Ippolita (Mon. II, 13).

3) Anfora di Capua; Achille colpisce Pentesilea scavalcata
(Monum., X, 9). 4) Stamnos Campana; Am. contro due greci a
piedi (Annali, 1867, tav. F). 5) Anfora di Vulei; Teseo contro
una Am. (Gerhard. 1(53). 6) Anfora al Vaticano; due greci contro
una Am. (Gerhard, 104). 7) Cratere di Vienna: due Am. equestri
contro due fanti greci (Laborde, I, 20). 8) Cratere di Taranto;
Teseo e Palerò contro Am. (Luynes, 43). 9) Anfora di Vienna;
Amaz. colpisce un greco caduto (Tischbein, V 12). 10) Pelike
di Siracusa; Am. contro due fanti greci (Notizia 1891, p. 408).
11) Anfora di Nola; Teseo contro Ippolita a cavallo e Deinomata
a piedi (Millin, I, 10). 12) Idem; Am. equestre contro un fante
greco (Berlin. VS. 2353). 13) Stamnos gelose di Oxford; Teseo
e Reco contro duo Amazzoni (Gardner, Journal hall, sludias,
1904, tav. Vili, n. 522, p. 309). 14) Grande anfora gelese Palermo
(Furtwangler et Roichliold, Gricch. Vasenmalerei, pp. 125-132.

(a) Il Klein, illeistersignaturen (p. 199) dava nel 1887 due
sole firme di Polignoto (anfora di Bruxelles, altra del M. Bri-
tannico); il Robert (Sopra i vasi di Polignoto in Monumenti
 
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