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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 17.1906

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Orsi, Paolo: Gela: scave del 1900-1905
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https://doi.org/10.11588/diglit.12731#0265

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517

gela

518

più elevati di essa; non credo si stendesse anche Riporto n. 124

lungi i declivi settentrionali, ed è certo che a mez- Viottolo Di B.-Morrica. ... » 5

zogiorno della ruotatole di Licata si trovarono sole Rampe vie di Butera .... » 4

poche e ristrette aree sepolcrali (Maugeri, Jozza), es- Predio Maugeri...... » 6

sendochè quivi si trovavano nuclei di abitati, o ttqou- » Salerno...... » 18

tszeiu, sobborghi fuori delle mura urbane. » Russo-Rosso .... » 9

Per la necropoli del Borgo abbiamo riconosciuto » Leopardi...... » 43

come fosse ripartita in gruppi più o meno fitti, e » Catalano-Tascone ... —

non presentasse quella continuità, altrove constatata, » Romano o Rom.-Lo Bartolo » 31

come per es. a Megara Hyb.; lo stesso sistema degli » Jozza...... » 5

aggruppamenti vale anche per la necropoli di Capo -

Soprano, ed anzi meglio in questa si determina. Totale sepolcri n. 245

Lungo la grande via che da Gela adducevà a Phin-

thias ed Agrigento, e che correva in qualche modo L'esame dei tipi e dei riti sepolcrali della ne-

sul tracciato della attuale, erano disposti quasi alli- cropoli arcaica ci ha aperta la via per procedere più

neati i gruppi più o meno vasti, spettanti a famiglie spediti anche nell'analisi delle necropoli del sec. V;

ysvoi, corporazioni, fratrie ecc.; dobbiamo però mante- onde possiamo ben risparmiarci una quantità di os-

nere un grande riserbo nel giudicare del criterio che servazioni già fatte, e che hanno valore per i due

presiedeva a queste ripartizioni, dal momento che periodi arcaico e recente.

sull'organizzazione interna della popolazione gelese I. I tipi sepolcrali. — Il seguente specchietto ci

siamo totalmente all'oscuro. Nè, d'altro canto, è ap- mette in grado di riconoscere a colpo d'occhio le forme

plicabile il criterio cronologico-topografìco, in forza dominanti, quelle divenute più rare, e per ultimo talune

del quale meno sarebbero antichi i sepolcri quanto più altre andate totalmente in disuso. Ciò che a priori

discosti dalla città ; il gruppo Romano-Lo Bartolo, ad constatiamo è una maggiore sontuosità nei sepolcri in

es., è più antico di quello Di Bartolo, mentre in quello genere, e la grande diminuzione delle forme pove-

Lauricolla arriviamo dallo spegnersi del corinzio al rili; il che sembra ben coincidere col periodo di

rosso-bello. Ciò che rimane fuori d'ogni dubbio si è la grande agiatezza a cui assurse la popolazione gelese

disposizione a veri e propri gruppi separati ed indipen- dall'epoca dei Dinomenidi alla conquista della città

denti. Il più vasto era il gruppo Lauricella-Cimitero, per opera dei Cartaginesi, quanto dire dagli ultimi

che attesa la sua estensione (numerava parecchie cen- anni del sec. VI a tutto il V.
tinaja di sepolcri) è una xoivt'j vexQÓnohg; di gran

lunga minori quelli Di Bartolo, Salerno e Leopardi; i Grandiose fosse nelle arene vergini, n. 11

più sontuosi il Romano-Lo Bartolo e Jozza, forse un Celle ipogeiche di pezzi . . . . » 3

tempo collegati, nei quali si direbbe deposta la parte Sarcofagi monoliti......» 1

più aristocratica ed eletta della popolazione gelese » fittili (bauli).....» 77

nella prima metà del sec. V. Vaschette fìttili.......» 3

Premesse queste idee generali e topografiche, ecco Di tegole a cappuccina.....» 52

la statistica dei vari gruppi esplorati : » a cassetta......» 2

A coperchio testudinato.....» 3

Predio Bentivegna.....Sep. n. 5 Grandi coppi fittili......» 2

» Aldisio-Cartia .... » 7 Catini fìttili........» 1

Lauricella..... » 65 Anfore..........» 4

Cimitero........ » 14 Stamnoi..........» 1

Predio DiBartolo..... » 33 Fosse in nuda terra. ...... 38

Da riportare n. 124

Totale dello forme riconosciute n. 198
 
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