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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 17.1906

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Orsi, Paolo: Gela: scave del 1900-1905
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https://doi.org/10.11588/diglit.12731#0272

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531

non decorato; il maggior numero di cappuccine hi ha
nel predio Lauricella, che per tanti rispetti è ancora
attaccato al sistema arcaico del Borgo.

Il grande coppo fittilo del predio Rosso-Russo, rag-
guardevole per la sua decorazione, è stato illustrato
a suo luogo.

Desta sorpresa la quasi scomparsa dello tombe in-
fantili ad èyxvTQMf/ióg; che le condizioni d'igiene e
quindi di mortalità nella popolazione infantile fossero
dentro il V secolo notavolmente migliorate, è fatto
presumibile. Ma ciò non basta a spiegare codesta scom-
parsa, tanto più che a Camarina l'uso perdura con
ima certa intensità fino al principio del sec. IV ; in
tal caso io non trovo altra spiegazione se non ammet-
tendo per i bambini una modificazione nel sistema di
deposizione. Supposto che essi venissero collocati ac-
canto ai loro parenti dentro i bauli o nelle grandi
fosse, ogni traccia ossea dei medesimi scompariva to-
talmente, risultando da ripetuto constatazioni che so-
vente anche gli scheletri degli adulti, per quanto entro
casso, andavano parzialmente o totalmente consunti.
Colla scomparsa deHVyxw0<ff/to's si spiega altresì quella
dei grandi nidoi, i quali saranno bensì rimasti per
gli usi domestici, ma non uno si ebbe nella necropoli
di C. Soprano.

II. Il Rito Funebre ci viene anche per questo
periodo chiarito dal seguente prospetto, il quale com-
prende solo i casi bene accertati, lasciando in disparte
quei sepolcri, ove la presenza di resti umani venne
solo debolmente e vagamente riconosciuta.

a) Inumazioni (Sàmsiv), totale n. 108

Con cranio ad E..... 64

a SE, SEE, SSE . 13

» » a S..... 5

» » a 0..... 7

a NO..... 1

a NNE .... 3

» » a N..... 11

a NE, NEE . . 4

b) ^EyxvTqidfioC di bambini (in anfore 4;

in olle 1 ; in stamnoi 1) . . . 6

c) 'Offttoloyim di adulti..... 1

d) Kavffsig di adulti in totale (dentro

vasi dipinti n. 9, cioè: in pelikc
n. 2; in cratere n. 6 ; in anfora
n. 1 ; in si tuia di br. n. 1 ; in lo-

bete di br. n. 1)...... 77

Totale dei casi esattamente constatati n. 192

532

Emergono da questo prospetto tre fatti : la ten-
denza sempre prevalente alla orientazione orientale;
il leggero incremento della cremazione che raggiunge
intorno al 25°/oi non differendo quindi sostanzial-
mente dal rapporto imperante nel periodo arcaico;
infine la scomparsa dell'uso dello sy%vvQÌ^siv.

Gli avanzi scheletrici di cavalli e cani in Leop. 33
nulla avrebbero di straordinario per le costumanze
funebri degli antichi, se ben si potesse accertare che
essi non a scarichi e sovrapposizioni posteriori, ma alla
originaria appartenessero ; erano in fatto animali pre-
diletti, come il cane ed il cavallo, quelli che talvolta
seguivano il morto nel sepolcro (').

III. I Corredi Funebri. — Sontuosità di sepolcri, ma
povertà di contenuto all' infuori dei vasi, riconfermano
la tesi che vale in generale por tutte le necropoli
greche. Tutta la ricchezza dei sepolcri gelesi del V sec.
consiste nella svariata ceramica che essi racchiudono;
il resto è quantità trascurabile.

A) Vasi. La ceramica di carattere arcaico, sia di
grandi dimensioni con o senza decorazioni, come quella
media e piccola in creta figulina e dipinta scompare;
delle fabbriche insulari ed asiatiche più veruno avanzo,
del corinzio qualche debole traccia, quasi reminiscenza.
L'industria attica trionfalmente imponendosi ha spaz-
zato il mercato di tutti gli altri concorrenti ed è
esclusiva padrona della piazza ; siamo d'altronde in
un tempo in cui erano spente le altre industrie ce-
ramiche, perchè di pari passo alla egemonia politica
era proceduta quella industriale. Pittura nera, rossa
nelle sue due fasi, severa e bella, e lekythoi bianche
con rarissimi ed eccezionali campioni del rosso seriore,
ecco quanto ci hanno restituito le necropoli del sec. V.
La ricchezza di Gela in fatto di vasi attici rossi era
da tempo conosciuta e decantata (2), ma solo ora por

(') Non parlo delle popolazioni barbariche del Bosforo,
presso le quali tale uso era assai diffuso ; ma ossa di cani e
cavalli si ebbero anche nelle tombe di Mirina {Bull. Corr. IMI.,
VI, p. 404), ed altrove in Grecia (Hennann-Bliimmer, Griech.
Privatalterthumer, p. 381), ed al costume di accompagnare
il morto dei suoi animali cari fanno decisa allusione anche i
titoli (Kaibel, Epigramrnata graeca, nn. 625-627).

(2) Furtwiingler, Orpheus, attische Vase aus Gela (in L.
Winkelrnannsprogramm, Berlin, 1890), p. 155:uNach dieser
« Stadt (Gela) muss gegen die Mitte des flinften Jahrhunderts,
« der Zeit welcher unserer Vase angehort, ein besonders starker
" Import attischer Keramik stattgefunden haben ; don die hier
« am hauflgsten gefundenen Stilarteli sind die des Uebergangs
« von strengcn zum schOnen und die des aiterei! schonen Stils ».

GELA
 
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