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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 17.1906

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Orsi, Paolo: Gela: scave del 1900-1905
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https://doi.org/10.11588/diglit.12731#0327

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G41

GELA

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colo quinto, con minore qnantitìi però negli stili più
progrediti. Di un grande vaso proto-attico, forse meglio
corinzio-arcaico, unico il frammento fig. 457, colla pit-
tura interamente perduta, restando i soli graffiti sulla
creta pallidissima.

Di un grande cratere tutto nero si ebbe un fram-
mento del collo. È a fig. n. una tazza incompleta
(fig. 458) di disegno andante con una danza, o dirò
meglio sfilata di Sileni nudi caudati, alternati con
Menadi, le quali reggono sul petto degli arieti e delle
pantere, animali del ciclo dionisiaco; erano in tutto

delle montagne, io credo clic molti sieno stati forniti
da officine locali dell'isola, e quindi abbiano a consi-
derarsi come imitazioni. Gli esemplari di Bitnlemi,
di cui uno senza gambo simile ad un grande skyphos
(fig. 461) mi sembrano'articoli originali di importa-
zione; questa incertezza e varietà di fabbrica è anebe
ammessa dallo Pfulil (op. cit., Beil., XXXIX, 4,
p. 217), a proposito di un esemplare rodio.

Al periodo di transizione dalla pittura nera alla
rossa, cioè ai primi lustri del sec. V, appartengono,
fra intero e rotte una dozzina di lucerne aperte om-

Fio. 457.

13 ligure coi soliti tralci e puntolini negli sfondi; sul
medaglione del cavo Dioniso seduto. Il vaso ba scarso
valore artistico, ma è di qualche interesse il soggetto.
Decorata di raggiera e di spina-pesce era una kylix, di
cui ci rimane solo il frammento fig. 459. Di altro
con tutta certezza figurate ci pervennero solo i gambi,
e frammentini delle figure dionisiache. Di tazze del
tipo intermedio fra la vera kylix e la kotyle si ebbero
frammenti con residui di figuro dionisiache e colla
quadriga. Di altro forme spettanti allo stile nero solo
un piccolo askos rosso con fascia nera, due frammenti
di grandi vasi, anfore od hydrie (fig. 460), due pic-
cole tazze con fogliette a cuore, ed un minuscolo era-
terino nero.

Della diffusissima tazza a calotta nera, con gola
e labbro fasciato in rosso, Bitalemi ci fornisce tro
esemplari completi e cinque in frammenti ; il Boehlau
(op. cit., p. 160) ed il Dragendorft* (op. cit., p. 217)
rivendicano all'Ionia asiatica codeste kylikes. Ma delle
centinaja di esemplari siciliani usciti da necropoli ge-
nuinamente greche, e più che altro dalle siculo-greche
MoMiMKNTi Antichi — Voi. XVII.

belicate, a fascio nere e rosse; una mezza dozzina di
altre aperte ma non ombelicate ò un po' più recente.

Al pieno secolo V si riferisco una mezza dozzina
di saliere nere a calotta con piede, e di scodellini
neri senza piede. Collo stile rosso il deposito si estingue;
di tre grandiose kotylai figurate si ebbero solo i fondi
coi lembi della decorazione, ed il frammento tig. 462
con adulto barbuto dal torace nudo, sorreggente un
tirso. Un frammentino di kylix reca l'avanzo di una
figurina di cavaliere (fig. 463), miniata più che di-
pinta con rara finezza. Il termine cronologico più basso
lo vedo segnato da due rottami di due diversi skyphoi
colla civetta ed il ramo di olivo, pertinenti alla de-
cadenza della pittura rossa, e per i quali si ò ancora
in dubbio se sieno attici o campani ('). Ma io penso
che codesti sieno pezzi sporadici o penetrati a caso
dalla superficie, non essendo apparso tra le migliaja
di cocci alcun altro di tale tarda età.

(') Orsi, Camarina; campagne 1899 e 1903, p. Olì.

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