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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 17.1906

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Orsi, Paolo: Gela: scave del 1900-1905
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https://doi.org/10.11588/diglit.12731#0340

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667

GELA

668

tuata, di cui la collina di Bitalemi è stata fertilis-
sima; souo forme molto comuni nei sepolcri sicelioti
del VI e V sec. (Camarina) non solo, ma anche in
quelli più antichi di Sauios e di Thera (Boohlau, op.

Fio. 488.

cit., tav. VI, 8; DrageudorlF, tigg. 109, 177, 202;

O.JS

0 32

la lìg. 428 è data come Kochgefaess, mentre il nostro
maggior esemplare non oifre tracce di fuoco) ; talvolta
tali forme si riproducevano in lamina metallica, come
in un bello esemplare di ltagusa (Notizie 1892,
p. 237), il quale collo spigolo vivo delle spalle di-
mostra come i pocula Attili di identica sagoma sieno
traduzione e surrogato economico di quelli rarissimi
in lamina. Anche per codesta forma conviene ricer-
care l'archetipo nella Grecia orientale, e riconoscere
che i nuovi coloni sicelioti recavano dalla madre
patria nonché le istituzioni politiche e religiose, ma
persino i più minuti particolari del costume e della
suppellettile.

L'holpe a corpo oblongo, talvolta con filettature
brune, è rappresentata da parecchie dozzine di pezzi,
per lo più con breve collare slabbrato (tìg. 488);

anche qui torniamo alle conclusioni stabilito per il
gruppo precedente ; forme in tutto eguali si ebbero a
Thera, a Samos, a Clima (Dragendorlf, op. cit., tìg. 30;
Boehlau, tav. Vili, 17, p. 149); nei sepolcri arcaici
di Siracusa e Megara Hyb. non mancano, ma sono
oltremodo scarse codeste holpai grezze. Anche per
questa forma si afferma dunque l'influenza ed il pre-
dominio della moda ionio-insulare, la quale impor-
tava dapprima gli articoli, e poscia ne imponeva la
forma. Le dimensioni vanno da 9 a 20 cm.

Le oenochoai a bocca trilobata si ebbero in pic-
colo numero, una dozzina circa ; appena un paio sono
di creta gialla levigata con filetti bruni, importate;
le altre in creta locale ruvida al tatto.

Bacini a piede, tripodi, piatti, patere. Sotto la
rubrica dei vasi grezzi ad impressione ho trattato di
alcuni frammenti di bacini a piede decorali. Il
giorno 12 aprile si trovò una mezza dozzina di pezzi
tutti lisci, a gambo cilindrico, con piede echiniforme,

• 0.12

e sviluppati in alto in un piatto, od in un bacino a
calotta od emisferico ; essi veggonsi raccolti negli
schizzi tìg. 489 assieme ad altri pochi i trovati ne
giorni successivi.

Non per tutti è possibile precisare la forma del
recipiente, rotto, ma è certo trattarsi di piatti e di
lebeti a gambo, volgari ed economici surrogati di
esemplari metallici, destinati a contenere olferte in
cibi, vivande, focaccio che venivano offerti alla divi-
nità, in modo non dissimile da quanto oggi ancora
si pratica in molti luoghi della Sicilia e dell' Italia
meridionale, dove ai santi protettori del sito, ed in
particolare a s. Giuseppe, vengono nelle loro annuali
festività imbanditi viveri di ogni maniera, e frutta,
e colossali piatti di maccheroni, contesi poi a gara
di prezzo tra i fedeli. Questo genere di ceramiche di

Via. 489.
 
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